Amica Terra

Quando cadono i miti!


Rieccomi a casa.Anche queste festività sono passate, un po' in compagnia di mia mamma e un po' sui treni del nord d'Italia tra ritardi, corse a perdifiato e campionari più o meno bizzarri della specie umana. La Pasqua è passata e come al solito mi sono sentita anche un po' in colpa. Pasqua con mia mamma e marito, Natale con mio papà e compagna o viceversa, o più spesso in viaggio per non far torto a nessuno. Se ci penso bene sono 17 anni che non riesco a trascorrere una festa con entrambi. Insieme. Hanno divorziato tanto tempo fa. A volte provo un po' di invidia per quelle belle e strambe famiglie allargate, quelle fatte da due o tre padri, due o tre madri, otto o sedici nonni e così via. E' passato molto tempo ma ancora questa cosa mi addolora, soprattutto in occasione delle feste.In colpa. Perchè giuro, che avrei voluto essere in Abruzzo. A fare che cosa non so bene. Ad aiutare, a dare una mano a chi in questa Pasqua ha scartato un sacco di uova (probabilmente non ne hanno mai viste così tante) in una specie di nuova grande famiglia, unita dalla comune disperazione, dalla tristezza della perdita di affetti e di cose materiali che tutte insieme componevano la loro vita.Ma è stata una Pasqua semplice la nostra.
Abbiamo passeggiato per la bella Padova, in compagnia di tanti turisti e qualche piccione.Abbiamo preso un gelato all'ombra del Santo, la chiesa di S.Antonio che richiama fedeli da tutto il mondo. Abbiamo camminato lungo il fiume Bacchiglione fino al castello ai piedi della Specola, l'osservatorio astronomico da sempre legato alla figura di Galileo Galilei. E qui cade l'asino. Mettetevi l'anima in pace, perchè Gelileo Galilei in quell'osservatorio non ci ha mai messo piede!Galilei fece le sue osservazioni fino al 1610 probabilmente nell'orto di casa sua (che tra l'altro curava lui di persona). L'osservatorio fu costruito sul torrione del castello solo a partire dal 1761 per l'università di Padova e nei secoli cominciò a girare la voce che proprio lì il grande scienziato avesse effettuato le proprie osservazioni. Falso, falsissimo. Un' operazione di pubblicità per la facoltà di Astronomia del tempo. Che imbroglioni!! La torre era stata un deposito di armi dell'esercito a difesa della città e anche prigione e luogo di tortura.                      Proprio sotto alla Specola si trova il piccolo oratorio di S. Michele il più antico di Padova. Sembra che fosse stato fondato da Agilulfo, re dei Longobardi dopo aver conquistato Padova nei primi anni del 600 per farsi perdonare per le atrocità compiute. Si ha notizie certe dell'oratorio fin dal X secolo quando s'ingrandì venendo incorporata nella chiesa dedicata a S.Michele e ai Santi Arcangeli. Poi la chiesa fu distrutta nel XIV secolo. Nell'oratorio ci sono bellissimi affreschi eseguiti da Jacopo da Verona nel 1397.In questi giorni l'oratorio ospita una mostra proprio sulla figura di Galileo Galilei per celebrare l'Anno Internazionale dell'Astronomia.  La mostra consiste in una serie di tavole che raccontano la vita di Galilei nel suo periodo padovano. L'ingresso costa 2 euro, ridotto 1.50. Nota buffa. L'oratorio è piccolino ma gli affreschi meritano al 100 X 1000. Mentre leggevamo le didascalie delle tavole,via via si sono affacciate timidamente altre persone, un po' titubanti. Entro? Non entro? Alla notizia di dover pagare 2 euro sono fuggiti in massa.Spero che i fuggitivi dell'arte abbiamo almeno speso quei 2 euro devolvendoli ai terremotati dell'Aquila e non per l'acquisto di suonerie telefoniche.Stupore...Perplessità...Rassegnazione?Giammai!!!