Rieccomi a casa.Anche queste festività sono passate, un po' in compagnia di mia mamma e un po' sui treni del nord d'Italia tra ritardi, corse a perdifiato e campionari più o meno bizzarri della specie umana. La Pasqua è passata e come al solito mi sono sentita anche un po' in colpa. Pasqua con mia mamma e marito, Natale con mio papà e compagna o viceversa, o più spesso in viaggio per non far torto a nessuno. Se ci penso bene sono 17 anni che non riesco a trascorrere una festa con entrambi. Insieme. Hanno divorziato tanto tempo fa. A volte provo un po' di invidia per quelle belle e strambe famiglie allargate, quelle fatte da due o tre padri, due o tre madri, otto o sedici nonni e così via. E' passato molto tempo ma ancora questa cosa mi addolora, soprattutto in occasione delle feste.In colpa. Perchè giuro, che avrei voluto essere in Abruzzo. A fare che cosa non so bene. Ad aiutare, a dare una mano a chi in questa Pasqua ha scartato un sacco di uova (probabilmente non ne hanno mai viste così tante) in una specie di nuova grande famiglia, unita dalla comune disperazione, dalla tristezza della perdita di affetti e di cose materiali che tutte insieme componevano la loro vita.Ma è stata una Pasqua semplice la nostra.
Quando cadono i miti!
Rieccomi a casa.Anche queste festività sono passate, un po' in compagnia di mia mamma e un po' sui treni del nord d'Italia tra ritardi, corse a perdifiato e campionari più o meno bizzarri della specie umana. La Pasqua è passata e come al solito mi sono sentita anche un po' in colpa. Pasqua con mia mamma e marito, Natale con mio papà e compagna o viceversa, o più spesso in viaggio per non far torto a nessuno. Se ci penso bene sono 17 anni che non riesco a trascorrere una festa con entrambi. Insieme. Hanno divorziato tanto tempo fa. A volte provo un po' di invidia per quelle belle e strambe famiglie allargate, quelle fatte da due o tre padri, due o tre madri, otto o sedici nonni e così via. E' passato molto tempo ma ancora questa cosa mi addolora, soprattutto in occasione delle feste.In colpa. Perchè giuro, che avrei voluto essere in Abruzzo. A fare che cosa non so bene. Ad aiutare, a dare una mano a chi in questa Pasqua ha scartato un sacco di uova (probabilmente non ne hanno mai viste così tante) in una specie di nuova grande famiglia, unita dalla comune disperazione, dalla tristezza della perdita di affetti e di cose materiali che tutte insieme componevano la loro vita.Ma è stata una Pasqua semplice la nostra.