amore bianconero

pubblichiamo di seguito un articolo che, STRANAMENTE, non ha avuto una grossa enfasi da parte della stampa nazionale


CALCIOSECONDO I DATI ELABORATI DALL'UNIVERSITA' DI MESSINA E DALLA QUEEN UNIVERSITY DI LONDRA I BIANCONERI HANNO AVUTO UNA MEDIA PUNTI PIU' BASSA CON I FISCHIETTI CONSIDERATI AMICINavarra: Juve danneggiata dagli arbitri indagati3/9/2006 di Guglielmo BuccheriROMA. «Il nostro studio è nato quasi per caso, ma adesso siamo in grado di dare alcune risposte statistiche al fenomeno di Calciopoli: se c’è stato un campionato, sleale, parallelo, Juventus, Milan, Lazio e Fiorentina lo hanno giocato con alterne fortune». Il professor Pietro Navarra, pro-rettore all’Università di Messina, ci introduce nel viaggio all’interno di un’analisi che apre inedite riflessioni sul caos del calcio italiano. Uno studio (presto finirà sulle colonne di alcune fra le più importanti riviste scientifiche) compiuto insieme ai colleghi Walter Distaso e Leo Leonida della Queen Mary University of London e Dario Maimone Ansaldo Patti dell’Università di Messina. Professor Navarra, qual è stato il vostro punto di partenza? «Abbiamo raccolto i dati relativi a tutte le partite del campionato 2004-05 ed abbiamo svolto alcuni test per verificare la validità dell’ipotesi secondo cui la performance delle 4 squadre sotto esame sia stata influenzata positivamente dai 9 arbitri indagati dalla procura di Napoli». Quali parametri avete usato? «Abbiamo calcolato il fattore campo e la forza di ogni singola squadra a cui abbiamo assegnato un determinato valore. All’arbitro sotto indagine è stato dato un particolare peso specifico: il nostro obiettivo era quello di dare risposta all’interrogativo se esiste una relazione sistematica tra i risultati delle squadre sotto inchiesta e le partite da esse giocate e dirette dai fischietti indagati». Tecniche econometriche applicate al fenomeno Calciopoli: il verdetto? «I nostri risultati dimostrano come gli arbitri indagati non hanno influenzato la probabilità di vittoria nelle partite da loro arbitrate quando a giocare erano Milan e Fiorentina, mentre hanno condizionato l’esito delle gare di Juventus e Lazio, ma in modo opposto per i due club». Juventus e Lazio con fortune diverse? «Se per la Lazio la probabilità di vittoria cresce sistematicamente, la stessa diminuisce altrettanto sistematicamente nelle partite giocate dalla Juventus». A quale interpretazione vi hanno portato i numeri in vostro possesso? «L’ipotesi che più ci piace seguire è quella dell’esistenza di un campionato parallelo dove la Juventus ha giocato piuttosto male visto i grafici in nostro possesso. E, dove, al contrario la Lazio si è ben difesa». Un campionato, sleale, parallelo che sembrerebbe dal punto di vista scientifico avallare la tesi di Moggi quando l’ex dg bianconero parla di una Juventus costretta a difendersi. «Nel campionato parallelo c’erano in lizza diverse forze, ognuna decisa a condizionarne l’esito. Una cosa sia comunque ben chiara, i risultati delle analisi non devono essere assolutamente considerati come una verifica del comportamento lecito o illecito dei dirigenti e delle società coinvolti nello scandalo». Se, statisticamente, la Juventus risulta uscire con probabilità di vittoria in regresso quando ad arbitrarla sono stati i nove fischietti indagati, si può affermare che non ha guadagnato punti? «Un’affermazione che, se è vera l’ipotesi dell’esistenza di un campionato parallelo giocato fuori dal campo, ci porta a dire che nessun’altra squadra vince il campionato al posto dei bianconeri perchè altrimenti avremmo potuto quantificare i punti da togliere ai bianconeri». Oltre all’ipotesi dell’esistenza di un campionato parallelo, quali interpretazione di Calciopoli suggerisce la vostra analisi? «Sono emerse altre due interpretazioni. La prima ci porta a sostenere che non esistesse alcuna relazione organica fra società e dirigenti con l’obiettivo di condizionare il campionato attraverso le designazioni arbitrali. E, questo, per gli stessi effetti contraddittori del ruolo degli arbitri sulla performance sportiva delle squadre deferite». E, la seconda? «Si può sostenere l’esistenza di tali relazioni, ma dalla scarsa produttività visto come Milan e Fiorentina risultano non aver avuto in modo sistematico nè benefici nè danni, come la Juventus abbia avuto solo danni e la Lazio, unica, ne abbia beneficiato. Noi, ripeto, preferiamo riflettere sull’ipotesi sistemica per noi più interessante che ci porta a configurare l’esistenza di un campionato, sleale, parallelo con forze diverse in campo e giocato con alterne fortune dalle società sotto indagine».l'articolo e' tratto da "La Stampa Web" -http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/200609articoli/3469girata.asp