Vivere

E venne la notte.


E venne la notte e il male di vivere incontrai, era il rivo strozzato che gorgoglia, l'incartocciarsi della foglia riarsa della mia anima, la perdita della mia dignità. Passegiai sull'orlo del precipizio, ascoltai le sirene d'Ulisse che tentavano la mia vita. Uscir non seppi da quel abisso che man mano si chiudeva alle mie spalle.E in fine caddi, lasciai che il male entrasse nel mio corpo , e lo sentivo salire attraverso le mie vene, offuscare la mia mente. Fu la tragica fine dei miei principi, e l'inizio di un tragico declino.Mai prima di allora sentii la mia voce che mi chiamava, ed una mano che attraversava una nube che accerchiava il mio corpo, e che mi impediva di vedere oltre.Poi arrivarono i primi raggi del sole, io lasciai che mi riscaldassero, raccolsi le ultime forze, l'amore mi salvò, le tenebre si aprirono ed io scappai per non tornarci mai più. Molti altri incontrai nel mio triste cammino ma solo in pochi riuscimmo a salvarci .Fu una triste realtà o solo un brutto incubo, non so, quello che di certo so che il pensiero di quella notte ancora oggi mi fa tremare.