Creato da dekster14 il 18/05/2006

HAI IL CORAGGIO.....

DI LEGGERE IL BLOG?

 

Post N° 179

Post n°179 pubblicato il 03 Luglio 2008 da dekster14










 
 
 

Azioni per migliorare

Post n°178 pubblicato il 19 Maggio 2008 da dekster14
 

Quale atto concreto potrebbe, in questo momento, migliorare la vostra vita & quella altrui?

 
 
 

Parole senza tempo di Fabrizio De Andrè

Post n°177 pubblicato il 18 Maggio 2008 da dekster14
 

Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credevi assolti
siete lo stesso coinvolti.

Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciamoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.

E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se credente ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.



Fabrizio De Andrè

 
 
 

la libertà di parola

Oggi, nel 2008, Esiste ancora la Libertà di Parola?


M
i piacerebbe discutere con voi d’informazione, in questo mondo libero che è il web.

Ma prima di farlo bisogna avere un po' d’informazioni di base, che vi riporto di seguito.


Esprimete il vostro PENSIERO, qui che è LIBERO.


Il concetto di informazione è quanto mai vasto e differenziato: informazione è in generale qualunque
notizia o racconto, qualunque comunicazione scritta o orale contiene informazione. I dati in un archivio sono informazioni, così anche la configurazione degli atomi di un gas può venire considerata informazione. L’informazione può essere quindi misurata come le altre entità fisiche ed è sempre esistita, anche se la sua importanza è stata riconosciuta solo nel XX secolo. L’informazione e la sua elaborazione attraverso i computer hanno certamente un impatto notevole nella vita quotidiana. L’importanza è testimoniata, per esempio, dai sistemi di protezione escogitati mediante la crittografia e dal valore commerciale della borsa tecnologica. L’uso appropriato dell’informazione pone problemi etici di rilievo, come nel caso della privacy riguardo le informazioni cliniche che potrebbero altrimenti avvantaggiare le compagnie di assicurazioni mediche e danneggiare i pazienti.” (preso da http://it.wikipedia.org/wiki/Informazione )


Q
uesto è il link della classifica della liberta di stampa nei vari paesi:
http://www.rsf.org/article.php3?id_article=24025


L’Italia, al momento in cui metto il post, si trova al 35° posto.


La libertà di stampa è una delle garanzie che un governo democratico, assieme agli organi di informazione (giornali, radio, televisioni, provider internet) dovrebbe garantire ai cittadini ed alle loro associazioni, per assicurare l'esistenza di una stampa libera, con una serie di diritti estesi principalmente ai membri delle agenzie di giornalismo, ed alle loro pubblicazioni. Si estende anche al diritto all'accesso ed alla raccolta d'informazioni, ed ai processi che servono per ottenere informazioni da distribuire al pubblico. In Italia la libertà di stampa è sancita dall'art. 21 della Costituzione.” (Preso da http://it.wikipedia.org/wiki/Libert%C3%A0_di_stampa )


La Libertà di stampa in Italia è garantita dal art. 21 della Costituzione
 
L'articolo 21 della Costituzione si trova nella Parte I che regola i "Diritti e i Doveri dei cittadini" al titolo I sotto Rapporti Civili:
 (Preso da http://it.wikipedia.org/wiki/Articolo_21)


IL MONOPOLIO DELL'INFORMAZIONE DI SILVIO BERLUSCONI

Le preoccupazioni sulla concentrazione dei mezzi informativi in Italia sono state un problema sin dalla elezione nel 2001 di Silvio Berlusconi. Diventava Presidente del consiglio l'uomo più ricco d'Italia, nonché un magnate dei media, con il controllo diretto su tre reti televisive nazionali e due giornali a diffusione e numero lettori di livello nazionale (Il Giornale e Libero). Inoltre nel 2005 controllava indirettamente due reti della RAI, tramite i vari enti di vigilanza a nomina in parte governativa. In Italia si possono considerare almeno otto giornali nazionali privati che continuano ad esprimere opinioni politiche discordanti tra di loro ed a criticare i governi, con diverso accanimento e sfumature. Mediaset, è il maggiore ente radio-televisivo privato del paese e riceve la maggiore fetta (più del 60%) della pubblicità televisiva nazionale.

L'Osservatorio di Pavia, un ente indipendente che analizza i media, calcolava che nel febbraio 2004, Berlusconi occupava il 42 % del tempo totale dedicato ai politici dalle varie televisioni. Nello stesso anno si dimisero dalla RAI, sia il direttore Lucia Annunziata, che la conduttrice Lilli Gruber, per protesta alla espansione incontrastata di Berlusconi sulla televisione. Nel luglio 2004 venne approvata la legge sul conflitto di interessi, che doveva risolvere le contraddizioni tra la posizione di Silvio Berlusconi come Presidente del Consiglio e quella di proprietario dei media. Anche se la legge in teoria limita il controllo dei politici sulle loro proprietà, non fa loro divieto di possedere compagnie mediatiche (A differenza degli USA, dove il controllo dei media è interdetto ai politici e dove al Presidente si applica il "blind trust": il politico deve vendere le sue proprietà, ed un gruppo fiduciari acquistano azioni di molte compagnie, con una distribuzione e settore commerciale ignoti al Presidente). La legge italiana del 2005 venne considerata da molti come un fallimento nella riduzione dello strapotere mediatico dell'allora Presidente del Consiglio dei Ministri.


LEGGE GASPARRI DELL'APRILE 2004

Nel aprile del 2004, il parlamento approvava una riforma delle leggi che regolamentano l'emittenza radiotelevisiva, nota come "legge Gasparri", che introduce alcuni cambiamenti come l'ingiunzione ad alcuni canali di passare alla diffusione per via digitale terrestre e la privatizzazione parziale della RAI. Alla legge venne posto il veto dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi, nel dicembre 2003. Anche se successivamente la legge venne rivista con l'aggiunta di una clausola che limita il massimo introito che un singolo conglomerato dei media può guadagnare, essa escludeva i guadagni derivati dal possedere agenzie di raccolta pubblicitaria, case di produzione e distribuzione cinematografica oppure discografiche. Secondo molti la legge promossa da Maurizio Gasparri aumentava il controllo esercitato da Berlusconi sui mezzi informativi. La legge permetteva anche al canale Retequattro di continuare la diffusione per via analogica terrestre. Il decreto è in contrasto con una sentenza del 2002 della Corte costituzionale che imponeva a Retequattro di interrpmpere la diffusione solo analogica nel gennaio del 2004, in modo di liberare spazi alla concorrenza, sia sotto forma di frequenze terrestri che di quote di pubblicità. Tale fatto avrebbe diminuito il valore sul mercato del canale televisivo in questione.

L'Unione Europea, a luglio 2007, chiede all'Italia di modificare in molte parti la legge, altrimenti scatta una multa di 300-400 mila euro al giorno.

(Preso da http://it.wikipedia.org/wiki/Libert%C3%A0_di_stampa_in_Italia )

 
 
 

il coraggio delle paure

Post n°175 pubblicato il 06 Maggio 2008 da dekster14
 

hai il coraggio di scrivere le tue paure?
hai la forza di vederle prendere vita attraverso le parole?


.....Dimostra il tuo Coraggio.....
 .....o.....
.....Hai PAURA.....

 
 
 

Post N° 174

Post n°174 pubblicato il 03 Maggio 2008 da dekster14



For My Wings

Amo respirare la tua stessa aria.
Odio la tua insicurezza cronica.


Amo il tuo modo di rialzarti sempre e comunque. Di avere sempre un germoglio di ali pronte a sbocciare.
Odio le tue lacrime per qualsiasi motivo.


Amo camminare con te nel nostro mondo dove la gente rimane in silenzio a guardare i nostri sogni.
Odio essere lontano…lontanissimo…


Amo & Odio tutti i vari soprannomi che inventi per me.


Amo ogni tuo sorriso che fa invidia alle stelle.
Odio i momenti in cui diventi intrattabile.


Amo i nostri viaggi e tutto quello che c’è dietro ad essi.
Odio i tuoi no.....


Amo il tuo essere bambina & donna.
Odio litigare con te.


Amo leggere ciò che scrivi. Lo fai in quel modo nuovo, puro, incontaminato, da stile unico che ti proietta in mondi nuovi, in emozioni e dolori così reali da segnarti.
Odio il tuo chiuderti in alcuni momenti.


Amo i tuoi progetti, le tue fantasie, il tuo riuscire a vedere oltre tutto.
Odio avere i tuoi occhi distanti, vedere il tuo sorriso oltre uno schermo, vedere il tuo corpo ma non poterlo abbracciare.


A
mo la tua pazienza con me soprattutto nel farmi i regali ;)
Odio sapere di non essere li nel momento in cui hai bisogno di me. [Dekster14]

 



Per te..Mio Tramonto Nascosto...

Amo i tuoi sorrisi. Sono puri. Incontaminati. Vivi. Lucidi.

Odio i silenzi opprimenti. Quelli ci allontanano. Dividendoci.


Amo il modo in cui riesci a leggermi dentro. Con uno sguardo. Con una parola.
Odio i tuoi muri. Quelli che costruisci continuamente. Chiudendo al di fuori anche me.


Amo sentire la vita scorrere in te. Vederti brillare di luce. Brilli nascosto dal cielo.
Odio non riuscire ad entrare nei tuoi pensieri. A volte li nascondi anche a te stesso. E io ci vorrei riuscire. Vorrei andare proprio li. Dove tu sanguini.


Amo le tue idee. Perché non hanno mai doppi fini. Desiderano solo essere vissute.
Odio la distanza. Perché opprime. Soffoca tutto il resto fino a quando non respiro più.


Amo i tuoi abbracci perché mi fanno sentire sicura. Mi circondano. Creano una bolla in cui riesco a sparire. Una bolla d’aria in cui posso volare. Su. Ancora più su. Fino a sfiorare le stelle.
Odio la tua complessità nell’accettare un regalo. È una complessità dura e cruda. Non lascia spiragli di luce. È una ricerca spasmodica e logorante. Trovare qualcosa di adatto. Qualcosa che sia perfetto.


Amo i momenti comuni. Quelli passati in mille stazioni diverse. Quelli trascorsi in parchi di infinite città. Quelli consumati camminando ovunque. Quelli senza tempo. Quelli che sono fotografie.
Odio il finale. Ho sempre odiato le cose finite. Quelle che hanno una conclusione. Odio dover sentire quel momento addosso. Odio sapere che ogni volta avviene. Puntuale.


Amo la tua capacità di farmi essere me stessa. Il tuo modo di completarmi. Ho sempre creduto che quando due persone stanno insieme o si annullano oppure si completano. E forse è la prima volta in cui non mi sento annullata. Non ho paura.
Odio la tua coerenza, forse proprio perché io sono l’opposto. Odio questa capacità di seguire sempre un percorso. Non far mai trapelare un tentennamento. Un dubbio.


Amo le tue sorprese e quei regali che riescono a strapparmi un sorriso. Ogni volta. Conosci sfumature di me che spesso nego pure a me stessa. Giochi con queste. Colorandomi.
Odio la capacità di annullarti quando ci sono problemi che ti riguardano. Il tuo non volermi preoccupare. Il tuo voler risolvere tutto da solo. Il tuo non capire che siamo in due. Insieme.


Amo le tue faccine buffe e rubate. Quelle che nascondi al mondo, perché non sei abituato ai sorrisi.
Odio la tua incapacità a commuoverti. Forse perché ci sono già io che rendo anche le cazzate, tragedie pure. Forse perché non hai bisogno delle lacrime.


Amo il tuo modo di perdonarmi. Di riuscire a stare ore e ore a parlare con me, per risolvere le paranoie che mi uccidono. Quel modo di abbracciarmi fino a farmi sparire. Per poi rinascere.
Odio litigare per delle cazzate. Odio allontanarci per incomprensioni senza senso. Odio non poterle risolvere subito. Perché il tempo, non migliora mai nulla. Il tempo allarga i confini. Fino a non farli più incontrare. Odio la nostra incapacità di chiedere scusa. E forse è proprio questa parola che dovremmo imparare. [Butterfly.Dark]

 
 
 

Post N° 173

Post n°173 pubblicato il 29 Aprile 2008 da butterfly.dark


.Amore & Psiche.







F
or you.... che sei in viaggio verso me.

For you...Semplicemente per ciò che sei....

For you...perchè una scultura/fotografia/immagine
a volte sa' descrivere meglio le emozioni...









"Quindi, su un mondo in rovina...
Sedette una gioventù inquieta.."


- Confessione di un figlio del secolo di De Musset -





Do.You.Think.We.Can.Fly?





VERDENA [COVER THE BEATLES]
ACROSS THE UNIVERSE





[Con la speranza che questa canzone ti piaccia...
visto che hai gusti musicali alquanto discutibil...U_u]



 
 
 

cos'è l'amore?

Post n°172 pubblicato il 24 Aprile 2008 da dekster14
 

Cos'è l'amore ?


 
 
 

Angeli senz'anima

Post n°171 pubblicato il 19 Aprile 2008 da dekster14
 

Ti strappano i sogni.

Ti spengono la luce.

Strappano via il buono che c’è in te.

Lasciano buio & odio.

Per sempre.


Piccole anime, travolte da un ondata di cattiveria senza senso.

Il pedofilo: un bastardo travestito da uomo qualunque.
Un prete, un amico, un parente oppure un semplice sconosciuto.

Il pedofilo, che cos’è? Un bastardo che si diverte a giocare e plagiare i bambini.
"i pedofili allevano altri pedofili".

È una persona che ti rovina la vita. Ti fa diventare cattivo. Ti fa sputare sangue e veleno.Ti fa rimpiangere di essere nato, fin da subito.

Ti fa odiare tutto e tutti. Proprio quei tutti che hanno permesso che ti facessero quello.

Chi è un pedofilo? In genere, è un individuo che è a stretto contatto con i bambini.

Mi sono sempre chiesto una cosa: se un prete ammazza una persona va in galera, ma se invece stupra dei bambini lo trasferiscono.

Allora mi chiedo, stuprare un bambino è meno grave che ammazzare una persona?
Porre fine alla vita di un essere umano.
Stuprare un bambino e condannarlo a vivere nell’odio più profondo verso il mondo.

Un bambino che viene condannato a sfogarsi con la violenza.
In pochi sopravvivono. La maggior parte di quei bambini, muoiono.
Alleviano la loro sofferenza infliggendo altra sofferenza.

Ognuno è libero di vivere la propria vita come vuole, ma io mi ritengo fortunato a non aver mai subito violenze. Forse, non riesco nemmeno a capire, immaginare, cosa si prova.

E il pedofilo è proprio lui. Un conoscente o una persona gentile.
Quello che ti vede giocare al parco, quello che viene a casa tua.

Il parroco della tua chiesa, il vicino, il maestro o a volte il tuo stesso padre.

Si avvicina bonariamente, tu, piccolo indifeso, contro tutti, non ti aspetti una cosa simile, non ti aspetti la cattiveria, non sai cosa sia. Vieni attratto dalla gentilezza, quella la conosci. 

Vieni portato in un luogo sicuro, dove diventi preda.
Un piatto prelibato del bè, come definirlo.
Non lo so, non ha definizioni.

Senti le sue mani addosso. Non capisci cosa succede.
Non hai mai visto queste cose. Nei cartoni animati non le fanno.

Ti chiedi cosa fare, ma tu sei troppo piccolo e lui così grande.

Trattieni il respiro mentre senti la tua anima che ti lascia.
Chiudi gli occhi. Finirà. Tutto finirà.

Trattieni le lacrime. Vedi solo il nero, il buio, il dolore.
Riesci a sentire solo la rabbia che goccia dopo goccia nasce e cresce in te.

Lui, che si diverte con l’essere più puro della società. Lo rende sporco. Lo rende umano.

Si dice che i preti siano possessori d’anime, forse, a loro è concesso prenderne qualcuna, per questo la loro punizione è minore.
Ma esiste una pena per tale crimine?
Forse il carcere? Un pedofilo può guarire? Si può definire malattia?

Cosa fare con un ladro di anime?

L’informazione parla poco dell’argomento; anche qui in Libero, vedo banner contro la pedofilia, ma non su giornali, tv, a parte qualche raro caso di cronaca, messo in risalto giusto il giorno che succede e poi caduto nell’oblio.

C’è ancora una sorta di tabù riguardo questo problema.
Non se ne parla o meglio, non se ne vuole parlare.
È come se fosse una materia scottante. Una questione che è meglio tenere lontano dai bambini.
É meglio che essi sentano parlare di guerre, di morti, di economia e governi.

Non di chi può uccidere le loro anime.


 

Proteggete le anime dei vostri figli, quelle non ritornano.

 
 
 

ci sono giorni...

Post n°170 pubblicato il 14 Aprile 2008 da dekster14
 

....CI SONO GIORNI...

Ci sono giorni in cui la cosa più
brutta che ti più capitare e svegliarsi.

Ci sono giorni che speri non
finiscano mai.

Ci sono giorni che non ricorderai
E altri che non potrai mai dimenticare

Ci sono giorni in cui il passato ritorna

E giorni in cui preferisci sognare

Ci sono giorni che non ti aspetti
E giorni che speri non arrivino mai

Ci sono giorni in cui influenziamo la vita degli altri.

E giorni in cui altri influenzano la nostra.

Ci sono giorni che facciamo qualcosa per essere ricordati.

E altri che passiamo inosservati

Ci sono giorni in cui ci fanno sentire importanti.

E giorni in cui non siamo nessuno

Ci sono giorni pieni damore

E altri pieni di odio

Ci sono giorni pieni di lacrime

E giorni piani di sorrisi

Ci sono giorni in cui abbiamo il cuore stretto in una morsa.

E altri in cui è libero di volare

Ci sono giorni in cui vediamo solo buio

E giorni in cui un raggio di sole

riusciamo a vederlo

La vita è piena di contraddizioni ,piena di contrasti e opposti ,ma senza gli uni non esisterebbero gli altri ,sarebbe una vita insulsa ,per questo non bisogna arrendersi e abbattersi ,non siamo gli unici e soprattutto prima o poi capita a tutti è la vita stessa che lo impone ,il dolore fisico e dellanima e la stessa felicità non hanno scale di valore non possono essere paragonati e misurati,ognuno vive le sensazioni in maniera apparentemente diversa , siamo seduti su un altalena di emozioni che sale e scende in continuazione, non siamo tristi quando scende ma aspettiamo che risalga.

Cerchiamo di essere padroni delle scelte che competono a noi facciamo in modo di essere contenti per averci provato, e non dubbiosi per non averlo fatto.

La vita ha un termine, cerca di arrivare alla fine con meno pentimenti possibili per me il provarci anche sbagliando, è qualcosa di positivo al contrario il non fare significa non vivere.

“gli errori sono i nostri più grandi insegnanti”
Non importa come siano i giorni, ma limportate e viverli finche c’è concesso farlo, la vita è in costante aggiornamento non fermiamoci al cambiamento di oggi, ma aspettiamo quello di domani, impariamo dal passato ma non guardiamo sempre indietro non vedremo quello che c’è davanti.

 
 
 

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...Fin da piccola...
...ho sempre creduto che le emozioni si potessero colorare...
...Esisteva l’arancione della sorpresa e il blu della rabbia...
...Il rosso poteva rappresentare solo l’amore...
...Quel sentimento a cui tutti aspirano, pur rinnegandolo...

...Perché alla fine rimane solo...
...dolore...



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