Via, Verità e Vita

La Comunione Eucaristica


Fratelli, quale gioia per un cristiano che ha fede, che partecipando alla Mensa Eucaristica, se ne va con tutto il cielo nel suo cuore! Felice la casa nella quale abitano tali cristiani! Quanto rispetto bisognerebbe avere per essi! La loro casa è come se fosse un secondo tabernacolo dove il buon Dio ha dimorato in anima e corpo...Forse, qualcuno potrebbe dire: "Se questa felicità è così grande e se questo Sacramento è così importante, perché la Chiesa non ci impone di comunicarci tramite un comandamento?In effetti, questo Sacramento non è fatto solo per i buoni cristiani, ma esiste anche per i peccatori. Agli inizi della Chiesa la più grande punizione che si poteva imporre ai cristiani era di privarli di tale felicità; ogni volta che avevano la gioia di assistere alla Santa Messa, avevano la gioia di comunicare. La Chiesa poi, vedendo che i cristiani iniziavano a perdere di vista la salvezza delle loro povere anime, sperando che il timore del peccato facesse aprire loro gli occhi, dette il comandamento che obbligava a comunicarsi tre volte l'anno: a Natale, a Pasqua ed a Pentecoste. Ma in seguito, vedendo che i cristiani diventavano sempre più insensibili alla loro disgrazia, la Chiesa ha finito per non obbligare più ad avvicinarsi a Dio, diventato ormai una "facoltà" per la minoranza. E' un vero accecamento interiore per coloro che rimangono per mesi ed anni senza dare nutrimento alle loro anime. Molta gente va in Chiesa solamente per compiere determinati doveri, e se si trovasse una volta a dover assistere ad una Messa, state sicuri, non percepirà nemmeno una parola di buono e non capirà nulla, tale è il suo accecamento. Bisogna riscoprire l'importanza della Messa e della Comunione Eucaristica, anche perché la Chiesa ci insegna che, se uno partecipa in questa vita al banchetto eucaristico, sicuramente parteciperà anche al banchetto celeste, preparato per coloro che avranno vita eterna.