AMORE CARO

23.3.2006 ...


  Totonno 'e quagliarelle(quante volte l'hai cantata ... e non sapevi!)
ed un bacio nel vento... ed ancora altri cento... ed ancora ...o mio Catullo
"LETTERA  APERTA" Mia cara Libertà,io come un trovatore,ti canterò in tutte le Corti dei Repalazzie soprattutto strade.Poi, come in corteoa colorire i murie le portee le finestre.Inviteremo le Stellee se la Luna ci farà le smorfiepure la inviteremoe saràcosì bello vederla danzar col Sole.Se il Mar vorrà venire con tutti i pesciolinidovrà lavarsi beneper non sporcar cammini.La Notte sarà splendida con i suoi occhi chiaricolor d'ingenuità.Mia cara Libertàtu non ti stancherai nel mezzo della gente.Sarai Tu la madrina delle Sposee degli Amanti.                                                                       
   ( F.G. - Coimbra,1989 )I CocciDifficile èricomporre i coccili vedi tutti lì, sul pavimentoli guardied ogni pezzo ti sembra più che unico ognuno lancia un grido dai suoi occhiti guardano rabbiosiquando sanno benissimoche anche tu sei un cocciomagari malridottoe assiemetutti in coro a scricchiolare forteper colpa di un passante unpo' distratto.Però se il vento soffia bello forteallora sì ci ritroviamo insiemecome ad un party fatto d'allegriae il nostro tintinniopotrà sembrare musica d'alta classeper chi ha l'udito fineDa soli lìdospersisembriamo roba vecchiaperò se ci accorpiamopossiamo dare vita a un bell'oggettoda mettere su un piedistallo sacroI cocci ad unoad unoti fanno compassionema se non fai attenzioneti tagli con un nienteson rottie maledettili puoi prendere a calciMa quando il sole brillali scambi per diamantie la tua mano si china fino al suololi prendili accarezzie teli porti a casanel cassetto!                                          
   (F.G. - Trecase '91)CadeauIl a dit       << Un cadeau                               pour toi mon Amour        qui ne me regarde pas        C'est un cadeau        que ces mains te donnent        après l'avoir acheté dans le jardin du coeur >>...et ensuiteil est partipour la longue nuit...                                                            
(F.G. - Napoli '98)Il Gabbiano Volate le rondiniè rimasto il gabbianoimmobilecome fosse una statua su una rocciaha le ali che sanno di terraha negli occhi l'orizzonte salmastroha nel becco il sapore del saleha nel petto il solito cuorepalpitanteVolate le rondiniè rimasto il gabbiano                   da soloancorato alle rocce.                                       
    ( F.G. - NAPOLI 21.9.1998 )
Il ditiramboIl ditirambo è laceratola scena si è dissoltaIl canto ora è un lamentoLe gocce sono diamanteIl cuore asorbe il pianto                                                      
      ( F. G. -  2003 )                               
                                   
   
     The Prayer