ci siam persi akabul

Immigrazione clandestina


In merito ai recenti episodi di sbarchi illegali avvenuti sulle nostre coste  ho letto degli autorevoli commenti che attribuivano la responsabilità di questa situazione ormai insostenibile in parte alla inefficienza della legge "Bossi-Fini"chein sostanza non permette ad un immigrato clandestino, anche se ben inserito in società, di regolarizzare la propria posizione, e soprattutto al comportamento scorretto(saràuncaso) del governo  libico.                                                                                                                                       C'è chi sostiene che il il presidente Gheddafi  stia attuando una strategia che mira a ricattare il Governo italiano favorendo il lavoro dei"mercanti di carne" in barba agli accordi presi in passato che tanta soddisfazione avevano datoal ministro Pisanu.In particolare Gheddafi ambirebbe ad ottenere il finanziamento di una nuova super strada(circa 3 miliardi di euro) comerisarcimento per la nostra "villeggiatura" in epoca coloniale terminata  nel 51 grazie ad una risoluzione delle NazioniUnite. Preso atto che in passatoil leader libico non ha proprio dato dimostrazione di limpidezza e correttezza a mio avviso la sua richiesta per quanto siaanacronistica e probabilmente dettata più da opportunismo che da ideali di giustizia non è del tutto inappropriata il problema stà eventualmente nello stabilire l'entità del risarcimento. Penso inoltre che in un periodo incui è presente una forte crisi del mercato del petrolio e del gas naturale potrebbe essere conveniente avere o mantenere rapporti privilegiati coni libici, ciò non toglie che nell'eventualità venga accertato effettivamente l'uso da parte del regime libico dell'immigrazione clandestina come ricatto il nostro Governo avrebbe tutti i motivi per non prendere in considerazione la richiesta di Gheddafi. Dico questo perchè se andiamoa vedere i libri di storia anche se il colonialismo italico era una forma edulcorata di quello diffuso all'epoca è anche vero che noi abbiamoimposto la nostra presenza in quei territori con l'uso delle armi, non certo per spirito caritatevole e abbiamo privato un popolo della sua libertà, ai voglia di dire che i nostri coloni hanno lasciato li i loro averi, i libici certamente non gli hanno chiesto di appropriarsi delle loro terre. Per tornare al discorso iniziale sulla immigrazione dall'Africa:anche a me pare evidente l'atteggiamento "lassista" della frontiera libica però mi viene il dubbio che questo malaffare non abbia degliappoggi in territoro italico e che la malavita di casa nostra non aiuti in qualche modo questo traffico per rifornirsi di manodopera e di,usando un brutto termine, "merce umana"; inoltre anche le coste tunisine e algerine sono dei punti di partenza per queste persone.A conti fatti tuttavia do ragione al "parere autorevole" per quanto riguarda la soluzione, perchè se si vuole evitare  che questa situazionesi perpetui bisogna intervenire più che a casa nostra in quei territori di frontiera che fungono per così dire da "trampolino" e nei paesi di originedi questi disperati, attuando una politica lungimirante e di "solidarietà" aiutando certe zone del mondo a svilupparsi (certo se le multinazionalicontinuano il loro progetto di sfruttamento delle risorse e di armamento delle varie fazioni per il loro interesse.....!!).