NICK BLOG

I LIBRI NON SI LEGGONO +


 .....e ci si perde a leggere nella rete di Internet. E' questa l'evoluzione della specie o piuttosto un'involuzione da Primati. Nella rete si può leggere di tutto, ma molto di quel tutto è inconsistente. E quel nonnulla rimane impigliato tra le maglie della rete impedendo di distinguere bene i pesci buoni da quelli non commestibili. Un libro si sceglie. Si sceglie di approfondire, laddove la rete non ha tempo per gli approfondimenti. La rete ha pescato i Primati e PrimateNick ha deciso di andare a pescare, remerà controcorrente  e alla fine un bel libro abboccherà: Storia di un Nick Primate che scolpì il primo libro sulla pietra.Il libro questo sconosciuto. Almeno in Italia. I lettori, infatti, sono solo il 38 % sul totale della popolazione di età superiore ai 14 anni, ma solo il 10 % si possono definire "abituali". Lo strano è che, invece, il mercato dei libri nel Belpaese si presenta, tutto sommato, solido, con un fatturato complessivo di oltre 5 miliardi di euro, anche se in flessione rispetto agli anni precedenti. Del resto l'Italia, tra i 25 paesi dell'Unione Europea, si collocava nel 2006 solo al diciannovesimo posto, superando di poco la Spagna, la Romania, la Grecia e la Bulgaria. Oggi, con quel 38 % scarso, potrebbe anche essere stata scavalcata da tutti i paesi tranne il Portogallo. I dati sono forniti dall'AIE, l'Associazione Italiana Editori e sono impietosi. Elaborando i dati Istat del 2009, infatti, l'associazione rileva che, nel 2009 il 45,1 % degli italiani di età superiore ai 6 anni ha letto almeno un libro non scolastico (25 milioni e mezzo). Ma la fascia dei lettori saltuari (da 1 a 11 libri l'anno) è consistente: quasi 22 milioni di persone sopra i sei anni d'età. Chi legge più di 12 libri l'anno, infine, rappresenta solo il 6,9 % (3 milioni e 900 mila). Anche l'area geografica è importante al fine delle statistiche di lettura: il nord Italia vede una prevalenza di lettori sulla popolazione (52,2 %), seguita dal Centro (47,4 %) e, ben distaccata, il Sud e le Isole (31,6 %). Le prime cinque regioni italiane che leggono di più, naturalmente, si collocano al nord (Trentino Altro Adige col 57,5 %, Friuli Venezia Giulia col 56,5 %, Valle d'Aosta col 53,8 %, Lombardia col 53,5 %, Liguria, col 51,3 % e Piemonte col 50,6 %). Fanalino di coda è la Sicilia, invece (29,1 %), superata dalla Campania (29,4 %), dalla Puglia (29,9 %), dalla Calabria (31,4 %) e dalla Basilicata (34,3 %). Un altro dato significativo è la spesa media mensile per abitante in libri: appena 4,90 Euro che scende per i  bambini da 0 a 14 anni ad 1,48 euro.http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/02/17/news/il_libro_questo_sconosciuto_l_italia_tra_gli_ultimi_nella_ue-2332404/