Via, Verità e Vita

Dio vuole darci il suo amore


 
Fratelli, il Signore Dio, nostro Padre, il quale ci ha creati a sua immagine e somiglianza, vuole donarci il suo amore. Egli ha disposto, fin dalla creazione del mondo, questa grande grazia, indispensabile per la nostra salvezza, cosìcché noi possiamo superare la nostra natura corrotta, che ci trae verso il basso, al peccato. Per i meriti del nostro Signore Gesù Cristo, questa grazia viene data come premio a tutti coloro che si affidano a lui, i quali pregustano già in questa vita, ciò che godranno nella vita eterna. E' vero che per chi ha fede, la morte è il passaggio da questo mondo all'altro, è vero che le anime godono della contemplazione di Dio, è vero che si è in comunione con gli angeli e i santi, è vero che ci si può ricongiungiere con i propri cari trapassati; ma la cosa più importante, e probabilmente la cosa essenziale, è che le anime godono della gioia del cuore, data dall'amore di Dio, che cancella ogni ombra di odio e di risentimento che potrebbe alloggiare nel loro essere interiore. E' l'unica grazia che, sotto l'influsso dello Spirito Santo, è capace di sconfiggere la nostra inclinazione peccaminosa. Infatti, per colpa del primo uomo, Adamo, la nostra natura decadde, macchiata dal peccato, e l'amara conseguenza di questa macchia passò in tutti gli uomini, tale che, l'uomo creato da Dio, buono e retto, diventò debole e vizioso a causa del peccato. Ma Dio, nella sua bontà, non ha voluto che nessuno andasse perduto. Per questo motivo ha mandato il suo Figlio unigenito Gesù Cristo a salvare i peccatori. Quando Dio ci mette alla prova, mandandoci le tribolazioni, è perchè ci vuol rendere meritevoli del grande premio che ci aspetta in cielo. Tanto più grandi sono le tribolazioni, tanto più grande sarà il premio. Che il Signore mandi a noi il suo Santo Spirito affinché possiamo pregustare la beatitudine, cosicchè le nostre anime non vengano meno per stanchezza e aridità interiore. Così, anche se saremo tentati e angustiati da molte tribolazioni, non temeremo alcuna sofferenza.