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Changing of the Seasons


A quel tempo avevo vent’annied ero pazzo.Avevo perduto un paesema guadagnato un sogno.E avendo quel sognotutto il resto non aveva importanza.Né lavorare né pregarené studiare all’albain compagnia dei cani romantici.Il sogno viveva nel vuoto del mio spirito.Una casa di legno,nella penombra,in un polmone dei tropici.A volte qualcosa mi tormentavae facevo visita al sogno: statua che si perpetuain pensieri liquidi,verme bianco che si contorcenell’amore.Un amore sfrenato.Un sogno dentro un altro sogno.L’incubo mi diceva: crescerai.Lascerai dietro di te le immagini del dolore e del labirintoe dimenticherai.Ma a quel tempo crescere sarebbe stato un crimine.Sono qui, dissi, con i cani romanticie qui resterò.Roberto Bolaño , da I cani romantici, 2006 Ane Brun- Changing of the Seasons    _________________________________ESTATEImprovvisamente fu piena estate.I campi verdi di grano, cresciuti e riempiti nelle lunghe settimane di piogge, cominciavano a imbiancarsi, in ogni campo il papavero lampeggiava col suo rosso smagliante.La bianca e polverosa strada maestra era arroventata, dai boschi diventati più scuri risuonava più spossato, più greve e penetrante il richiamo del cuculo, nei prati delle alture, sui loro flessibili steli, si cullavano le margherite e le lupinelle, la sabbia e le scabbiose, già tutte in pieno rigoglio e nel febbrile, folle anelito della dissipazione dell'approssimarsi della morte perché a sera si sentiva qua e là nei villaggi il chiaro, inesorabile avvertimento delle falci in azione. Hermannn Hesse