amazzoni nel cuoreil blog delle femministe combattive |
ALLA MIA ANGIOLETTA-DIAVOLETTA...
ALANIS MORISSETTE HEAD OVER FEET
I had no choice but to hear you
You stated your case time and again
I thought about it
You treat me like I'm a princess
I'm not used to liking that
You ask how my day was
You've already won me over in spite of me
Don't be alarmed if I fall head over feet
Don't be surprised if I love you
For all that you are
I couldn't help it
It's all your fault
Your love is thick and it swallowed me whole
You're so much braver than I gave you credit for
That's not lip service
You've already won me over in spite of me
Don't be alarmed if I fall head over feet
Don't be surprised if I love you
For all that you are
I couldn't help it
It's all your fault
You are the bearer of unconditional things
You held your breath and the door for me
Thanks for your patience
You're the best listener that I've ever met
You're my best friend
Best friend with benefits
What took me so long
I've never felt this healthy before
I've never wanted something rational
I am aware now, bom
I am aware now
You've already won me over in spite of me
Don't be alarmed if I fall head over feet
Don't be surprised if I love you
For all that you are
I couldn't help it
It's all your fault
You've already won me over in spite of me
Don't be alarmed if I fall head over feet
Don't be surprised if I love you
For all that you are
I couldn't help it
It's all your fault
La la la ya a a
ya a a la a ay
you ee you ee you ou
ee ee you ou ou ee you
ou han han ou han han...
ou han han ou han han...
HUNDRAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
LA STRADA E LA NOTTE SONO NOSTRE!!!!!!!!!!
TO A STRONG AMAZON NATION
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Post n°6 pubblicato il 17 Dicembre 2009 da pantariste89
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Post n°5 pubblicato il 13 Aprile 2009 da pantariste89
VISTO CHE IL POST PRECEDENTE E' VENUTO UNO SCHIFO, PROVO A RIFARLO!!! che anni devono essere stati i Settanta!!!! Ho letto resoconti su Internet in cui vengono descritti mesi eccezionali: quasi ogni giorno le femministe erano agli onori della cronaca per dimostrazioni, azioni, cortei... Le ragazze e le donne scendevano in strada, riscoprivano la loro libertà (e sessualità), erano capaci di difendersi a vicenda...
Il semplice gesto di pollici e indici uniti aveva un significato dirompente! Bellissimo nella sua semplicità, sbatteva in faccia ai maschietti attoniti la rabbia e la voglia di ribellione di generazioni innumerevoli di donne; era politico ed ironico al tempo stesso, segnalava la nostra forza intima, una forza che può essere dirompente...
E gli slogans? Irriverenti, ironici, graffianti: a cominciare dal mitico "maschi tremate, le streghe son tornate" fino allo spiritoso "col dito, col dito orgasmo garantito"; dall'americano "una donna ha bisogno i un uomo come un pesce di una bicicletta" al nostrano "maschi fetenti, calci nei denti"; da "l'utero è mio e lo gestisco io" a "maschio represso masturbati nel cesso": tutta la grande creatività, allegria e ribellione è esplicitata pefettamente da questi slogans... "la nostra rabbia è più della paura, la lotta delle donne sarà sempre più dura!!!"
Poi i cortei, allegri e multicolori, pieni di vita e allegria...con donne di tutte le età a cantare, ballare, ridere, abbracciarsi... LA LOTTA VA AVANTI, SORELLE!!! FACCIAMO CHE QUEL TEMPO TORNI PRESTO!!!
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Post n°4 pubblicato il 13 Aprile 2009 da pantariste89
che anni devono essere stati i Settanta!!!! Ho letto resoconti su Internet in cui vengono descritti mesi eccezionali: quasi ogni giorno le femministe erano agli onori della cronaca per dimostrazioni, azioni, cortei... Le ragazze e le donne scendevano in strada, riscoprivano la loro libertà (e sessualità), erano capaci di difendersi a vicenda...
Il semplice gesto di pollici e indici uniti aveva un significato dirompente! Bellissimo nella sua semplicità, sbatteva in faccia ai maschietti attoniti la rabbia e la voglia di ribellione di generazioni innumerevoli di donne; era politico ed ironico al tempo stesso, segnalava la nostra forza intima, una forza che può essere dirompente...
E gli slogans? Irriverenti, ironici, graffianti: a cominciare dal mitico "maschi tremate, le streghe son tornate" fino allo spiritoso "col dito, col dito orgasmo garantito"; dall'americano "una donna ha bisogno i un uomo come un pesce di una bicicletta" al nostrano "maschi fetenti, calci nei denti"; da "l'utero è mio e lo gestisco io" a "maschio represso masturbati nel cesso": tutta la grande creatività, allegria e ribellione è esplicitata pefettamente da questi slogans... "la nostra rabbia è più della paura, la lotta delle donne sarà sempre più dura!!!"
Poi i cortei, allegri e multicolori, pieni di vita e allegria...con donne di tutte le età a cantare, ballare, ridere, abbracciarsi... LA LOTTA VA AVANTI, SORELLE!!! FACCIAMO CHE QUEL TEMPO TORNI PRESTO!!!
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Post n°3 pubblicato il 11 Aprile 2009 da pantariste89
Perché questo titolo? Per due motivi, perché "abbiamo" e perché "siamo". Abbiamo le "amazzoni nel cuore"! Ammiriamo la loro forza, la loro indipendenza, il loro coraggio; le amazzoni vivono in completa autonomia dal mondo dei maschi; non hanno bisogno di loro e, se ne hanno bisogno, li usano per i loro scopi. Le amazzoni amano e rispettano la natura che il maschio continua a inquinare con la sua sola presenza (la Madre Terra è in continuazione violentata da strumenti che ricordano fin troppo da vicino l'arnese immondo che portano tra le gambe: dagli aratri alle moderne trivellazioni per non parlare delle armi, dai cannoni alle bombe che aprono ferite nel ventre della Madre). Le amazzoni non sono inermi di fronte alla violenza dei maschi, non la subiscono chinando il capo, non si autoincolpano e non si autoflagellano, ma agiscono, reagiscono, interagiscono; non si lasciano sottomettere, ma combattono, si uniscono e questa unione dà loro forza e coraggio. Le amazzoni costruiscono una comunità in cui ogni donna può vivere libera dalla paura. Le amazzoni lottano per difendere quello che amano. Le amazzoni amano le loro sorelle come loro stesse. Siamo "amazzoni nel cuore"! Anche noi portiamo lo spirito amazzone nel cuore. Anche noi non pieghiamo la testa di fronte alle pretese del patriarcato e del maschilismo che impregnano e inquinano la nostra vita. Anche noi lottiamo ogni giorno per respingere la violenza maschile, anche noi costruiamo la nostra comunità indipendente e forte. Anche noi lottiamo per ciò che amiamo. Anche noi amiamo le nostre sorelle. Lo spirito delle amazzoni rivive in noi e attraverso di noi arriverà ad altre donne. Per sempre |
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Post n°2 pubblicato il 10 Aprile 2009 da pantariste89
Pantariste era un'amazzone coraggiosa... Dopo che Ercole il maiale (quante menzogne su di lui!!! Ne voglio riparlare un'altra volta) con gli altri vermi suoi compagni, uccise a tradimento la regina Ippolita, io e altre sorelle (tra cui Iphito, la coraggiosa, e Areto, l'inesprimibile) ci precipitammo a inseguire i cani greci che avevano profanato il nostro territorio e violentato e ucciso la nostra regina. Ercole, l'immenso bastardo aveva lasciato una retroguardia in modo da rallentarci. C'erano anche i capitani del gruppo di Ercole: pensavano di vincerci facilmente, dopo tutto eravamo solo delle donne...Due di quei cani mi attaccarono insieme: dopo aver parato i loro colpi, riuscii a disarmarne uno e a prenderlo per la gola, tenendolo con la mia mano libera, mentre continuavo a combattere con l'altro; riuscii finalmente a trapassargli il cuore con un colpo di spada; allora carica di odio strinsi la morsa della mia mano attorno alla gola (sapete, come si fa con i serpenti..) e lo vidi dibattersi e morire. Quando il verme si afflosciò ai miei piedi, mi attaccò un terzo cane: niente di meno che Tiamide, uno dei capi. La lancia che scagliò, mi sfiorò la guancia: era inviperito per quello che mi aveva visto fare ai suoi soldati e voleva vendicarsi, il cane presuntuoso. Io lo insultai e lo provocai, e lui caricò con la sua spada eretta: era grande e grosso ma scemo ed era cascato nella mia trappola. Quando fu ad una ventina di metri gli scagliai contro la mia spada come se fosse una lancia, con tutta la mia forza e con tutto il mio odio. Il bastardo riuscì a parare il colpo col suo scudo, ma l’impatto lo sbatté per terra e prima che potesse rialzarsi gli fui addosso. Impugnata la mia ascia bipenne, con un solo colpo lo decapitai: credo che prima di morire abbia potuto ancora vedere il sorriso che mi si dipingeva sul volto. Presi il capo mozzo per i capelli e lo sollevai urlando la mia rabbia, mentre tutte intorno a me le mie sorelle gridavano per le loro vittorie. Tutti i maiali che ci avevano attaccato erano stati uccisi e ora i maschi ci avrebbero pensato due volte prima di invadere il nostro sacro territorio…(continua) |
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