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Oltre il prezzo del petrolio: tra Ucraina e Grecia


Oltre il prezzo del petrolio: tra Ucraina e Grecia3 febbraio 2015Di F. AllegriIl South Stream cambia percorso e questo ci dice chiaramente che Putin si allontana dall’europeismo.Contro tutte le previsioni e le prospettive è crollato il prezzo del petrolio fino a quota 40 dollari (era a 100): i mercati sono deboli e i costi di produzione azzerati permettono queste scelte politiche, almeno nel breve periodo.Gazprom non ha i margini che hanno altri potentati, ma può reagire scegliendo il percorso più conveniente per il suo oleodotto.Il percorso migliore è quello del Blue stream e passa per la Turchia: è possibile il raddoppio!La Grecia è un territorio alternativo all’Ucraina, almeno in tempi di crisi politica e di guerra a bassa intensità.E’ in corso un evidente declino europeo e le scelte filo ucraine e anti greche sono un chiaro segno di tale declino.La Grecia è sacrificata sull’altare della guerra in Ucraina. I soldi che non vogliono dare ad Atene, vanno a Kiev, anche sotto la forma di armi moderne e letali.Mosca aveva un interesse politico per l’Europa, l’economia la guida verso altre aree in forte crescita che non sono nel vecchio continente.Ecco perché la Russia resiste bene alle sanzioni europee.Il motivo è semplice: può guardare ad altri mercati che crescono e lo fanno da molti anni.L’Asia cresce davvero, lo fa nel contesto della globalizzazione e lo fa producendo e non grazie alle politiche monetarie.L’Europa che riduce la domanda di greggio è un’Europa più verde, ma anche più debole.C’è il miglioramento dell’efficienza energetica, ma c’è una diminuzione reale della domanda perché qui si produce sempre meno.Ricordo qui che Russia e Cina ha fatto un contratto trentennale per la fornitura di gas russo alla Cina da 400 miliardi di dollari e c’è il progetto di una linea ferroviaria ad alta velocità da Mosca a Pechino, lunga 7 mila chilometri e che costerà più di 200 miliardi.Il primo tratto doveva farlo un’impresa francese, lo farà una cinese che ha sviluppato linee ferroviarie all’avanguardia nella linea tra Pechino e Lhasa!Il prezzo basso del petrolio non può durare, crescerà lentamente specie se non le vicende militari e diplomatiche ucraine resteranno ferme su questo punto di stallo.Lo stallo in corso è una vittoria per i ribelli del Donetsk che hanno fermato anche l’ultima offensiva Ucraina.Viviamo anni difficili e non ce ne rendiamo conto!L’Europa rischia la più grossa sconfitta economica, strategica, e anche culturale se è vero che l’opinione pubblica assopita non se ne rende conto.