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il mio stato d'animo di qualche volta

Creato da amico.dd il 02/01/2009

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Amore da una notte

Post n°27 pubblicato il 26 Settembre 2009 da amico.dd

Amore da una notte

in Sotto le lenzuola

Mentre l’uomo predilige i rapporti occasionali, la maggior parte delle donne li evita. Quelle che soccombono al fascino del "mordi e fuggi" si svegliano con un gran senso di colpa. A sancire ciò che il senso comune aveva già suggerito è un recente studio

 

Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere, scriveva Gray John nel 2004, menttendo nero su bianco ciò che il senso comune aveva già suggerito. Oggi uno studio condotto dai ricercatori della Durham University, condotto su un campione di 1743 persone di entrambi i sessi che avevano avuto rapporti occasionali e pubblicato su Human Nature, conferma una volta per tutte che le donne non sono proprio per i rapporti da una notte e via, anche dopo la rivoluzione sessuale e quella femminista, che avrebbe dovuto quantomeno rendere l'altra metà del cielo più libera di scegliere anche il sesso occasionale.

Le ragioni vanno ricercate prima di tutto nella natura. Spiega infatti la professoressa Anne Campbell le donne agiscono in questo modo perché per loro è più importante la qualità della quantita e perhcé ritengono sia più vantaggioso per loro "scegliere il proprio compagno con attenzione, restando fedeli in modo che il prescelto non abbia motivo di credere di allevare figli altrui". Niente mordi e fuggi, quindi, per lei, anche perché un incontro così la lascerebbe insoddisfatta non tanto per la brevità quanto perché avrebbe la sensazione di non essere stata apprezzata abbastanza dal suo "compagno d'avventura". Così, spesso, anche dopo essersi lasciata andare e magari aver passato una piacevole nottata, al risveglio viene assalita da sensi di colpa che vanificano il piacere e l'appagamento provato.

Non a caso oltre la metà delle donne intervistate ha dichiarato di essersi svegliata provando sensazioni decisamente negative. Al contrario la maggior parte degli uomini (80 per cento) si è detta soddisfatta e orgogliosa della notte di passione, accrescendo in questo modo la sicurezza in se stessi.

Perché, dunque, a volte si finisce per accettare la proposta di un incontro senza futuro? La professoressa Anne Campbell non ha dubbi: nella maggior parte dei casi è colpa degli sconvolgimenti ormonali mensili. Istinto, dunque. Amore da una notte - Mentre l’uomo predilige i rapporti occasionali, la maggior parte delle donne li evita. Quelle che soccombono al fascino del "mordi e fuggi" si svegliano con un gran senso di colpa. A sancire ciò che il senso comune aveva già suggerito è un recente studio

 
 
 

vi odio a voi che fate da sola

Post n°26 pubblicato il 26 Settembre 2009 da amico.dd

Mi amo da sola

in Sotto le lenzuola

Aiuta a conoscere il proprio corpo e trovare le strade del piacere. Può perfino rappresentare un toccasana per il rapporto di coppia: la masturbazione al femminile non è più un tabù. Le testimonianze delle nostre lettrici

 

Un tempo erano discorsi "da uomini". Oggi la masturbazione non è più un tabù neppure per le donne. Certo, restano quelle che continuano a viverla e considerarla come una cosa "sporca", della quale vergognarsi. Non sapendo che permette di conoscere il proprio corpo, raggiungere la strada del piacere e può perfino aiutare a vivere meglio il sesso di coppia. «La masturbazione clitoridea è un gesto puro, poiché innato», afferma Resemonde Pujol, 89 anni, scrittrice, giornalista, femminista, con un passato nella Resistenza, che ha pubblicato in Francia Un petit bout de bonheur: Petit manuel de clitologie (Un pezzetto di piacere: Piccolo manuale di clitologie, non tradotto in Italia). La Pujol difende il piacere femminile "fino a 100 anni". Ha chiamato 80 donne, di tutte le età e le estrazioni sociali, invitandole a masturbarsi: qualcuna l'ha insultata, altre hanno accettato, e da queste confidenze è nato il libro. Il clitoride, organo del piacere (la forma più comune di masturbazione femminile è la stimolazione del clitoride), non smette di funzionare con l'età (a differenza del pene...), e secondo la scrittrice rappresenta un segreto di longevità e bellezza. Clitoride e masturbazione erano, e in parte restano un tabù, per l'inutilità riproduttiva di questa parte del corpo. «L’autoerotismo rilassa, tranquillizza, è piacevole, fa passare il mal di testa, favorisce il sonno e a volte può essere un bel preludio al rapporto sessuale con il partner», afferma anche la scrittrice spagnola Sylvia de Béjar, autrice di "Il piacere è tutto mio".

Un aiuto per conoscersi

«Non capisco perché in genere le donne si facciano molti più problemi rispetto agli uomini nel parlare di autoerotismo – scrive la nostra lettrice Alhambra - Per me è una cosa assolutamente naturale, lo pratico e ne sono molto contenta: è rilassante, mi fa bene alla mente. E poi aiuta a capire meglio il proprio corpo, cosa che indubbiamente aiuta nel momento in cui poi fai l’amore con un uomo. W l'autoerotismo! Donne non vergognatevene». TeddyVida: «L'autoerotismo è una sana conoscenza del tuo corpo... nulla di vergognarsi, anzi, se tutte le donne lo facessero eviterebbero di sposarsi con uomini che non sono in grado di soddisfarle loro malgrado. Ecco perché c'è un aumento di coppie bisex nelle donne, una volta scoperto il piacere che ti da un'altra donna rinunciano all'uomo».

A volte è più soddisfacente di un uomo
Antonella R. racconta:  «Mi amo senza tabù, mi masturbo, conosco me stessa e riesco ad avere maggiore soddisfazione di quanta ne ho avuta in passato col mio ex ragazzo. È una nuova vita, libera e piena di soddisfazioni e appagamento. Ho una amica di 48 anni che vive la propria sessualità in questo modo ed è felice».

Un aiuto per la coppia
«Credo che l'autoerotismo sia fisiologico dell'essere umano a prescindere che si usino oggetti o meno – scrive Mara61 - Durante il periodo di crisi con mio marito, mi sono riavvicinata a praticare l'autoerotismo e quando ho deciso di confidarglielo, a una prima reazione sterile ne è seguita una incredibile. Introdurre il gioco nel sesso. Da allora stiamo vivendo un rapporto di coppia estasiante». Laura e il suo uomo lo praticano quando sono lontani: «Quando lo sento al telefono facciamo l'amore così... fantastico. Usare la fantasia e non solo... Immaginarlo di averlo lì». Mauro: «A me piacerebbe sapere che la mia lei pratica autoerotismo, come faccio io, ma non lo farebbe mai perché tutte le cose un po' particolari le reputa sporche e da maniaci sessuali». Ale: «Io non sono una moralista. Vedo porno e mi masturbo con il sex toy e mi immagino in situazioni erotiche con il mio compagno. Anche a lui capita di vedere porno e si masturba. Non ci trovo nulla di male».

Meglio di una scappatella

Rosena: «Ci si sente attraenti ed appagate mentre si fa sesso con uno partner occasionale, ma poi già dal giorno dopo arriva una tristezza che ti fa capire che sarebbe meglio evitare e concedersi un po' di sano autoerotismo al posto di regalarsi ad un uomo che non ha un posto nella nostra vita... insomma donne, scoprite voi stesse, senza troppi tabù».

 
 
 

La mappa del sesso felice

Post n°25 pubblicato il 26 Settembre 2009 da amico.dd

La mappa del sesso felice - Dall'eiaculazione precoce all'orgasmo che non arriva, dalla ricerca del punto G (che esiste) all'autoerotismo. Passando per i giochi di coppia, le posizioni più piacevoli per lei e la ricerca del piacere. Il sessuologo risponde

 
 
 

La mappa del sesso felice

Post n°24 pubblicato il 26 Settembre 2009 da amico.dd

La mappa del sesso felicein Sotto le lenzuola Dall'eiaculazione precoce all'orgasmo che non arriva, dalla ricerca del punto G (che esiste) all'autoerotismo. Passando per i giochi di coppia, le posizioni più piacevoli per lei e la ricerca del piacere. Il sessuologo rispondeLui è Fabrizio Quattrini, sessuologo e terapeuta, socio fondatore e presidente dell'Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica (IISS), protagonista della trasmissione "Sex Threapy" di Sky. E ora anche promotore del primo laboratorio del piacere per adulti in Italia. Con lui abbiamo fatto una lunga chiacchierata per scoprire insieme la mappa del piacere. Gli abbiamo riportato tutti i dubbi e i quesiti che spesso le nostre lettrici ci sottopongono. Abbiamo parlato di punto G (sì, esiste, andatelo a cercare), di orgasmi che non arrivano, di partner che "finiscono" troppo presto, di autoerotismo e di molte altre cose. Per partire in un viaggio alla scoperta di sé e della propria sessualità.Lei ha dato vita al primo laboratorio sul sesso per adulti. Come mai?È una sperimentazione, è la prima volta che organizziamo un corso di questo tipo e siamo in attesa di scoprire meglio che tipo di iscritti avremo. Quello che mi aspetto io è che i più siano mossi dalla curiosità, anche per il luogo in cui si tengono le lezioni, che è un club privè. Vorrei però che questo diventasse un punto di riferimento per gli adulti, un luogo in cui imparare e educarsi a quella sessualità che magari è stata trascurata in età evolutiva.Chi si rivolge a lei per un consulto quali crucci ha?Il progetto nasce proprio da quel che succede a me e ad altri colleghi dell’Istituto, dalle richieste dei pazienti. Ci sono problematiche gravi, tipo vaginismi, problemi di erezioni eccetera. Quello che noi abbiamo riscontrato è che le persone adulte tendono ad avere un grosso disagio sia psicocorporeo (quindi di rappresentazione del sé corporeo) ma anche di educazione sessuale. Per capirci: ci sono persone che si rivolgono a noi quando è troppo tardi e che non hanno capito che il problema non è quello che osservano loro e vivono, ma molto più forte e lontano nel tempo. Legato alla loro comprensione della sessualità, al modo di viverla stereotipicamente. Così si creano internamente paure e ansie che possono portare a disagi e disfunzioni sessuali.Da lei vengono soltanto coppie?Vedo sia coppie che singoli. La coppia, nella disfunzione sessuale o nel problema relazionale, è fondamentale. Se si è in due è meglio parlarne in due dei problemi. Posso dire che ho riscontrato tra i miei pazienti la presenza di molti uomini, come di donne. Ci sono anche individui singoli che decidono di intraprendere una vera terapia per superare i loro disagi rispetto alla sfera intima sessuale.Uno dei problemi di coppia che le lettrici ci testimoniano più spesso è quello dell’eiaculazione precocePosso confermare che è assolutamente così. Quello dell’eiaculazione precoce è uno dei disagi più grandi che vive l’uomo, più del disturbo dell’erezione, che ormai con la farmacologia si risolve. Il problema è la comprensione di che cosa sia realmente l’eiaculazione precoce, che poi rientra nel discorso sull’educazione sessuale degli adulti. Ci sono persone che vengono da me in terapia che hanno la sensazione di avere un’eiaculazione precoce e quando uno chiede lumi rispondono “Non riesco ad avere un rapporto che dura mezz’ora”. Quella non è precocità, al massimo è non coordinare bene i tempi con quelli che sono tipici del piacere femminile. C’è molta ignoranza, insomma, sul tema.Per dare un consiglio alle nostre lettrici: cosa si deve fare quando ci si trova a letto con un partner che realmente soffre di eiaculazione precoce?Sicuramente non bisogna giudicare. Ferire l’orgoglio maschile è un’arma a doppio taglio, incide sulla sua virilità. La cosa più importante è convincerlo a consultare uno psicosessuologo o fare un percorso educativo. Fondamentale è fargli capire che non è quello il problema, il problema è non affrontare il problema. La precocità in fondo, a meno che non sia ante portam (cioè pre-penetrazione, ndr.) non è altro che una difficoltà a stare nei tempi. Sappiamo benissimo che il piacere femminile ha bisogno di tempo. Sia mai che riescano a raggiungere il piacere orgasmico, dico in maniera ironica, visto che molte pazienti mi sottopongono anche questo problema. Se si evita il blocco relazionale, la donna può aiutare molto il parner precoce, anche perché spesso si tratta semplicemente di ansia e il problema si può risolvere in due molto più facilmente.Abbiamo pubblicato da poco un articolo sulla difficoltà delle donne a raggiungere l’orgasmo, tema che sottolineava lei ora. Quali suggerimenti possiamo dare a chi ci legge per sciogliere questo nodo?Per cominciare, sicuramente la donna che non raggiunge l’orgasmo è una donna che non si conosce. A volte riscontriamo dei grossi deficit sulla conoscenza degli organi genitali, su cosa questi possono rimandare e cosa dovrebbero rimandare. Anche qui ci sono stereotipie socio-culturali molto pesanti. Piuttosto che dare spazio e soggettività a sé, e quindi a quella che potrebbe essere l’emozione e la sensazione del corpo, c’è altro che ha precedenza. Primo: cercate di non avere paura. E poi cercate di affrontarvi anche attraverso l’autoerotismo, che è il primo passaggio fondamentale per entrare in contatto con il sé corporeo sessuale. Poi è ovvio, ci sono patologie tipo il vaginismo che non passano solo attraverso il sé corporeo ma che vanno valutate diversamente. Ci sono anche casi gravi, di donne che hanno problemi col sesso derivanti da abusi infantili.Certo questi sono casi molto seri. Le nostre lettrici, invece, ci scrivono testimoniandoci come non riescano a raggiungere il piacere sempre, a ogni rapportoQuesto è un altro discorso ancora. Non voglio aprire ora il dibattito sull’orgasmo clitorideo o l’orgasmo vaginale. Ricordiamoci tutti, uomini e donne, che l’orgasmo è unico e le sensazioni possono poi essere amplificate da parti del corpo come la vagina o il clitoride. Al di là di questo, però, quello che invece potrebbe essere importante è imparare a stare con se stessi. Se tu aspetti che quell’atto sessuale e quel partner ti portino all’orgasmo e basta, rischi tanto. Se invece incominci a entrare in contatto con le sensazioni, ti lasci andare e ti abbandoni a ciò che realmente ti piace, entri nell’orgasmo senza neanche accorgertene. Questo è utile dire alle lettrici.Ci sono posizioni consigliate per le donne che hanno più difficoltà a raggiungere l’orgasmo?Le posizioni sono tutte buone, la cosa importante è non avere paura delle posizioni o di fare certe posizioni. Neppure bisogna avere l’ansia di fare mille posizioni una dietro l’altra o tutto il kamasutra. Ci possono essere delle posizioni più facilitanti, questo sì. Quando la donna è sopra, per esempio, ci può essere maggiore stimolazione della zona pelvica, legata al clitoride, perché i movimenti che la donna pratica sul pene, e quindi sull’uomo, sono intanto gestiti da lei e poi garantiscono un’interazione molto più diretta col pube dell’uomo e danno una maggiore stimolazione. È ovvio che la posizione classica, invece, dell’uomo sopra la donna, tende a creare una stimolazione più interna alla vagina, difficile che il clitoride sia stimolato. Bisogna ricordarsi sempre questo: perché la donna raggiunga l’orgasmo, con i suoi tempi, deve comunque avere una stimolazione diretta o indiretta del clitoride. Senza questa potrebbe essere molto più difficile raggiungere l'apice.La masturbazione a cui lei accennava poco fa, è ancora un tabù per le donne?Abbastanza. Nonostante tante ragazze anche giovanissime, come riscontriamo quando andiamo a fare lezione nelle scuole, abbiano cambiato un po’ visione. Molte donne, magari un po’ più grandi, non sono così libere nel mettere in pratica l’autoerotismo. Credo che questo purtroppo faccia parte della nostra cultura. Molte cose stanno cambiando, ma ancora oggi molte donne vedono la masturbazione come qualcosa che non si deve fare, giustificandosi e dicendo che non gli interessa. È uno sbaglio. Non è un obbligo doverlo fare, anche perché è forse una pratica più agevole per i maschi, però è vero che se una donna non inizia a capire come è fatta si perde tante parti di sé.L’ultima domanda è sul punto G. Non le chiedo se esiste o no, ma se vale la pena andarlo a cercareIo direi di sì anche perché il punto G esiste. Grafenberg ha individuato la zona, che ha una localizzazione ben precisa. Il fatto che quel punto sia particolarmente sensibile è altrettanto vero, basti pensare che corrisponde alle radici del clitoride. Quindi la zona interessata all’orgasmo. Andare a cercare il punto G spasmodicamente non va bene, perché poi si fa più caos che altro. Andare a conoscersi e quindi andare a trovarlo, anche con l’autoerotismo, potrebbe essere una piacevole esperienza.Anche come gioco di coppiaAssolutamente sì.

 
 
 

Afrodisiaci low cost

Post n°23 pubblicato il 26 Settembre 2009 da amico.dd

Afrodisiaci low cost

in Un post a tavola

Tempo di crisi. Cene romantiche sì, purché non troppo dispendiose. Addio ostriche e champagne: un piatto di spaghetti e un bicchiere di vino vanno bene ugualmente. E al posto del ristorante la cenetta la si fa a casa

 

Tempi duri, aria di crisi. Di soldi non ce ne sono e si risparmia su tutto. Anche sulle cene romantiche. Addio ostriche e champagne, un binomio delizioso ma tutt’altro che conveniente: un bel piatto di spaghetti e un bicchiere di vino vanno altrettanto bene. Ci si adatta puntando sui cibi della tradizione: lo rivela la ricerca "Amore e cibo" di Meetic svolta su un campione di 5mila persone tra i 18 e 64 anni di Italia, Francia, Spagna, Germania e Inghilterra.

Il portafoglio piange e si riscopre la semplicità, rinunciando ai cibi ricercati e sofisticati. Il 50% delle italiane punta sugli spaghetti, meglio se conditi con gustose vongole veraci. Questo tipo di pasta è infatti considerato un ottimo afrodisiaco: arrotolare uno spaghetto diventa un gesto di seduzione, così pure dividerne uno con il proprio partner, come insegnavano Lilli e il Vagabondo. E da bere? Il 66% delle intervistate preferisce un buon vino italiano allo champagne. Il ristorante, poi, non è d’obbligo: la cenetta a casa, cucinata con le proprie mani, è ancora più romantica.

I gusti naturalmente cambiano in base al Paese. Le francesi amano essere sofisticate anche a tavola, come la premiere dame Carlà Bruni. Perciò sì alla cena a base di piatti esotici annaffiati da champagne (66%) o da un vino rosso pregiato come il Chateauneuf-du-Pape (44%). In Spagna le donne amano il pesce, primo su tutti il branzino al pepe verde (39%) accompagnato da un buon vino bianco. Le inglesi invece preferiscono prendere per la gola il proprio amato con un dolce: cioccolata calda, meglio se la peperoncino, o un morbido pudding. Dolci anche per le tedesche, che amano particolarmente la torta Mont Blanc.

Qual è il tuo ideale di cena romantica? Quali cibi e bevande prediligi per un occasione speciale? Raccontacelo

 
 
 

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