Creato da demiurgo.galte il 04/02/2007

Nell'antico borgo...

qualcosa possiamo cambiare

 

 

Ai nostri lettori

Post n°90 pubblicato il 07 Maggio 2008 da demiurgo.galte

Interveniamo con questo post per riprendere in mano le redini di questo spazio. Abbiamo seguito con attenzione tutto ciò che è stato scritto in questo ultimo periodo, intervenendo raramente, solo quando era necessario. Vogliamo però riportare un pò di ordine e provare a dirottare la discussione su argomenti più interessanti e costruttivi, perchè le chiacchiere da bar non ci aiutano a crescere e creare un confronto profiquo. Oggi abbiamo dovuto censurare due commenti, era doveroso farlo anche se a malincuore, non per il messaggio in sè, ma per il fatto che non si riesca a parlare senza offendere qualcuno, attacandolo sul piano personale e non sul piano politico. Vi invitiamo a moderare i toni e pesare bene le parole, perchè non siamo più disponibili a pubblicare messaggi offensivi sul piano personale. Abbiamo notato che una stessa persona si firma con diversi nick, inserendo un commento e auto-commentandosi senza neanche accertarsi che il suo messaggio precendente sia stato pubblicato! vi chiediamo un pò di serietà. Saluti. I Demiurghi.

 
 
 

 Galtellì. Tutti a caccia del candidato vincente

Post n°89 pubblicato il 06 Maggio 2008 da demiurgo.galte
 

Tra dieci giorni si presentano le liste Soro tenta di succedere a se stesso

ANGELO FONTANESI

GALTELLÌ. Appena il tempo di smontare le bancarelle della festa patronale e Galtellì si tuffa nella campagna elettorale per le imminenti amministrative. Si vota il 15 e il 16 di giungo, ma tra dieci giorni scadono i termini per la presentazione delle liste con i nomi dei candidati a sindaco e relativi consiglieri. Dieci giorni caldi, che saranno decisivi soprattutto per stabilire assetti interni.
E per trovare il candidato vincente, quello capace di spostare quel pugno di voti decisivi ad eleggere chi siederà per i prossimi cinque anni sulla poltrona più ambita del Palazzo. Nessuna ufficialità ancora su schieramenti e alleanze ma l’impressione è che i giochi siano fatti. Tranne improbabili terremoti politici dell’ultima settimana, saranno due, quest’anno, le liste che si giocheranno la partita elettorale. Due liste in perfetto stile bipartitico anche se con qualche peculiarità localistica. Di certo per ora c’è solo il nome di chi guiderà la lista di centro sinistra sardista che cerca il bis alla guida del paese: sarà il sindaco uscente Renzo Soro, come facilmente prevedibile, a tentare di succedere a se stesso. Guiderà una lista appoggiata dal suo Pd, dal Partito Sardo d’Azione e da tutti i partiti della sinistra, socialisti compresi, che sino all’ultimo, come loro buona tradizione, hanno sondato le migliori chance offerte dalla piazza ai propri candidati. Ma in questa lista troveranno spazio, come indipendenti, anche alcuni esponenti di Alleanza Nazionale che con Soro hanno amministrato in questi cinque anni e che hanno deciso di proseguire l’anomalo, ma riuscito, accordo programmatico.
Di fatto una spaccatura all’interno dello schieramento di centrodestra che si presenta comunque agguerrito e ben rappresentato nel territorio. Centro moderato, Forze Italia e appunto buona parte di Alleanza Nazionale faranno squadra unica cercando di sfruttare il vento propizio che a livello nazionale soffia dalla loro parte. Ancora nessun nome certo sulla leadership di questa lista: qualcuno però circola e tra questi anche quello dell’ex sindaco Udc Gesuino Beccari. Per i nomi comunque c’è ancora tempo, la maggior parte la si conoscerà solo all’ultimora: nei piccoli centri non ci sono solo i partiti da pesare con il bilancino ma ogni singola famiglia. E la regola principe è quella di non dare il minimo vantaggio all’avversario, specie quando la partita, come qui a Galtellì, si presenta piuttosto combattuta. Restano comunque solo dieci giorni, poi non ci saranno più segreti, e l’esercito di candidati partirà a testa bassa alla ricerca di voti.

 
 
 

Galte alle urne...politiche 2008

Post n°88 pubblicato il 16 Aprile 2008 da demiurgo.galte

SENATO DELLA REPUBBLICA

N. 1 MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL. PER IL SUD 3

N. 2 IL POPOLO DELLA LIBERTA' 522

N. 3 PARTITO DEMOCRATICO 392

N. 4 DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 31

N. 5 PER IL BENE COMUNE 6

N. 6 LA SINISTRA L'ARCOBALENO 31

N. 7 LA DESTRA - FIAMMA TRICOLORE 14

N. 8 FORZA NUOVA 1

N. 9 PARTITO SOCIALISTA 61

N. 10 SINISTRA CRITICA 2

N. 11 PS D'AZ 46

N. 12 UNION DI CENTRO 59

N. 13 NO EURO - LISTA DEI GRILLI PARLANTI 2

N. 14 UNIONE DEMOCRATICA PER I CONSUMATORI 3

N. 15 PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI 1

N. 16 P. LIBERALE ITALIANO 1

N. 17 SARDIGNA NATZIONE 7

TOTALE VOTI VALIDI PER LE LISTE 1182

SCHEDE BIANCHE 17

SCHEDE NULLE 33

TOTALE VOTANTI 1232

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 1 LA SINISTRA L'ARCOBALENO 34

N. 2 PER IL BENE COMUNE 6

N. 3 LA DESTRA - FIAMMA TRICOLORE 15

N. 4 MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL. PER IL SUD 2

N. 5 IL POPOLO DELLA LIBERTA' 581

N. 6 SINISTRA CRITICA 4

N. 7 PARTITO SOCIALISTA 73

N. 8 PS D'AZ 45

N. 9 PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI 2

N. 10 DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 28

N. 11 PARTITO DEMOCRATICO 415

N. 12 SARDIGNA NATZIONE 12

N. 13 P.LIBERALE ITALIANO 3

N. 14 PER LA MORATORIA – ABORTO? NO, GRAZIE (FERRARA) 1

N. 15 NO EURO - LISTA DEI GRILLI PARLANTI 5

N. 16 UNIONE DEMOCRATICA PER I CONSUMATORI 2

N. 17 FORZA NUOVA 3

N. 18 UNIONE DI CENTRO 77

TOTALE VOTI VALIDI PER LE LISTE 1308

SCHEDE BIANCHE 18

SCHEDE NULLE 34

TOTALE VOTANTI 1360

 
 
 

Centro Commerciale Naturale

Post n°87 pubblicato il 08 Aprile 2008 da demiurgo.galte

Diventa Centro Commerciale naturale l’associazione tra gli operatori economici di Galtellì che alcuni mesi fa avevano costituito l’associazione Galtellì Borgo Ospitale. Conserva gli stessi obbiettivi e le stesse finalità ma coglie la possibilità data dalle norme regionali che prevede per tutti gli operatori economici degli incentivi economici sia per la promozione in rete delle proprie attività che la premiabilità nei bandi regionali e nelle leggi di settore. Una opportunità importante che gli operatori locali non vogliono perdere. Al centro commerciale ha aderito anche l’amministrazione comunale, che con delibera unanime ha significato manifestare il proprio sostegno ed incoraggiamento. L’amministrazione si e anche impegnata a coprire le spese per la realizzazione di una brochure di presentazione di tutte le iniziative che hanno aderito, un sito web e altro materiale divulgativo. Ad oggi sono 24 i soci che hanno aderito all’iniziativa e trovano il sostegno anche delle associazioni di categoria piu rappresentative, Confcommercio e Confesercenti, che attraverso i loro rispettivi presidenti hanno sottoscritto l’atto costitutivo. A Presiedere il Centro commerciale e stata chiamata una donna, Donatella Arrigo, titolare di un esercizio commerciale è sarà affiancata da Patrizio Cosseddu, Donato Monne, Giovanni Vedele, Anna Lucia Dalu, Salvatore Mura. Il nome scelto “Galtellì Borgo Ospitale” e fortemente significativo dell’indirizzo e degli obbiettivi che si propone l’associazione, ossia di una promozione dell’offerta turistica integrata e attraverso anche una carta di servizi per il riconoscimento di una serie di piccoli ma significativi sconti e agevolazioni a favore dei visitatori, come ad esempio dei buoni spesa o visite guidate nel borgo. “L’adesione di 24 operatori, rappresentativi delle varie realtà economiche del paese, compreso tutto il mondo della ricettività e diversi artigiani dal legno, alla lavorazione della pelle, del tappeto e della pietra locale ed altri settori sta a significare il salto di qualità che i nostri operatori vogliono compiere. Saranno la task force per la promozione del paese e completeranno la promozione del paese avviata da tempi a vari livelli e soprattutto nei luoghi di arrivo per l’isola o di soggiorno come il rapporto di convenzione con l’ufficio turistico di Orosei. Un incoraggiamento importante che sono certo darà al paese risposte significative anche in termini economici.”

 
 
 

Grazia Deledda, può un Nobel venir dimenticato?

Post n°86 pubblicato il 29 Marzo 2008 da demiurgo.galte

Per gentile concessione dell'autore, che ringraziamo, pubblichiamo quest'articolo di Valentina Fiori apparso sul sito http://linutile.wordpress.com/ .

Grazia Deledda, può un Nobel venir dimenticato?

di Valentina Fiori

Grazia Deledda, la grande scrittrice sarda, appare scomparsa dalla maggior parte delle antologie scolastiche e dimenticata da buona parte della critica, eppure si dovrebbe essere orgogliosi di lei, in quanto è stata la prima ed attualmente unica scrittrice italiana ad essere stata insignita del prestigioso premio Nobel per la letteratura.
Grazia Deledda nasce a Nuoro nel 1871, in una famiglia benestante, è la quarta di sei figli; intrappolata nella minorità sociale in cui era relegata la donna in quegli anni e in quell’ambiente, suo malgrado segue pochi studi regolari, fino alla quarta elementare.
La sua adolescenza è contraddistinta da gravi problemi familiari e fu forse in seguito a queste difficoltà che si accentuò nella Deledda il carattere sognante che la fece rifugiare nella lettura. Ci fu in lei un ripiegamento interiore che le facilitò lo svilupparsi di una fantastica, sognante e protratta adolescenza, piena di vagheggiamenti romantici.
L’elemento della formazione culturale della Deledda ha una particolare importanza, perché molta della sua scrittura più matura è percorsa dalle suggestioni più varie, dalle influenze tematiche ed espressive più ortodosse proprio perché frutto di quelle letture disordinate, occasionali ed onnivore di cui si nutrì la scrittrice da ragazza: la Bibbia, i grandi narratori russi come Dostoevskj, Tolstoj e i grandi narratori francesi: Zola, Flaubert e Maupassant. Lesse poi Fogazzaro, soprattutto “Malombra”. Fu poi lettrice di Carducci e soprattutto di D’Annunzio, considerato da lei un vero modello culturale.
Cominciano gli anni dell’apprendistato in cui sperimenta varie scritture come novelle e poesie, poi si occupa anche di etnologia: collaborando alla “Rivista di Tradizioni Popolari Italiane”, in particolare scrive 11 puntate delle “Tradizioni popolari di Nuoro in Sardegna”, questa profonda conoscenza per la sua terra e per il suo popolo, apparirà poi in tutti suoi romanzi maggiori.
La sua grande passione per la vocazione letteraria, su cui pesava il diffuso pregiudizio che “una donna scrittrice non può essere onesta”, riesce finalmente a concretizzarsi ufficialmente con la pubblicazione del racconto ”Sangue Sardo” sulla rivista romana “Ultima moda” (1886), da questo momento in poi, anche in seguito a una recensione favorevole di Capuana, con tenacia continuerà la sua produzione riuscendo a pubblicare varie novelle su diverse riviste letterarie. Anche se non mancarono le stroncature, in particolare con dolore apprese che i suoi conterranei l’accusavano di aver calunniato la Sardegna, descrivendone gli usi primitivi e quasi selvaggi, questo “risentimento” della sua gente si andò stemperando con il tempo e la comprensione del valore che l’opera della Deledda ha per la Sardegna tutta.
Un viaggio a Cagliari tra l’ottobre e il dicembre del 1899 segna la svolta della sua vita. A casa dell’amica presso quale era ospite, incontra un funzionario del Ministero delle Finanze in missione sull’isola; Palmiro Madesani, romano. La Deledda capisce di essere davanti all’uomo della sua vita e l’11 gennaio lo sposa, nel mese di aprile gli sposi si trasferiscono a Roma.
Si realizza in questo modo il suo sogno di evadere dalla provincia sarda, raggiungendo ben presto una precisa coscienza di sé.
Sono questi gli anni della vita familiare, con i figli Sardus e Franz, e del lavoro regolare e quotidiano.
I suoi scritti: novelle e romanzi vengono conosciuti da un numero crescente di lettori.
Da allora in avanti pubblicherà in maniera sistematica novelle e romanzi, e saranno proprio quei romanzi, a condurla al premio Nobel nel 1926.
Nel 1900 pubblica il primo romanzo composto a Roma, ambientato in Sardegna: “Elias Portolu”, considerato un capolavoro a cui seguiranno con scadenza quasi annuale gli altri romanzi sempre ambientati nella sua isola:
“Cenere” (1904),
“L’edera” (1906),
“Canne al vento” (1913),
“Marianna Sirca” (1915),
“L’incendio dell’uliveto” (1917),
“La madre” (1919)

Accanto a questi, considerati i romanzi maggiori e che sembrano far parte di un unico progetto letterario, c’è una vastissima produzione di novelle e di altri romanzi. Nei trent’anni trascorsi a Roma, la Deledda condusse una vita ritirata e semplice col marito e i due figli, suoi devoti collaboratori; non teneva conferenze, non partecipava quasi mai a ricevimenti o feste mondane e le rare volte che era costretta ad apparire in pubblico conservava sempre un atteggiamento modesto e dimesso.
Grazia Deledda colpita fatalmente dallo stesso male di cui parla in uno dei suoi ultimi romanzi “La chiesa della solitudine” morì per un cancro al seno a Roma il 15 agosto del 1936, lasciando alla pubblicazione postuma “Cosima”, il suo romanzo più evidentemente autobiografico.
Il contenuto e la ricerca della sua opera sono rivolti sempre verso la realtà del costume contemporaneo; dove per il particolare periodo l’istituzione della famiglia, che per millenni aveva retto le regole etiche della società, entra in crisi. La scrittrice si sofferma soprattutto sulle lacerazioni interiori, di cui l’individuo diviene vittima, fenomeno che acquista nell’ambiente sardo maggior vigore, poichè la legge morale degli avi è fortemente inscritta nelle coscienze e assume il ruolo di un tabù religioso.
I personaggi di Grazia Deledda appaiono pervasi dall’orrore che il violare le leggi provoca, ma nello stesso tempo non sono in grado, né vogliono resistere all’impulso dell’agire. La scrittrice non dà nessun giudizio morale sui personaggi, ma vive con loro il tormento e lo affronta, Lasciando sempre al destino l’ultimo gesto e parola.
Grazia Deledda mette spesso in luce un urto tra il vecchio e il nuovo, lo stimolo a trasgredire le regole deriva da un cambiamento che può essere sociale, morale o derivante da un esperienza che porta il protagonista a vedere con occhi diversi il mondo. La forza drammatica della narrativa deleddiana nasce dagli episodi in cui la crisi delle coscienze esplode, portando alla luce l’unico principio etico positivo: il sacrificio di sé.
Negli anni dell’apprendistato sperimenta varie scritture, alcune vicine al romanzo d’appendice, ma una volta a Roma, dopo essersi lasciata alle spalle la Sardegna, la sua arte si manifesta pronta e matura: i suoi romanzi appaiono perfetti nella loro scrittura così pulita e lineare, dove solo in alcuni punti vi sono delle concessioni al dialetto sardo, come il verbo alla fine della frase.
Nei trent’anni trascorsi a Roma, la Deledda continuò sempre ad attingere dalla Sardegna, e l’essersi allontanata dalla sua isola fece si che tutto le apparisse più nitido. L’isola diventa così un territorio mitico e senza tempo dove si svolgono le grandi tragedie umane.
Grazia Deledda fu insignita del premio Nobel per la letteratura nel 1926, il suo fu un premio che creò molto scalpore per diversi motivi; la sua formazione culturale, quasi esclusivamente autodidatta, la tematica, grandiosa e profonda della sua opera, il fatto che fosse una donna ( prima di lei il Nobel lo aveva avuto solo la scrittrice svedese Selma Lagerlòf) e non ultimo l’atteggiamento della scrittrice schivo e riservato, estremamente distante dall’ambiente letterario italiano di quegli anni.
E’ passato molto tempo da quel Nobel, ma la sua opera appare più che mai attuale, i suoi romanzi, che per la accurata regia dei drammi psicologici possono essere considerati tra i più grandi del patrimonio letterario italiano, vengono purtroppo sistematicamente dimenticati. Si tratta di un grave caso di ignoranza letteraria. In una libreria di una grande città, mi sono imbattuta in una commessa che mi ha detto: “Grazia Deledda? Non la conosco, chi è?”
Spero che questo mio articolo possa far venire a te che leggi la curiosità di conoscere l’opera della scrittrice. Grazia Deledda con un istruzione “scolastica” quasi assente fu insignita del Nobel grazie soprattutto alla sua sconfinata passione per la lettura e per la sua forza di volontà; possa essere questo un monito per avvicinare tutti, giovani e meno giovani alla lettura, porta di sapere e di libertà.

 
 
 

Da castello a ostello...il passo è breve

Post n°85 pubblicato il 19 Marzo 2008 da demiurgo.galte

Appaltati i lavori per il restauro e la riqualificazione del castello Guzzetti da adibire a residenza per soggiorni turistico culturali. Una residenza di qualità viste le caratteristiche architettoniche che lo contraddistingue. Una struttura realizzata agli inizi del sec. (1903) dal conte Guzzetti, di origini Lombarde e utilizzato come residenza di caccia. Il conte si era innamorato della Sardegna a seguito della sua passione venatoria e nel castello trascorreva lunghi periodi. Dopo la sua scomparsa il castello venne abitato da degli affittuari che avevano il compito di gestire tutto il patrimonio terriero. Le persone anziane ricordano ancora tutti gli arredi pregiati e un vero museo di armi e trofei venatori provenienti dall’Africa dove amava rifugiarsi alcuni mesi all’anno. Il progetto una volta restaurato sarà dotato di 6 camere, due doppie e quattro singole, ciascuna dotata di servizio igienico, disimpegni e terrazze panoramiche comuni. Nel rispetto delle indicazioni della soprintendenza ai beni architettonici, saranno recuperati gli antichi intonaci, e i mattoni che adornano le pareti e le volte. L’intervento prevede anche il recupero del corpo staccato che sorge ai piedi del castello e sarà utilizzato come locale ricettivo. All’interno oltre alle sei camere sarà recuperato un locale per la ricezione e prenotazione. Il complesso sarà dotato di un buon livello di confort di servizio all’utenza, come le pompe di calore, impianto telefonico, televisivo e sistema antintrusione e antincendio. Tutti gli infissi saranno in legno con i disegni della tradizione e sarà recuperato il portoncino in ferro di ingresso al castello. L’arredo sarà realizzato riproducendo quello tradizionale. Altro aspetto importante dell’intervento e la sistemazione dell’area circostante al castello che prevede la cura delle essenze presenti, l’impianto di prato verde, l’impianto di irrigazione, il vialetto di accesso e l’illuminazione a terra con i faretti incassati sui muri. L’importo previsto e di 620.000.000 e deriva dalle somme rimodulate dall’ amministrazione comunale al finanziamento del PIA concesso nel 2001. Offrire sul mercato del turismo una Residenza di Qualità come destinazione per una vacanza innovativa, questo e il concetto su cui si basa l’azione dell’amministrazione comunale nel realizzare questo intervento. La gestione sarà affidata ad una società locale che dovrò garantire il servizio attraverso un “Tutor dell’ospite”, con il compito di assisterlo, di proporre attività, di fornire informazioni e guidarlo per conoscere il territorio e tutte le attività e le risorse storiche presenti nel antico borgo. I lavori saranno realizzati dall’impresa Agorà di Quartu S.Elena.

 
 
 

Galtellì. Le scuole producono energia elettrica

Post n°84 pubblicato il 04 Marzo 2008 da demiurgo.galte

Di Angelo Fontanesi, su La NuovaSardegna di oggi 4 Marzo 2008

GALTELLÌ. Il fotovoltaico va a scuola a Galtellì, inizia da elementari e medie e farà una puntata anche al Centro sociale. Lo farà grazie alla Regione che ha inserito nella graduatoria approvata i giorni scorsi anche la richiesta fatta dal Comune per il cofinanziamento di circa il 50% della somma necessaria per l’istallazione di impianti solari termici nei due plessi scolastici.
Delle scuole medie ed elementari e nei locali del centro sociale. Così tra breve il paese sperimenterà sul campo l’efficacia dei pannelli fotovoltaici e l’effettivo risparmio economico che ciò apporterà sul bilancio comunale. L’importo complessivo per la realizzazione dell’impianto sarà di circa 128 mila euro e prevede l’istallazione dei pannelli sui tetti o solai delle strutture, la produzione di energia elettrica e il collegamento alla rete di distribuzione. Il Comune coprirà il cofinanziamento dell’opera con la stipula di una specifica convenzione con un istituto di credito mediante regolare bando pubblico.
«Anche nelle nostre realtà - dichiara l’assessore comunale all’Ambiente Salvatore Ruiu -, sono ormai maturi i tempi perché ci si muova concretamente per lo sfruttamento delle nuove energie rinnovabili che oltre a consentire un notevole risparmio energetico contribuiscono notevolmente al miglioramento della qualità della vita per la loro valenza ecologica».
Giovedì prossimo alle 18 nella sala consiliare del Comune si terrà una conferenza per la presentazione delle opportunità sul campo del fotovoltaico di cui anche i privati cittadini potranno usufruire in seguito dell’adesione che l’amministrazione comunale di Galtellì ha stipulato con la rete che vede il comune di Loceri capofila. «Tutto ha avuto inizio nel marzo 2007 - spiega Ruiu - quando Loceri, a seguito della pubblicazione da parte del ministero del cosiddetto “Conto Energia”, ha indetto una manifestazione di interesse a sottoscrivere apposite richieste per la realizzazione di impianti fotovoltaici. L’iniziativa ha avuto successo e a questo è seguito un bando nazionale a valenza pubblica a cui hanno partecipato diverse imprese del settore e che è stato aggiudicato alla Stena Italia di Olbia». Sarà proprio l’ingegnere Roberto Madeddu, responsabile divisione Energia della Stena Italia, a presiedere il seminario informativo in programma giovedì prossimo aperto alla partecipazione di tutta la cittadinanza ed alle piccole e medie imprese locali.

 
 
 

 Galtellì, niente Ici per la prima casa

Post n°83 pubblicato il 27 Febbraio 2008 da demiurgo.galte

Di Angelo Fontanesi, su La NuovaSardegna di oggi 27 feb.

GALTELLI’. Niente Ici per la prima casa: a Galtellì “si può fare”. Anche senza attendere l’esito delle prossime elezioni politiche. Con delibera unanime e bipartisan del consiglio comunale è stata infatti approvata la proposta della giunta municipale di recepire la norma prevista dalla finanziaria nazionale 2008 che prevede una ulteriore detrazione dell’1,33 per mille, fino a 200 euro, sull’Ici dovuta agli immobili adibiti ad abitazione principale. Unica eccezione le categorie A1, A8, A9 ovvero case signorili, ville e castelli. Una detrazione insomma che andrà praticamente a vantaggio di tutta la popolazione.
Tutti i consiglieri intervenuti nel dibattito hanno concordato nel sostenere che l’Ici, da sempre, ha rappresentato un balzello fortemente ingiusto perché la prima casa rappresenta il massimo sforzo economico che ogni famiglia compie per garantirsi un futuro certo. Una tassa mai digerita dalla popolazione ma indispensabile nel contempo per garantire quei servizi sociali e pubblici essenziali alla comunità ed a completo carico dei Comuni. La norma inserita nella finanziaria pone parzialmente rimedio a questa ingiustizia visto che l’ulteriore detrazione, sommandosi a quella prevista dal regolamento comunale che prevedeva uno “sconto” sull’Ici di 103 euro, porterà sensibili benefici ad una larga fetta di cittadini che, a seconda dal valore dell’immobile, potranno portare in detrazione quasi o tutto l’importo dell’Ici dovuta.
Nella relazione introduttiva il sindaco Renzo Soro ha evidenziato che non essendovi ancora certezza dei trasferimenti dello Stato per compensare il mancato introito di risorse (piuttosto significative nel caso di Galtellì visto che si parla di circa 100 mila euro in meno per la casse comunali) nella predisposizione del bilancio si è dovuto tenere conto del fatto confermando comunque tutti i servizi sociali e scolastici attualmente attivi senza prevedere nessun aumento per l’utenza riducendo però, in percentuale, il fondo degli investimenti. Si cercherà insomma di tirare una coperta che risulta sempre troppo corta per coprire adeguatamente tutte le esigenze di una piccola comunità. A breve, per maggiori ragguagli, ogni famiglia del paese riceverà una lettera con tutti i dettagli in merito alla detrazione approvata.

 
 
 

Galtellì, assemblea su regolamenti, fondi e agevolazioni per aspiranti imprenditori

Post n°82 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da demiurgo.galte

Dalla Nuova di Oggi, Giovedì 21 febbraio 2008

di Angelo Fontanesi

Sono stati più di centocinquanta, soprattutto giovani, i partecipanti al seminario informativo “Fare Impresa: incentivi e agevolazioni” svoltosi martedì scorso presso la sala consiliare. L’incontro era organizzato dal Centro Servizi per il Lavoro di Siniscola, in collaborazione con i comuni di Galtellì (nella foto di Fontanesi, uno scorcio), Irgoli, Orosei, Loculi ed Onifai, ed era rivolto agli interessati al regolamento regionale relativo all’erogazione di fondi fino ad un limite di 50 mila euro a favore di persone svantaggiate che decidono di dar corso a nuove attività imprenditoriali. I così chiamati mini sussidi, ma si è parlato anche degli obiettivi che si prefiggono la legge regionale numero 51 sull’artigianato e la legge regionale numero 9 sul commercio. Risorse pensate per favorire impresa anche tra le fasce sociali che, per diverse vicissitudini personali, soffrono più di altre nel trovare collocazione nel mondo del lavoro: componenti di famiglie bisognose, immigrati, emigrati di rientro in stato di povertà, tossicodipendenti ed ex tossicodipendenti, detenuti ed ex detenuti, persone disoccupate o inoccupate over 45, vittime della tratta, alcolisti e ex alcolisti, disoccupati e inoccupati di lunga durata, disabili nomadi, persone senza fissa dimora, sieropositivi, soggetti in uscita dal mondo della prostituzione, rifugiati e minori.
È stata Raffaellina Denti, responsabile del settore autoimpiego del Csl di Siniscola, a spiegare le finalità di queste agevolazioni e le modalità di compilazione delle domande ad un pubblico particolarmente numeroso ed interessato ad avviare nuove attività imprenditoriali in Baronia. A dar maggior rilievo al seminario la presenza dei sindaci del comprensorio, dei responsabili dei Servizi Sociali, di consulenti del lavoro e dipendenti di studi professionali. I lavori sono stati chiusi da Tore Porcu, assessore al Lavoro della Provincia di Nuoro che nel suo intervento ha voluto elogiare l’impegno che il Csl di Siniscola, diretto da Giulia Caggiu, sta ponendo nel diffondere la maggior quantità di informazioni possibile sulle politiche del lavoro. (a.f.)

 
 
 

Cosa bolle in pentola...???

Post n°81 pubblicato il 19 Febbraio 2008 da demiurgo.galte

Galtellì. Renzo Soro ci riprova con la sua squadra 
Galtellì, verso le elezioni partiti già in fermento Il Popolo delle Libertà «Nessuna pregiudiziale parleremo con tutti»
Di ANGELO FONTANESI
Tra due mesi le politiche, fra tre le comunali: in ogni caso c’è poco tempo per fare melina. Ci sono due governi da eleggere, nazionale e locale. Difficile fare paragoni di importanza, metterli alla pari è forse l’ipotesi più veritiera. Ma con una sostanziale differenza: a Roma si vota per un cambiamento radicale della politica nazionale, a Galtellì tutti sembrano voler votare per non cambiare niente. O quasi. Renzo Soro del Pd si ripresenta agli elettori forte non solo dell’appoggio incondizionato della “anomala” maggioranza uscente ma anche di un tacito riconoscimento di buon governo dall’opposizione. «Io mi sono rimesso alle disposizioni del partito - dichiara serafico il primo cittadino uscente - e il Pd mi ha dato mandato di sondare qualsiasi opportunità politica possibile per proseguire con successo questa fase amministrativa. Un occhio di riguardo verso i partiti del centro sinistra certo, ma nessuna pregiudiziale per eventuali altre alleanze programmatiche». Un campo questo dove Galtellì è maestra. Basta dare uno sguardo al consiglio comunale per averne conferma: in maggioranza con il Pd siedono il Psd’Az ma anche Alleanza Nazionale, all’opposizione (molto soft) socialisti e moderati di centro. Di fatto sono stati cinque anni di tranquilla amministrazione dove si è cercato di consolidare, proseguire, perfezionare e ampliare obiettivi e progetti di sviluppo già tracciati invero dalle precedenti amministrazioni. Un trend positivo al quale ora anche il Popolo delle Libertà, già ben organizzato localmente nei due partiti che ne hanno dato vita, vorrebbe partecipare. «Il nostro è un gruppo forte, compatto ed organizzato - dichiara Giovanni Camedda del coordinamento provinciale di Forza Italia -. Il Popolo delle Libertà parteciperà unitariamente sia alle politiche che alle amministrative. Neanche noi mettiamo pregiudiziali di sorta per quanto riguarda il Comune: stiamo parlando e parleremo con tutti. Nel caso comunque siamo pronti anche a correre da soli». Purchè sia correre per governare. Stavolta all’opposizione non ci vuole stare nessuno. Resta da vedere in questo scenario delle larghe intese cosa faranno i “cespugli”. Il Psd’Az sembrerebbe intenzionato a confermare il ticket con Renzo Soro (il cui vice Giuseppe Disi è appunto un sardista), rimangono gli altri: dai socialisti, a rifondazione comunista, dai verdi ai cristiani moderati di centro. Tutti in corsa per restare attaccati al futuro governo del paese. Magari a costo di inventarsene uno alla francese, con Renzo Soro al posto di Nicolas Sarkozy.

 
 
 

SARDEGNA COLLEGIO UNICO EUROPEO! FIRMA!

Firma la petizione per chiedere la costituzione di un un nuovo collegio costituito dalla sola Sardegna! essere rappresentati al parlamento europeo è un nostro diritto che oggi, con l'attuale collegio Sardegna-Sicilia ci è negato! per maggiori informazioni e per firmare clicca qui... http://www.firmiamo.it/sardegnacollegiounicoeuropeo
 

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