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Elementi di una guerra di propaganda


Elementi di una guerra di propaganda19 agosto 2014Di F. AllegriAlcuni amici mi hanno chiesto di valutare la guerra che è in corso da mesi in Ucraina e che sembra destinata a continuare nei prossimi mesi.Il tema attuale da discutere di più è la sua durata: ci sarà ancora la guerra in autunno oppure no?Posso scrivere che un inverno di guerra in Ucraina sarebbe molto doloroso per le popolazioni civili delle aree coinvolte e per quelle delle aree confinanti.Potrei fermarmi qui perché sono cosciente che le nostre informazioni dal fronte sono minime e tutte da verificare.In questo contesto posso fare un approfondimento sul tema generale delle guerre di propaganda che accompagnano le guerre vere, specie in zone contese tra gli imperialismi dominanti.Il nuovo governo ucraino ha due potenti alleati, gli USA e la Nato i quali sostengono l’esercito di quel paese con mezzi materiali e militari e con i loro servizi segreti speciali esperti anche di guerra psicologica e di comunicazione in tempo di guerra.Questa mi è sembrata molto attiva in queste ultime settimane che registrano un equilibrio di sangue sul terreno.Chi fa e cos’è una guerra di propaganda?I tedeschi hanno mandato in Ucraina il gruppo “Combat Camera” che si occupa di comunicazione di guerra e i gruppi Kunduz e IEB dell’OPINFO che si occupano della formazione di un’opinione pubblica e di comunicazione interculturale.Dal Belgio è arrivato un gruppo per la guerra psicologica (psy-op).La NATO ha mandato l’ISAF che abbiamo conosciuto in Afganistan.Gli USA hanno mandato un loro team inquadrato nel 109° Afghan Corps che si occupa di informazione e propaganda, propaganda nera e guerra psicologica che sarà coadiuvato da altri due reparti specializzati.Questo coinvolgimento occidentale non va sottovalutato: siamo ad un passo dalla guerra guerreggiata che al momento non è uno sviluppo probabile di questo tipo di impegno dato che le truppe NATO non avrebbero le coperture necessarie e neanche un vero interesse generale o economico allo scontro.Detto questo, la situazione ha una sua gravità.Va ricordato che ogni guerra di propaganda da un contributo importante alla vittoria di una guerra.La guerra di propaganda svolge un lavoro di rieducazione delle opinioni pubbliche neutrali e anche di quelle degli stati avversi.La guerra di propaganda seleziona con cura le sue menzogne, demonizza l’avversario, quando è necessario disinforma e la stampa quotidiana svolge il suo lavoro con completezza e talvolta con l’ipocrisia del caso.Il bersaglio preferito della guerra di propaganda occidentale è sicuramente Vladimir Putin, non mancano i comunicati sulle atrocità dei filo – russi che sono insorti in quelle regioni.Dal lato del KGB mi sembra evidente che una seconda disinformazione nega l’evidenza quando non si ammette un coinvolgimento russo.Queste sono mie sensazioni a naso, non vado oltre.Nelle guerre di propaganda, va considerata infine la cosiddetta “Black Propaganda” che consiste in informazioni false e in materiali informativi che sembrano provenire da una fonte del nemico, ma che vengono in realtà dalle solite fonti.La prima vittima di ogni guerra è la verità.