Sono le 23.30 e io dovrei dormire, invece mi va di scriverti un po’.Tu dormi ….…, ma non importa, perché sei comunque con me.Mi piace scriverti pensando che poi leggerai ed io in questo modo posso trasmetterti qualcosa di meche tu – sempre – recepisci molto bene. Sono una persona alla quale piacerebbe vedere sempre tutti feliciintorno a se, ma mi rendo conto di quanto questo non sia per nulla semplice è pura utopia -. Lo psichiatra Crepet dice che sarebbe utile che ad ognuno di noi gia’ da piccini, qualcuno insegnasse il bello di imparare a stare soli ; non dovremmo così rincorrere la mediocrità per riempire vuoti, né pietire uno sguardo o un’ora d’amore; bisognerebbe imparare a creare la vita dentro la vita e a riempirla di fantasia. Sono d’accordo sul crearsi la vita e riempirla di fantasia (l’ho sempre fatto) , ma non sono d’accordo sullo stare soli, perlomeno non sempre.Puo’ essere gradevole ed aiuta a riappacificarci con noi stessi lo stare soli, ma ci sono dei momenti della vita che, se vengono condivisi con qualcuno – secondo me – acquistano di gran lunga valore .Ne è un esempio eclatante il nostro esserci trovati.Cosa potevo chiedere di meglio, in un momento così tormentato della mia vita, che trovare una persona come te; capace di alleggerire il peso di qualcosa che mi pareva impossibile compiere. Eppure tu , virtualmente, mi hai preso per mano e mi hai accompagnatain questo non facile percorso, con discrezione e maestria. Di questo te ne sarò sempre grata.A te pare forse che io esageri nel darti importanza , ma è proprio così.Sei riuscito a mettere da parte tutti i TUOI problemi, ascoltando i miei e dandomi buoni consigli, che io sto’ mettendo in pratica con entusiasmo e soddisfazione.Solo in un secondo tempo, ho capito quanto non debba essere facile anche la tua di vita, con la sostanziale differenza , che tu ti confronti con i problemi e le preoccupazioni osservandolied affrontandoli, con l’equilibrio di una persona matura ma soprattutto saggia.Ti ammiro molto per questo tuo atteggiarti nei confronti della vita che, troppo spesso, ci castiga per qualcosa che non abbiamo commesso. Dobbiamo difenderci dagli errori della nostra vita, ma anche da quello che non abbiamo chiesto.L.