Voglio fare i complimenti al nostro Ministro degliEsteri per come sta conducendo la sua attività diplomatica sul MedioOriente. Sebbene non condivido diverse sue scelte del passato, mi accorgo che sta dimostrando competenza, intelligenza e lungimiranza: ha capito che questavolta la crisi mediorientale rischia di portare con se guai molto grossi.Il sacrificio economico per l’impiego del più grosso contingente militare in Libano potrebbe essere ripagato da una PACE STORICA, il miglior modo per spegnere gli incendi è quello di creare una zona in cui il fuoco non può bruciare, togliendo la legna secca dalle mani dei piromani. Si alla presenza dell’ONU sulla Striscia di Gaza è necessario porre sotto il controllo internazionale “tutte” le zone a rischio per evitare di spostare semplicemente il conflitto invece di fermarlo. Dispiace invece vedere l’atteggiamento del Presidente Bush che nel momento in cui si presentano le difficoltà diplomatiche manda avanti la signora Rice come un parafulmine, quando invece la crisi da l’impressione di risolversi la mette da parte presentandosi in prima persona.
D'alema e la Storia
Voglio fare i complimenti al nostro Ministro degliEsteri per come sta conducendo la sua attività diplomatica sul MedioOriente. Sebbene non condivido diverse sue scelte del passato, mi accorgo che sta dimostrando competenza, intelligenza e lungimiranza: ha capito che questavolta la crisi mediorientale rischia di portare con se guai molto grossi.Il sacrificio economico per l’impiego del più grosso contingente militare in Libano potrebbe essere ripagato da una PACE STORICA, il miglior modo per spegnere gli incendi è quello di creare una zona in cui il fuoco non può bruciare, togliendo la legna secca dalle mani dei piromani. Si alla presenza dell’ONU sulla Striscia di Gaza è necessario porre sotto il controllo internazionale “tutte” le zone a rischio per evitare di spostare semplicemente il conflitto invece di fermarlo. Dispiace invece vedere l’atteggiamento del Presidente Bush che nel momento in cui si presentano le difficoltà diplomatiche manda avanti la signora Rice come un parafulmine, quando invece la crisi da l’impressione di risolversi la mette da parte presentandosi in prima persona.