Pon Parole in azione

L’avventura sull’isola misteriosa


   4 agosto 1944 Io, Jane Wood ieri sono partita da Amsterdam per sfuggire alle invasioni tedesche e stanotte dopo 6 ore di viaggio l’aereo è precipitato su quest’isola apparentemente disabitata ed io sono l’unica superstite. S’è fatta notte e sono qui a scrivere in questa piccola caverna sperando che qualcuno possa leggere delle mie sofferenze.   6 agosto 1944 Stamattina ho visto delle belve selvagge: c’erano tigri, leoni e serpenti e sono scappata nel mio nascondiglio dove tuttora mi trovo, ma nel pomeriggio mi sono spaventata ancora di più: ho visto o, almeno credo un’ombra tra le piante.   8 agosto 1944 Oggi, finalmente, mi sono fatta coraggio e ho cercato di riavvistare quell’ombra  misteriosa, e sorpresa: era un magnifico ragazzo che appena mi ha visto si è spaventato ed è fuggito, ma io sono riuscita a raggiungerlo e abbiamo fatto conoscenza. Io subito me ne sono innamorata, era molto bello,  aveva i capelli biondi come il sole e gli occhi azzurri come il mare. Dopo un po’ di tempo trascorso insieme mi ha rivelato il suo nome: Alessandro.   20 agosto 1944 Stamattina ho litigato con Lui, per un motivo stupido, io innervosita me ne sono andata e ho pianto.   3 settembre 1944 Alessandro ed io abbiamo chiarito e stamattina siamo andati a fare una passeggiata che è finita male perché un serpente l’ha morso. Lui dice di sentirsi bene, ma a me sembra che stia male. Stanotte vigilerò con molta attenzione.   4 settembre 1944 Le condizioni di Alessandro sono peggiorate, gli è salita la febbre ed è diventato incosciente. Sono andata a cercare nei resti dell’areo un libro sugli antidoti che mi ha aiutato molto. L’antidoto era un’erbetta che sono riuscita a trovare vicino alla cascata, nel tragitto mi sono ferita perché una belva mi ha morso ma quando sono arrivata Alessandro ormai morente mi ha detto che anche lui sarebbe voluto restare con me.   5 settembre 1944 Un aereo sorvola l’isola ed io ho chiesto aiuto e fortunatamente l’aereo è riuscito ad atterrare e l’equipaggio mi ha riportato a Amesterdam e ora dopo un mese mi ritrovo nel mio caro e amato letto di casa mia.   8 marzo 2009 Mia nonna, morta da una settimana, mi ha lasciato in eredità la sua casa e quando sono venuta qui per traslocare ho trovato questo diario dove mia nonna, 65 anni fa, ha conservato i ricordi di quella grande e drammatica avventura. Credo che conserverò per sempre questo diario. Rossella Cozzolino, Mariarosaria Iovino, Francesca Pagano, Giuseppe Guastaferro, Alessandro Palma.