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Un'estate decisiva per l'economia e la pace in Europa


NOTAUn’estate decisiva per l’economia e la pace in Europa27 Luglio 2015Di F. AllegriQuesti mesi sono decisivi per i destini della ripresa economica europea e per la pace nel vecchio continente: pare che si possa sviluppare un cauto ottimismo.L’UE aveva dato 7 miliardi di aiuti militari all’Ucraina mentre erano in corso delle trattative di pace infinite (lo sono ancora) e dopo un altro scontro diplomatico serrato (che si può mettere in parallelo) la Francia è riuscita a mediare e ad imporre in questi giorni un piano per il salvataggio finanziario greco che prevede un impegno economico a breve, sempre di quasi 7 miliardi di euro.Intanto continua la guerra a bassa intensità e scaramucce da stallo bellico e da tregua fragile a causa della presenza in ucraina di addestratori militari americani.Per gli USA la guerra in Ucraina è più importante del contrasto all’ISIS in Siria ed in Iraq, a mio avviso e voglio sottolineare che questo stato ha un esercito sparuto e impreparato e rischia di delegare il conflitto a milizie private incontrollabili.Sono stati mesi difficili, la trattativa per l’aiuto a breve alla Grecia non finiva mai, abbiamo avuto un vero e proprio braccio di ferro che ha dato all’Italia un’opportunità esclusiva.Questa trattativa ha reso evidente il vero volto dell’UE, il solo possibile e non modificabile.Le bugie ideologiche residuali di spinelli e altri europeisti utopici rifiorite dopo il crollo del muro di Berlino dovrebbero fare i conti con la realtà!Non lo stanno facendo e continuano ad essere propinate agli italiani sempre più distanti da una classe politica che si rivela sempre più inadeguata e costosa.Quando il tempo stringeva, la classe politica italica ha proseguito il suo delirio improduttivo e finalizzato al mantenimento del fragile consenso interno.Intanto il collasso economico dell’Ucraina accelera (l’inflazione è altissima, ci sono stati i razionamenti alimentari) e la pace è sempre più una necessità impellente.L’Europa non può permettersi bassi profili e scelte precarie e servirebbe pure un ruolo indipendente dal peggior imperialismo americano che è conservatore anche sotto la presidenza di Obama.Intanto, mentre l’Europa latita, solo la Cina media.