christy_bloom

Sesto, ritorno


La pelle del viso che tira. Brucia.Seguo il profilo del naso, le labbra, l'attaccatura dei capelli, il contorno degli occhi.Ho coscienza di questo viso, il mio, e di queste dita che, sfiorandolo,ne alleviano il dolore.Tira questa pelle che sta per rompersi. Pelle-vita che mi abbandona.Che lascia il posto al nuovo.Nuovo, delicato. Da proteggere.Pelle rosea e fragile che sboccia dal dolore.Movimento. Taglio, incollo.Ascolto, come avessi ritrovato l'udito dopo anni di silenzio, ripercorro vie, inciampo, cado e mi rialzo, tacchi che si infilano tra i ciottoli, odore di pane e dolci.Ore tra i libri, a respirarli, sfiorarli. A tuffarsi dentro vite condensate.Prendo un biglietto. Andata e ritorno.Bisogna prevedere un ritorno, e questa previsione mi avvelena la partenza.Si inceppa la musica, il sogno. La vita che muore in quel passo verso. Il piede proteso. Gli occhi spalancati.Taglio, incollo, coloro.Per poi passare mani di bianco. Storie nuove. Nuovi viaggi, nuovi sogni.Mani di nero. Per nascondere.Dolore, vuoto, solitudine. Incomunicabilità.Corpi aperti, corpi chiusi.Il bambino gioca in cortile. Ripete il suo mantra sotto il sole estivo.Rituale che placa, sempre uguale. Sempre nuovo.Prende un pollo nel recinto, uno di quelli ai quali ha dato un nome.Lo guarda dritto negli occhi. "Sei stato cattivo oggi, tanto cattivo". Lo immerge nella grande vasca blu.L'animale lotta, si agita.Il bambino si bagna con gli spruzzi. Sguardo vuoto.Spinge ancora più in fondo. Fa caldo. Ha sete il bambino.L'animale ha terminato la lotta. Un coperchio alla vasca adesso.In casa lo aspettano i cartoni animati.12/06/2007