Amore & Pensieri. .

1 capitolo( 1 parte) - Greenwood city- un amore impossibile


1° capitolo. E' sempre piacevole svegliarsi in una giornata piena di sole. Qui, a Greenwood City, non fa' mai brutto tempo: c'è sempre il sole e fa' sempre caldo.  Noi,abitanti di Greenwood City, siamo un popolo sempre cordiale,gentile e solare. Nessuno di noi, ha mai pensato di fare il delinquente o il vandalo: qui ognuno rispetta le regole e gli altri. La città è circondata tutta da immensi e folti alberi: con enormi prati ricoperti da centinaia di fiori: ognuno più profumato dell'altro. Di giorno, si può sentire gioire le ninfee della foresta in un melodioso canto a madre natura. Ogni giorno, fin quando il sole non calava, si può sentire queste meravigliose creature suonare e cantare. Se in questa città, regna la pace e la serenità è tutto merito loro.  le ninfee non superano un metro di altezza. Indossano un grazioso vestito di velluto verde. La maggior parte di loro, avevano i capelli raccolti con una spilla a forma di libellula, con delle scarpe create con le foglie. Le ali, invece, erano trasparenti, piccole, sembravano fragili e avevano delle venature blu. Le ninfee, insieme alle fate, abitavano in cima agli alberi: dicevano che si sentivano al sicuro là sopra. Le fate sono alte come le ninfee. Hanno un delizioso abito delicato color rosa. Avevano delle splendidi ali verdi. Raccoglievano i capelli da un lato con un meraviglioso fermaglio a forma di stella. Sia le ninfee che le fate non si erano dimenticate di quella catastrofe che ci aveva distrutto la nostra città.  Ormai erano passati molti anni, da quando un umano avendo scoperto il nostro mondo, aveva detto al resto della sua razza, ciò che aveva scoperto: così loro, gli umani, se ne volevano impadronire tramite le guerre. Nonostante tutti i nostri sforzi, gli umani avevo preso la meglio su di noi: anche madre natura era dalla nostra parte, infatti è stato merito suo se gli umani erano fuggiti via. Da all'ora le fate e le ninfee, avevano pensato di andare ad abitare là sopra: anche perchè se ci fosse stato qualche strano individuo non identificato, ci potevano immediatamente avvertire. Da quando gli umani, ci avevano sconfitto avevamo preso molte precauzioni. Avevamo creato un rifugio sotto terra, avevamo fatto chiudere il passaggio tra il nostro mondo e il loro mondo.Un anziano stregone aveva creato una formula per trasformare gli umani come uno di noi, e quindi renderlo inoffensivo e di renderlo un nostro alleato. Avevamo creato anche altre armi, eravamo contro alla violenza, ma qua si trattava di difendere il nostro paese,  la nostra famiglia e la nostra amata natura. Con il passare del tempo, avevamo ricostruito il villaggio: ma si vedeva ancora i segni della battaglia. Tutte le volte che vado al cimitero, non riesco a trattenere le lacrime per i miei antenati e genitori.Alle due estremità di questa lunga fila di tombe, c’erano due grossi macigni. In uno  c’erano scritti tutti i nomi di  coloro che erano morti. Sull’altro macigno, invece, c’era scritto la causa della loro morte: così le future generazioni che verranno non dimenticavano quanta sofferenza ci aveva causato la razza umana.Quella parte di foresta che circonda quelle lapidi, era anch’esso triste: gli alberi, apparivano più nudi e appassiti. I fiori , in quella zona della foresta non cresceva più il verde che prima circondava il villaggio, lì , c’era un altro tipo di verde, era quasi sul nero.Era come se anche la vegetazione soffrisse con noi. Ogni giorno, noi abitanti di Greenwood City, appena ci alzavamo, pregavamo alla nostra madre natura, di non farci incontrare di nuovo quei umani.Fino adesso non li avevamo incontrati e ognuno di noi sperava che fosse così per sempre. Noi elfi, di solito, siamo immortali, solo ad una condizione: lo siamo se abbiamo incontrato l’amore della nostra vita.Senza di esso, eravamo delle persone come le tante, dove, prima o poi sarebbe arrivata la propria fine.Una volta incontrato il nostro amore, entrambi si doveva andare nel punto più alto della città e, dovevamo fare una cerimonia a madre natura. Questa cerimonia era obbligatoria farla, o per lo meno, era obbligatoria farle se volevi vivere in eterno con il tuo amore.Avendo solo diciannove anni, l’amore della mia vita  ancora non l’avevo trovato.Mi ero immaginata più volte quel giorno in cui avrei fatto anche io la cerimonia: e in tutte quelle numerose volte che lo sognato, c’erano sempre i miei genitori.Ora che non c’erano più come sarebbe stata quella cerimonia? Si sapevo, che erano vicino a me con le loro anime, però mi avrebbe fatto più piacere averli  vicino a me in carne ed ossa.Quand’ero piccola, ho sempre pensato che loro ci sarebbero stati sempre al mio fianco, soprattutto nei momenti più difficili: invece ero rimasta da sola, insieme a mia sorella maggiore Erzelda.Vivo con lei, e con il suo fidanzato: l’aveva già trovato la sua anima gemella. Dovevano ancora fare “la cerimonia d’amore”, è così che la chiamavamo.Erzelda è alta 1.90, l’altezza massima per un elfo, con dei meravigliosi capelli lunghi , lisci, biondi, con due bei occhi blu. Molto sesso indossava dei abiti cuciti da lei stessa. E’ molto brava a cucire: infatti era stata lei a farmi l’intero guardaroba. Come lavoro, infatti, faceva la sarta del paese.Mia sorella ed io, abbiamo uno splendido rapporto, visto che mi ha dovuto farmi sia da madre che da sorella. L’unico modo che ho per ricompensarla di tutto ciò che ha fatto per me è : aiutarla nelle faccende di casa.Mia sorella ed io, abbiamo uno splendido rapporto, visto che mi ha dovuto farmi sia da madre che da sorella. L’unico modo che ho per ricompensarla di tutto ciò che ha fatto per me è : aiutarla nelle faccende di casa.Mia sorella ed io siamo completamente diverse. Sono alta 1.65, con i capelli lunghi come quelli di Erzelda solo che io li ho mossi e neri. Ho gli occhi di color viola, con uno dei tanti abiti creati da mia sorella: è lungo fino sotto i ginocchi, di velluto celeste, con un grande fiocco rosso sulla schiena, con delle scarpe in stile “schiava”.  questa è la prima parte e non sono esperta nel scrivere storie!