pappagalli

IL KAKARIKI


Il kakariki è infatti un parrocchetto molto robusto, poco esigente in fatto di alimentazione e alloggio e che si riproduce con estrema facilità. A mio parere è il parrocchetto ideale per i principianti, soprattutto da quando sono apparse diverse mutazioni di piumaggio. I due sessi sono simili e il piumaggio ancestrle è quasi totalmente verde a parte il petto, l'addome e il sottocoda che si presentano di una tonalità giallo verde. La sua caratteristica principale è rappresentata dalla fronte, la corona e le redini che sono di un rosso brillante.Le remiganti primarie sono blu intenso. La femmina si riconosce abbastanza facilmente per il becco e la testa molto meno massicci rispetto al maschio e già a qualche mese di età si riconoscono. Lunghezza: 27 centimetri Distribuzione: Nuova Zelanda Dieta naturale: fiori, nettare, frutta, bacche, semi ed insetti. Alimentazione: miscela di semi per piccoli parrocchetti con girasole nero e bianco e molta scagliola; indispensabili frutta e verdure (carota, pera, mela, mais, ecc.); pastoncino proteico per l'allevamento dei piccoli. Osso di seppia (o blocchetti di sali minerali), grit e acqua fresca sempre a disposizione. Nota bene: il girasole lo consiglio in dosi maggiori nel periodo invernale visto che presenta una buona percentuale di grasso e se si allevano in voliere esterne non fa assolutamente male se l'alimentazione è variata I kakariki hanno la necessità fisiologica di fare il bagno ogni qual volta lo gradiscono e almeno una volta al giorno, in caso contrario vanno incontro a deplumazione e "secchezza" della piuma. Allevamento in cattività: Ormai ben stabilizzati in cattività, i soggetti disponibli sul mercato sono tutti nati in allevamento in quanto il kakariki è inserito in appendice VII del C.I.T.E.S. e l'unica cosa da fare assolutamente è l'anellamento dei piccoli che nascono. La riproduzione presenta poche difficoltà anche in contenitori poco spaziosi tipo gabbie da cova di 120 x 50 x 50. Onde evitare che i soggetti ingrassino troppo, bisognerebbe, però, alloggiare i riproduttori fuori dal periodo riproduttivo in ampie voliere per permettere loro un salutare moto. Sono parrocchetti tendenzialmente molto confidenti verso l'uomo e con il tempo, possono arrivare a mangiare dalle mani dell'allevatore;risultano molto robusti e resistenti alle malattie anche se, per l'abitudine di razzolare sul terreno vanno spesso incontro ad infestazioni di vermi e quindi occorre provvedere a regolari sverminazioni. Resistono a temperature minime glaciali senza mostrare alcun segno di sofferenza, anzi non è raro che facciano il bagno a temperature prossime allo zero. La riproduzione principale comincia in primavera ma, se alloggiati in ambienti riscaldati e ben illuminati per almeno 14 ore la giorno, si riproducono tutto l'anno. Depongono da 4 a 10 uova, solitamente 8 ad intervalli tra 24 e 48 ore ed iniziano ad incubare dal secondo uovo. Incubazione 21 - 24 giorni; i piccoli sono nutriti nel nido,dalla femmina imbeccata dal maschio, per quattro - sei settimane ed i giovani che escono dal nido sono normalmente indipendenti dopo una settimana -dieci giorni dall'involo. A questo punto, è consigliabile separarli dai genitori che, pur non essendo assolutamente aggrssivi iniziaranno una nuova covata. I giovani sono maturi sessualmente intorno ai 10 mesi- un anno, età alla quale iniziano a riprodursi regolarmente (i maschi qualche volta sono fecondi già a quattro mesi) ma, normalmente, diventano buoni allevatori solo al secondo anno di vita. Nido : Non hanno nessuna particolare necessità di nidi e accettano di buon grado qualunque contenitore gli si presenti. posso consigliare i nidi con questa dimensione: base 27x27 cm e di altezza 30 con un foro diingresso di 6 cm, per evitare sovraffollamenti nei nidi (non è raro in soggetti di 3 anni e più avere covate di 8-10 piccoli). Sul fondo del nido disporre uno strato di 2-3 cm di Torba da piante da fiore e 2-3 cm di truciolo di legno che la femmina sistemerà secondo le proprie esigenze. MUTAZIONI DI COLORE DEL KAKARIKI MUTAZIONE CYNNAMON La mutazione cynnamon è la prima mutazione apparsa nel kakariki.Consiste in una perdita parziale delle eu-melanine che provocano la schiarita generale del piumaggio. Il risultato è un soggetto diluito con le remiganti blu chiare e gli occhi arancioni. Il rosso rimane inalterato. MUTAZIONE PEZZATA La mutazione pezzata è molto appariscente in quanto alcune zone del piumaggio assumono una tonalità giallo oro. E' il precusore dellla muazione gialla in quanto esistono soggetti fino al 90% del piumaggio giallo. I portatori di giallo sono difficilmente distinguibili dai pezzati semplici ma solitamente la pezzatura si estende anche ai piedi che risultano rosa e grigi. Ultimamente sono apparsi anche dei mutati cynnamon pezzati gialli che sono i precursori della mutazione "lacewing". MUTAZIONE GIALLA La mutazione gialla è probabilmente la più affascinante e spettacolare. Il verde si trasforma in giallo dorato, il blu in bianco mentre le parti rosse rimangono inalterate.Questa non è una vera e propria mutazione, ma piuttosto un'aberrazione portata alla massima estensione. Si tratta infatti di un pezzato giallo la cui pezzatura sostituisce tutto il verde. MUTAZIONE LUTINA I soggetti sono praticamente identici ai gialli ma presentano gli occhi rosso rubino e il giallo solitamente è meno dorato.La mutazione è recessiva ma esiste una varianta in cui la mutazione pur se all'apparenza identica è dominante. MUTAZIONE FALLOW La mutazione fallow è apparsa solo recentemente e consiste in una perdita parziale sia delle eu-melanine che delle feo-melanine. Il risultato è un soggetto più diluito del cynnamon con le remiganti blu grigie e gli occhi rossi. Il rosso rimane inalterato. MUTAZIONE LACEWING La mutazione lacewing è la più recente e consiste in un soggetto più diluito del fallow (quasi giallo) con le remiganti grigio-chiare e gli occhi rossi. Il rosso rimane inalterato. Testo di ''Luca ZZ'' moderatore del Forum Ornittorreglia.