Via, Verità e Vita

Gesù preannuncia la grande tribolazione


 
Dal Vangelo secondo Luca: (In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina»). PAROLA DEL SIGNORE. Commento: (Cari lettori, questo testo è il compimento apocalittico di Israele, della parola di Gesù e dell’esperienza della Chiesa. La completa disfatta di Israele nella guerra del 70 d.C. e l’angoscia generale contengono già in germe la distruzione del mondo. La tragedia di Israele ha sconvolto il popolo di quel tempo, perché ha visto la terra dei suoi antenati devastata e ridotta a un cumulo di rovine. La caduta di Gerusalemme non fece che confermare le apprensioni di quelli che dicevano: il tempo di questa terra sarà presto compiuto e le catastrofi sulle quali scenderà l’ombra minacciosa della morte dilagheranno sul mondo intero. Tuttavia, coloro che credevano nell’immortalità dell’anima umana sapevano bene che questi cataclismi non erano la fine del mondo, perché, se un individuo può morire, la sua anima è liberata e sale in cielo. Questa verità è affermata chiaramente nella Nuova Alleanza; la Chiesa afferma inoltre: in mezzo alle rovine del mondo, si erge la presenza salvatrice di Dio, che ci offre asilo e salvezza. La venuta del Figlio dell’uomo renderà giustizia ad ogni uomo. Così, nello stesso tempo la parola misteriosa della devastazione ha una risonanza consolatrice: “Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”. Il senso della storia non sta nella distruzione dei popoli di questo mondo. Perciò in questa successione di massacri, in questa storia priva di significato e che annienta, stritola la vita dei suoi figli, dobbiamo ascoltare malgrado tutto le parole di Gesù: “Rallegratevi”. La vittoria non sta nel trionfo del male o della morte, ma nel Cristo che ci invita a conservare la sua parola, a stare in guardia e a camminare sulle sue orme. La risposta ai nostri interrogativi sulla vita e sul senso della vita si trova nella risurrezione di Cristo, che è la verità eterna. Ogni cosa acquista valore alla luce di Cristo, nel trionfo di Gesù sulla morte. Chi scopre Gesù nella propria vita ha trovato la pienezza assoluta della sua esistenza. Amen).