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Verso il Premierato


SAGGIO BREVEVerso il Premierato2 aprile 2014Di F. AllegriDopo i 2 pezzi introduttivi che ho diffuso nei giorni scorsi oggi mi metto a guardare nella mia palla di vetro e farò alcune previsioni politiche.Per capire le riforme in corso bisogna andare oltre le apparenze ed avere presente quello che accadrà nei prossimi anni.Andare oltre le apparenze vuol dire superare PPI, UDC, CCD, NCD e forse pure l’UDEUR e Comunione e Liberazione quando si guarda il mondo cattolico mentre lo stesso va fatto con PDS, DS, PD quando si va a guardare nella sinistra organizzata.Cosa c’è oltre queste sigle?C’è un mondo cattolico e gerarchico e ci sono le cooperative.Per capire queste riforme bisogna vedere dove si incontrano queste realtà sociali.Sul piano politico si incontrano sul premierato e sulla semplificazione di una politica che ha costi di lobbying molto più gravosi di quanto si sappia in generale.La domanda successiva è la seguente:Quali sono le ragioni per le quali le riforme del Senato e della legge elettorale vengono prima di tutto?Questa volta la riforma costituzionale è un fatto reale che porterà vari cambiamenti nel sistema politico.Il Berlusconismo è alla fine, arriva il Renzismo ovvero una forma attenuata e consociativa del sistema precedente!Resta la politica come fatto pubblicitario, l’apparire continuerà a prevalere sull’essere.Cambierà l’impianto costituzionale, finirà il parlamentarismo e non arriveremo al presidenzialismo.Non è certo che avremo sempre i governi di legislatura, sicuramente dureranno qualche mese in più rispetto a quanto è accaduto negli ultimi anni.Riscontro pure (in questo contesto) la mancanza di stupore per il fatto che il governo Renzi si concentri sulle riforme istituzionali ed elettorali mentre la slavina della crisi e solo ferma sul costone del dirupo.Molti sanno che questa riforma introduce le istituzioni necessarie per gestire la grande crisi futura che è certa.Forse non verrà nel 2015, anno dell’EXPO, ma successivamente sarà inevitabile.Il premierato è il regime utile per affrontare lo scontento popolare?A livello di esperienza politica, si può scrivere che qualche volta lo è stato.L’Italia indebitata e provata sta alla finestra, la riforma costituzionale non è discussa nel paese.C’è il dibattito segreto tra Berlusconi e Renzi, ci sono i giochi e i sondaggi del blog di Grillo, ma il paese non c’è.Nell’Italia di Renzi comanderanno i segretari di partito e non subiranno controlli giuridici; basterà un terzo dei voti per avere la maggioranza assoluta alla camera e i governi saranno blindati.Avremo ancora il presidente della repubblica eletto dal parlamento quindi condizionato dalle maggioranze politiche del momento!Avremo anche molte minoranze non rappresentate, questa è la perdita minore visto il panorama.La riforma del Senato doveva essere diversa, doveva essere un organo di garanzia e rappresentanza e non una burocrazia di partito di secondo grado.Le riforme sono inevitabili ed inarrestabili, ma questa può ancora trovare una formulazione migliore.Dopo lo sbaglio delle province sciolte in decine di unioni dei comuni si rischia anche di sbagliare con senato e legge elettorale.In ogni caso io mi rattristo, ma non mi meraviglio.