Il Losar dell'anno 2136da Radio Cina Internazionale (cri.cn)Il 25 febbraio 2009 ricorre il capodanno dell'anno del bue del calendario tibetano. Si tratta della più solenne e lieta festa tradzionale per la popolazione tibetana, e più di 5 milioni tibetani in varie parti della Cina stanno celebrando l'arrivo dell'anno nuovo in modi diversi. Eccovi di seguito il reportage dettagliato in merito: Il 25 febbraio a Lhasa, capoluogo della regione autonoma del Tibet, la gente suona musiche festive e tutte le strade della città sono state decorate con lampadine colorate e bei fiori; nella piazza di Longwangtan, nei pressi del Palazzo Potala, alcune compagnie teatrali portano in scena i magnifici spetaccoli dell'Opera tibetana, e tutta Lhasa è immersa nell'atmosfera e nella gioia della festa. Per l'occasione del capodanno del calendario tibetano, tutte le famiglie tibetane devono realizzare una scatola di legno detta "Chemar". Tsezhen, una donna dell'etnia tibetana che vive a Lhasa, ha messo in casa uno squisito "Chemar", pieno di grano e di altri cereali, con delle spighe di orzo inserite sulla parte superiore. Tsezhen ha spiegato al nostro giornalista il suo significato: "Il Chemar viene riempito con queste cose per pregare per un raccolto abbondante e per una vita felice." Felice....già. Così dovrebbe sembrare. Ma da oggi inizia in realtà un periodo di lutto per tutti i Tibetani. Il Dalai Lama ha chiesto di non festeggiare, ma invece ricordare i tanti monaci deceduti e imprigionati lo scorso anno. Sono circolate questa sera delle immagini che testimoniano che Lasha è nuovamente sotto assedio cinese per evitare manifestazioni di protesta.Intanto continua la politica della collocazione forzata di cittadini cinesi di etnia Han, che vengono portati in Tibet, per trasformare i tibetani in una minoranza etnica nel proprio paese!
Capodanno tibetano
Il Losar dell'anno 2136da Radio Cina Internazionale (cri.cn)Il 25 febbraio 2009 ricorre il capodanno dell'anno del bue del calendario tibetano. Si tratta della più solenne e lieta festa tradzionale per la popolazione tibetana, e più di 5 milioni tibetani in varie parti della Cina stanno celebrando l'arrivo dell'anno nuovo in modi diversi. Eccovi di seguito il reportage dettagliato in merito: Il 25 febbraio a Lhasa, capoluogo della regione autonoma del Tibet, la gente suona musiche festive e tutte le strade della città sono state decorate con lampadine colorate e bei fiori; nella piazza di Longwangtan, nei pressi del Palazzo Potala, alcune compagnie teatrali portano in scena i magnifici spetaccoli dell'Opera tibetana, e tutta Lhasa è immersa nell'atmosfera e nella gioia della festa. Per l'occasione del capodanno del calendario tibetano, tutte le famiglie tibetane devono realizzare una scatola di legno detta "Chemar". Tsezhen, una donna dell'etnia tibetana che vive a Lhasa, ha messo in casa uno squisito "Chemar", pieno di grano e di altri cereali, con delle spighe di orzo inserite sulla parte superiore. Tsezhen ha spiegato al nostro giornalista il suo significato: "Il Chemar viene riempito con queste cose per pregare per un raccolto abbondante e per una vita felice." Felice....già. Così dovrebbe sembrare. Ma da oggi inizia in realtà un periodo di lutto per tutti i Tibetani. Il Dalai Lama ha chiesto di non festeggiare, ma invece ricordare i tanti monaci deceduti e imprigionati lo scorso anno. Sono circolate questa sera delle immagini che testimoniano che Lasha è nuovamente sotto assedio cinese per evitare manifestazioni di protesta.Intanto continua la politica della collocazione forzata di cittadini cinesi di etnia Han, che vengono portati in Tibet, per trasformare i tibetani in una minoranza etnica nel proprio paese!