Credere ancora

EMOZIONI


...L'avevo promesso alla mia anima e alle icone sbiadite della chiesa del castello dove i Viatores si inginocchiavano per rendere grazie, in attesa del nuovo viaggio...L'avevo promesso alle mie lacrime che fredde bagnavano quel pavimento, infuocato di un agosto mai stato cosi' caldo...L'avevo promesso ad un cielo acceso da troppe stelle mentre la notte mi riempiva il cuore e il mio corpo domandava ristoro in terre inesplorate...L'avevo promesso al portiere che mi accompagnava alla stanza di quello splendido albergo, nell'aria gli odori di pino e lavanda e timo, incantevoli come il profumo di quella pelle sconosciuta...L'avevo promesso mentre sapevo già di non poter mantenere... Mentre stavo andando ad infrangere quella promessa... Non sapevo esattamente come e perche' ma mi rimbalzava nel petto... Avrei infranto quella promessa esattamente nel modo in cui stavo provando a mantenerla...Il sole filtrava sulle pareti bianche della stanza e mi trafiggeva assieme al corpo anche l'anima... Nudo, gli occhi chiusi, il caldo mi imperlava la fronte e le membra tremavano come se facesse freddo... I fremiti dell'anima erano visibili nel corpo... Quando aprivo gli occhi intuivo il mio respiro solo dal movimento del mio torace mollemente adagiato sul corpo privo di respiro...Che cosa stava succedendo? Non sapevo che avrei trovato in quel castello... Ma sapevo che c'ero andato per allontanarmi da qualcosa che forse avrei trovato proprio in quel luogo incantevole... Tra le rughe antiche di quel mondo così attento ad accogliere i miei giochi ed i miei sogni...Avevo promesso di dimenticare la sua voce che mille volte avevo atteso, nell'incanto di quel posto che solo lei conosceva e che io avevo scoperto per caso in una festa di maggio...La "musicantica" risuonò tutta la notte accompagnata dal suono dolce del salterio, mentre non riuscivo a dormire... Narrava di anime e di corpi...Di fremiti e di emozioni ... Di rinascita intonata a quel tempo... Quanta profondita' nella sua voce e quanto di me in quello che dedicava ai suoi madrigali... Il buio continuò a disegnarmi il profilo dei suoi Splendidi lineamenti regalandomi la sua voce... Mi bastava per esserne appagato! Non c'era niente di più che potessi desiderare... Stava leggendo della mia anima, che forse era la sua: dolce, inquieta, sensuale, vagante! Non riuscii a pensare a molto perche' già ne ero perso... Mi avvicinavo sempre di piu' e celavo il mio respiro che diventava affannoso, non avrebbe mai potuto intuire la mia presenza, non lo sapevo, ma stava già sognando con me!Sognai con lei in altre notti... Era diventata l'estasi a cui non potevo rinunciare, ogni notte regalava al buio qualcosa di me... E non potevo desiderare regalo piu' dolce. Uno specchio del mio essere regalato al tempo da una sconosciuta che mi stava affascinando come pochi avevano fatto nella mia vita.Tornai ancora in quella vecchia stanza ma quella notte non c'era... La fitta che mi raggiuse il cuore mi impedì di respirare a lungo... Pensavo a quello che non avevo fatto e a ciò che avrei voluto fare... Non l'avevo mai guardata negli occhi ma stavo desiderando quegli occhi come avevo desiderato poche cose...Di nuovo nella vecchia stanza... Nulla, solo il rumore del vento che caratterizza da secoli la musica di quella valle...Quella voce e quelle parole erano ormai impresse nella mia anima come un dolce segreto del castello o come la piu' splendida delle melodie ascoltate... Ma non vivevo piu'...E allora promisi di dimenticare......L'avevo promesso alla mia anima......L'avevo promesso alle mie lacrime......L'avevo promesso ad un cielo acceso da troppe stelle......L'avevo promesso al portiere dell'albero......L'avevo promesso mentre sapevo già di non poter mantenere......Il sole filtrava sulle pareti bianche e io tremavo come notoriamente tremavano le piante che incorniciano dall'alto quel luogo dove ero approdato il giorno prima... Mi agitava l'anima... La scuoteva come il ricordo di quel soffio che percorreva la vale....Era il giorno più inquieto della mia vita... E lo fu fino a quando... La luna riempì la stanza buia e mi trafisse assieme al corpo anche l'anima... Nudo, gli occhi chiusi e mi donò la certezza di aver infranto la segreta promessa!La sua voce era più dolce del ricordo che ne avevo e non mi chiesi nemmeno perchè il ricordo divenne sogno e il sogno sussurrava parole della mia anima alla mia anima... Adesso sentivo una voce e un profumo... Con gli occhi chiusi godevo dell'attesa ... L'attesa del piacere che mi avrebbero dato quegli occhi... Non avevo mai ricevuto un regalo più bello... Adesso recitava di anime e corpi, di fremiti e di emozioni... E dedicava il suo dire al vento che si agitava nella mia anima in tempesta... E alla tempesta che c'era nella sua anima... Non potevo pensare perchè ero dentro di lei adesso, come lei era dentro di me... I respiri affannosi... Lei sognava con me... Non vidi maiquegli occhi... Perchè mi accorsi di aver dimenticato di promettere al sogno di dimenticare.......O forse, le note dell'incomprensione, mi avevano chiesto di ricordare...Ti chiedo scusa Splendilaura... Questa è la parte più vera e profonda di fiore...@----)----------