AMICI DI ANFFAS

I DISABILI DICONO NO ALL'ISEE


E' prevista per mercoledi 31 luglio 2013, dalle ore 16, la manifestazione a piazza Montecitorio contro l'applicazione del NUOVO ISEE (l'indicatore della situazione economica equivalente) voluta da associazioni, movimenti e gruppi impegnati in tema di disabilita. Il provvedimento è attualmente in esame alla Camera dei Deputati e cambierà il calcolo della ricchezza delle famiglie.Questa specie di manovra subdola di mezza estate colpirà tutti coloro che oggi ignari non sono stati neanche informati. Essi torneranno a settembre e troveranno un ben servito di quel che ti rovinano l’autunno.Avere una casa diventa un errore. Avere tra i 40 e i 70 anni è inammissibile perché per questo trentennio o si vive di un lavoro avuto in precedenza o si deve morire di fame. Se poi non si era dipendenti ma autonomi c’è pronta anche la forca. E se invece nel nucleo c’è la disabilità ci regaleranno un biglietto gratuito per la camera a gas.I Comuni non sempre spiegano, mandano solo raccomandate di solleciti e alzano le mani per via dei fondi mancanti. Insomma avere una grave disabilità è una situazione esistenziale completamente diversa e molto più difficile di quasi tutte le altre.    Ed è una situazione che dura per tutta la vita, per cui diventa indispensabile far fronte a difficoltà e spese neanche lontanamente paragonabili a quelle, ad esempio, di chi deve mandare i figli all’asilo o a scuola oppure deve pagare l’affitto di casa.  Non si può pensare di applicare l’Isee a chi ha l’handicap grave.  Tant’è vero che gli studiosi più attenti del benessere dicono chiaramente che la ricchezza non può essere un criterio valido per misurare il benessere di chi ha una grave disabilità.  Oltre al fatto che le prestazioni erogate sono largamente insufficienti rispetto ai bisogni più elementari. Per cui prevedere l’ISEE con questa inadeguatezza delle prestazioni significa mettere in trappola chi ha un handicap grave.