Via, Verità e Vita

Gesù, linfa vitale


 
Dal Vangelo secondo Giovanni: (In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli»). PAROLA DEL SIGNORE. Commento a cura del Movimento Apostolico: (Nell'Antico Testamento è Dio che pianta la vigna. Tra Lui e la sua piantagione vi è solo una relazione di giustizia, che è tutta nella verità della vigna. La vigna è vigna vera, se produce buoni frutti. Ma è la vigna che deve produrli. Dio deve solo coglierli a suo tempo. Dio pianta, la vigna produce, il Signore raccoglie. La sua vigna però si è degenerata. Non produce frutti secondo la sua verità, la sua essenza più vera.Con Gesù tutto cambia. Non vi sarà più tra Lui e la vigna un rapporto estrinseco di sola giustizia. Neanche vi sarà più una vigna. Vi sarà una sola vera vite e tutti dovranno essere tralci di questa vera vite. Come la natura divina è una e Padre, Figlio e Spirito Santo sono tralci di questa unica natura e producono frutti attingendo linfa e donandosi linfa l'uno all'altro, così dicasi di tutti i discepoli di Gesù. Essi sono un solo corpo, sono il corpo di Cristo, e in questo corpo tutti attingono la vita vera da Cristo e questa vita vera attinta si comunicano gli uni gli altri. È questo il grande mistero della comunione. Dio mai lascerà questa vera vite incolta, abbandonata a se stessa. Lui si prenderà cura, la poterà. Taglierà i tralci che non producono. Veglierà sempre su di essa perché non si smarrisca nella sua verità. Il discepolo di Gesù non è vite, è tralcio. Se è tralcio, deve sempre rimanere attaccato alla vite, se vuole produrre frutti di verità, giustizia, carità, santità. Lui attinge la linfa da Cristo e la trasforma in un frutto di grande amore. Qualora dovesse staccarsi da Cristo Gesù, lui deve sapere che secca per il fuoco).