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Verso il Villaggio Solidale

Post n°21 pubblicato il 23 Giugno 2007 da amicofragile2006
 
Foto di amicofragile2006

Laboratorio formativo di una nuova collettività
La Fondazione Casa della Carità ha promosso la costituzione dell'associazione "Verso il villaggio solidale", nata nel febbraio 2006 e alla quale hanno aderito diverse figure giuridiche. L'associazione ha come scopi principali la promozione e lo sviluppo di una strategia abitativa e di inserimento sociale e professionale condivisa, diretta alla costituzione di una rete di villaggi solidali per l'accoglienza di persone e famiglie che vivono in situazione di emergenza, in collaborazione con amministrazioni ed enti pubblici. L'obiettivo è creare un luogo dove vivere, frequentato da persone di diverse provenienze e condizioni sociali, in modo tale che possano trovare uno spazio che li accolga e dove possano crescere progettando il loro futuro in una nuova forma di collettività organizzata su misura, alle loro esigenze.

Il progetto innovativo di Villaggio di accoglienza e solidarietà a Cologno Monzese (Mi)
Questo villaggio sarà un luogo nuovo da frequentare per i cittadini, i giovani, le associazioni, di scambio culturale ed esperienza umana. Un Villaggio 'modello', primo in Europa, con elevata qualità delle proposte progettuali, che integra residenza protetta e controllata con reti di sostegno sociale, educativo e lavorativo delle persone accolte. L'area presa in esame è quella prossima alla stazione di Compostaggio, ex sede di cava estrattiva, con un'estensione di oltre un ettaro, già destinata a verde pubblico
L'idea è quella di realizzare, oltre alla struttura proposta dalla Casa della Carità (30 posti letto più 5 posti per gli operatori) e a quella ipotizzata per i bisogni Comunali (30 posti letto per alloggio temporaneo per persone fragili o in sfratto), una struttura didattica - produttiva e una struttura ricreativa e di animazione musicale e culturale. Sono previsti infatti: un laboratorio formativo nel campo della attività botanica-florovivaistica, una sala musicale teatrale per gruppi musicali locali per prove e incisioni e video-registrazioni, con la possibilità di uno spazio esterno per concerti e rappresentazioni, un polo multidimensionale sperimentale, dove gli alloggi sono affiancati da strutture didattiche formative e lavorative che consenta di realizzare attività di orientamento indispensabili per il recupero sociale delle persone ospitate. La Casa della Carità avrà il compito di organizzare e gestire la rete sociale, la didattica e "l'accompagnamento" in questo percorso di integrazione sociale, grazie al lavoro dei suoi volontari e dei tecnici di cui dispone. La gestione della sicurezza sarà affidata ad operatori locali. L'area sarà dotata di un collegamento telematico con le forze dell'ordine e con le strutture sanitarie e di una attività di guardia e sorveglianza. Il Comune di Cologno Monzese metterà a disposizione l'area sulla quale verrà realizzato il Villaggio e si occuperà della realizzazione del progetto edilizio. L'inizio delle attività di cantiere è previsto per settembre 2007, mentre la durata dei lavori è fissata in 16/18 mesi. L'importo totale del progetto è di 2.793.626,60 euro. La quota finanziata dalla Regione Lombardia, attraverso l'apposito bando, è pari a 1.759.768,40 euro. La quota coperta dalla Provincia di Milano è di 1.033.858,20 euro. La Provincia di Milano, nel proprio ruolo di coordinamento, si impegna inoltre ad effettuare il monitoraggio dell'attività del villaggio e dei servizi integrativi. (dal comunicato stampa della Provincia di Milano del 10 marzo 2006)

Opinioni a confronto cittadini, Enti ed Associazione Villaggio Solidale

Il dibattito pubblico che si è tenuto il 19 gennaio 2006 a Cernusco sul Naviglio (uno dei due Comuni limitrofi, insieme a Brugherio al Villaggio Solidale di Cologno Monzese), ha avuto come Chairman il parroco di Cernusco Don Luigi Caldera, il quale ha rivolto più volte un invito al dialogo ai presenti all'incontro che si è svolto in clima spesso polemico ed acceso tra il pubblico e che ha visto il confronto fra due opinioni opposte fra coloro che sono favorevoli o contrari
all'insediamento del nuovo Villaggio Solidale. Don Virginio Colmegna, responsabile della Casa della Carità, ha premesso che i Rom, di nazionalità rumena, sono cittadini comunitari che come tali non possono essere espulsi, inoltre il Villaggio Solidale rappresenta invece una risposta concreta, sia pure limitata, al disagio di alcuni cittadini italiani e non. Il Sindaco di Cologno Mario Soldano, ha ribadito l'importanza e l'eticità del progetto ed ha affermato che quella era l'unica area disponibile di proprietà comunale. Contrari: Daniele Cassamagnaghi (Sindaco di Cernusco) che ha evidenziato la tempestività con la quale è stato approvato il progetto senza alcun confronto e comunicazione tra istituzioni e di conseguenza senza una corretta informazione alla cittadinanza che ha vissuto l'insediamento del villaggio come imposizione e non come scelta; questo non ha favorito un processo di accoglienza, ma al contrario ha accresciuto il pregiudizio e la paura dei cittadini. Altri punti critici evidenziati sono stati l' ubicazione del Villaggio posta in un' area non dignitosa (ex-compostaggio). Contrario anche Antonio Cifronti (Sindaco di Brugherio) che ha parlato però della necessità di integrazione delle persone provenienti da culture diverse.

 
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