Nell'antico borgo...

A secco!


Da La Nuovasardegna di oggi Mercoledì 9 luglio 2008, di Angelo Fontanesi GALTELLÌ. Sembra quasi una congiura: arriva l’estate, aumentano fisiologicamente necessità e fabbisogni e contestualmente i più importanti servizi pubblici si accorgono che è venuto il momento di dar corso alle «grandi manovre». Dopo poste ed esattorie varie, ora sulle comunità della Valle del Cedrino si adombra l’arrivo di un altro disagio indotto: la siccità nei campi. L’allarme tra i coltivatori e gli allevatori della bassa Baronia è scattato nei giorni scorsi a fronte di una comunicazione di servizio emanata dalla direzione del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale nella quale si annuncia l’imminente installazione di strumenti di misura lungo le condotte di adduzione idrica del comprensorio di sua competenza.Lavori che comporteranno la temporanea sospensione dell’erogazione di acqua nella suddette condotte. Anche stavolta sul merito dell’iniziativa nessuna critica preventiva: è la sua tempistica ad apparire assolutamente censurabile. In una estate particolarmente torrida come quella in corso e con le colture di stagione giunte al punto critico di maturazione, interrompere l’erogazione dell’acqua nei campi, anche solo per pochi giorni, equivale a compromettere economicamente tutta una stagione di duro lavoro con grossi danni economici per tutti gli operatori della campagna. A farsi interprete e portavoce delle loro proteste è il primo cittadino di Galtellì Renzo Soro con una missiva indirizzata alla direzione del Consorzio: «In data odierna (ieri per chi legge, ndc) - scrive Soro - ho ricevuto una nutrita delegazione di agricoltori e allevatori fortemente preoccupati che l’interruzione dell’erogazione dell’acqua prevista per alcuni giorni nelle zone sottoposte ad intervento rechi irreparabile danno alle loro attività in quanto risultano attive colture che necessitano di abbondanti risorse irrigue. Gli stessi operatori evidenziano inoltre che il vostro Consorzio intende installare un riduttore nella linea aziendale con conseguente diminuzione della portata d’acqua e maggior disagio degli utenti che già si ritrovano con riserve idriche insufficienti al fabbisogno. Chiedo pertanto un urgente incontro chiarificatore per avere risposte e rassicurazioni alle preoccupazioni manifestatemi dagli imprenditori agrozootecnici». (a.f.)