Fratelli, bisogna affermare con forza che, senza Dio, siamo come creature destinate a diventare polvere, come polvere che è la terra. Nella società di oggi, ben pochi traggono desiderio verso la religione e le cose del cielo; gli altri rivolgono i propri occhi e il proprio pensiero verso orizzonti esclusivamente materialistici. Inoltre ho notato, anche leggendo alcuni messaggi e commenti sul web che, tra i credenti, non c'è sufficiente percezione delle cose riguardanti la spiritualità, in particolare sull'esistenza del male e dell'Inferno. E' particolarmente grave che un cristiano cattolico possa interpretare la religione così superficialmente, considerando il male esclusivamente come generato nell'uomo e non come forza che ci vuole far deviare dalla retta via. La Madonna, nei suoi messaggi a Medjugorje, ha richiamato anche questa cosa: il piano di Satana è, principalmente, quello di far credere che non esiste, che l'Inferno stesso non esiste, e che bisogna godersi la vita perché, detto a parole mie, la vita ne è una sola! Fratelli, non sono solo coloro che compiono il male ad essere a rischio, ma tutti quelli che fanno a meno di Dio e considerano esclusivamente i loro interessi materiali. In questo caso sono tanti gli "idoli" che occupano la vita di quelle persone: ricchezza, piaceri carnali, successo, lusso e tante cose non conformi alla volontà di Dio. Per spiegare, un idolo non è solamente, come si potrebbe pensare, un'immagine o una statua, ma rappresenta tutte quelle cose, materiali o astratte, che assumono nella vita delle persone un ruolo di cui le persone stesse non riescono più a farne a meno, e diventano schiavi di esse. E' doveroso cambiare rotta; è doveroso cambiare stile di vita; bisogna sforzarci di entrare per la "porta stretta", fatta di sacrifici e rinuncie, perché larga e spaziosa è la porta che conduce alla via della perdizione: un paradiso artificiale che, prima o poi, si tramuta in amara tristezza. Porre Dio al centro della vita deve essere il primo obiettivo che ogni cristiano deve porsi, affinché possa intraprendere la via della salvezza e possa pregustare, già da questa vita, la beatitudine che lo aspetta nel regno dei cieli. Così sia.
L'esigenza di porre Dio al centro della nostra vita
Fratelli, bisogna affermare con forza che, senza Dio, siamo come creature destinate a diventare polvere, come polvere che è la terra. Nella società di oggi, ben pochi traggono desiderio verso la religione e le cose del cielo; gli altri rivolgono i propri occhi e il proprio pensiero verso orizzonti esclusivamente materialistici. Inoltre ho notato, anche leggendo alcuni messaggi e commenti sul web che, tra i credenti, non c'è sufficiente percezione delle cose riguardanti la spiritualità, in particolare sull'esistenza del male e dell'Inferno. E' particolarmente grave che un cristiano cattolico possa interpretare la religione così superficialmente, considerando il male esclusivamente come generato nell'uomo e non come forza che ci vuole far deviare dalla retta via. La Madonna, nei suoi messaggi a Medjugorje, ha richiamato anche questa cosa: il piano di Satana è, principalmente, quello di far credere che non esiste, che l'Inferno stesso non esiste, e che bisogna godersi la vita perché, detto a parole mie, la vita ne è una sola! Fratelli, non sono solo coloro che compiono il male ad essere a rischio, ma tutti quelli che fanno a meno di Dio e considerano esclusivamente i loro interessi materiali. In questo caso sono tanti gli "idoli" che occupano la vita di quelle persone: ricchezza, piaceri carnali, successo, lusso e tante cose non conformi alla volontà di Dio. Per spiegare, un idolo non è solamente, come si potrebbe pensare, un'immagine o una statua, ma rappresenta tutte quelle cose, materiali o astratte, che assumono nella vita delle persone un ruolo di cui le persone stesse non riescono più a farne a meno, e diventano schiavi di esse. E' doveroso cambiare rotta; è doveroso cambiare stile di vita; bisogna sforzarci di entrare per la "porta stretta", fatta di sacrifici e rinuncie, perché larga e spaziosa è la porta che conduce alla via della perdizione: un paradiso artificiale che, prima o poi, si tramuta in amara tristezza. Porre Dio al centro della vita deve essere il primo obiettivo che ogni cristiano deve porsi, affinché possa intraprendere la via della salvezza e possa pregustare, già da questa vita, la beatitudine che lo aspetta nel regno dei cieli. Così sia.