Amica Terra

Joy, un po' come Mimì


Il suo nome era Joy. Gioia.Arrivava dalla Nigeria e non aveva lavoro. Perciò aveva iniziato a prostituirsi a Bari.Joy aveva 24 anni. Aveva, perché è morta poco più di 15 giorni fa. La sua morte sa di tragedia antica, un’opera degna di Puccini, dove lei, giovane donna sfortunata non può far altro che soccombere, quasi come se fosse una punizione divina, un accanimento del destino, crudele e beffardo, come la povera Mimì in una moderna Bohème.Questa però non è una tragedia allestita in un teatro, e la tùke, la sorte, Dio non c’entrano niente.Joy è morta di tubercolosi. TBC. E’ morta tra sofferenze incredibili e assurde, nella nostra Italia. E’ morta di un male antico una volta chiamato, mal sottile, tisi. All’ultimo stadio, quando tossiva perdeva sangue dalla bocca, e tossiva spesso. Era malata da mesi, è chiaro. E avrebbe potuto essere curata. Ma chissà, forse aveva paura di essere mandata via. Da quando si è formato questo governo gli extracomunitari vivono nel terrore di essere rimpatriati. Forse è giusto, forse no.Ma Joy aveva tanta paura da morire. Ed è morta. E’ stato dato spazio a questa notizia per poco tempo. Era solo una prostituta, dopo tutto. E le hanno dato spazio solo per avvertire coloro che avevano avuto contatti con lei, del rischio del contagio. Chi le si era seduto accanto, chi l’aveva sfiorata, ma soprattutto loro, i clienti. I clienti… Ci vorrebbe un altro termine per questa categoria, uno che potesse esprimere tutto lo sdegno che provo nei loro confronti. Io ho pensato immediatamente a lei. Alle condizioni in cui si trovava. Al fatto che l’hanno “comprata” fino a pochi minuti prima di morire. Il soccorso, quando ormai era a terra agonizzante, l’ha chiamato il suo ultimo cliente con il cellulare di lei, in maniera anonima. Vigliacco! Vigliacchi tutti! Ma non si sono accorti che era malata? Doveva avere la febbre alta. Tossiva. Sputava sangue… Ma con che coraggio si può pagare un rapporto sessuale con una persona che sta male? Se si sono contagiati, sono contenta. Mi dispiace solo per chi è attorno a loro… Ma loro, tutti loro saranno curati. Loro sono immuni dal giudizio morale. Hanno fatto sesso con una moribonda. Ma li cercano per curarli. Joy aveva passato un mese in una struttura di prima accoglienza. Ed era già malata. A lei la radiografia non l’hanno fatta.Quanto meno, ai “clienti”, farei pagare le spese sanitarie.E mi raccomando, pensiamoci bene prima di lasciare approvare la legge che obbligherà i medici a denunciare chi non è in regola. Se la storia di Joy può servire a qualcosa, che serva a questo. A riflettere.Ma le notizie passano veloci. La sua storia è già dimenticata. Nessuno è andato ospite in seconda serata a parlarne. Niente plastici del luogo del “delitto”, né biciclette, né dispenser di sapone da mostrare al pubblico assetato di particolari.E’ da tanto che penso alla storia di Joy. Non so che tipo di ragazza fosse. Se aveva ancora speranze per il futuro. Se le mancava la sua terra, gli amici, la famiglia.Pubblico questo post per lei.Il suo nome era Joy Johnson, un nome perfetto per una grande atleta, per un’attrice brava e piena di fascino. E invece no.