Amore&Psiche

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vi è mai successo di risvegliarvi da un sonno?!

non so a volte mi sembra come se l'ultimo anno io abbia fatto un sonno lungo e profondo.

Non dico che mi sia piaciuto il sogno che ho fatto...anzi mi ha messo in crisi profonda con me stessa.

Ma la parola crisi significa anche crescita proprio perchè per risolvere una crisi bisogna superare i propri limiti ed andare oltre se stessi.

Ora però sono sveglia...e da sveglia ragiono.

Non so se certi meccanismi sono avvenuti fuori o dentro di me.

So che da un piano metrafisico sono passata ad un piano fisico punto,o almeno cerco di stare ben ancorata a quelle minime certezze che ho.

Il problema è che di certezze qui ce ne sono ben poche.

E mentre aspetto di averne le altre la pancia mi brulica di domande.

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eccomi di ritorno...

mi vengono in mente le crocerossine della grande guerra,che partivano con la missione di aiutare i soldati feriti.

Eccomi qui ho scoperto di avere la sindrome da crocerossina...uhuhuhuhuhu...

no,non credo,ho avuto un marito e per quanto possa averlo sopportato ho litigato e combattuto a spron battuto pur di farmi valere.Sono testarda,diffidente,gelosa ed impulsiva,non ho di certo un bel carattere.

Forse proprio questa mia consapevolezza mi ha sempre spinto verso una vita il più tranquilla possibile e se avessi un peccato capitale,oltre a gola e lussuria molto probabilmente sarebbe l'ignavia.

Succede però che un bel giorno fai pace con il tuo essere intimo,con i tuoi pensieri,i tuoi desideri,esci dall'esempio dei tuoi genitori per cercare la tua strada.

Credo che ad ognuno di noi sia affidata una missione che amiamo ed una croce da portare a seconda delle nostre capacità.

La mia missione è insegnare.La mia croce è l'amore più grande dell'insegnamento,ad oggi quello per cui donerei la vita.

Perchè poi trovare la propria croce ed accettarla significa donare la propria vita.

Quello che mi sono sentita di aver vissuto lo potrei descrivere come un'illuminazione.Il mio problema ora è diverso....

il mio lampione si è acceso come quelli delle strade che faticano a farlo mentre tutti gli altri già hanno preso luce e sta lì con piccoli colpi di luce intermittente...anche se poi proprio perchè ci ha messo tanto tempo ad accendersi sfavillerà come uno dei più luminosi.

La mia croce impolverata l'ho lucidata e smaltata e me la sono rimessa sulle spalle,ma è ancora più pesante di tutte le altre,perchè scivola come se fosse unta di olio fresco.

Infatti lui non c'è, e c'è un'altra che ha preso il mio telefono mentre la mia chiamata squillava ed ha risposto prima di me.

Sposare un poliziotto,dargli dei figli,aspettarlo a casa quando ritorna dopo una giornata difficile,fargli trovare un ambiente sereno e confortevole,essere sempre all'erta mentre è in servizio,sperare che faccia bene il proprio dovere,voler sapere ciò che lo preoccupa e saperlo sostenere in qualsiasi momento,poter dire che qualsiasi cosa accadrà la si risolverà insieme.

Questa la mai illuminazione,questa la mia croce!!

E possono essere passati 17 anni o due giorni,può esserci un'altra a quel posto che è il mio,non cambierebbe e non cambierà nulla.Ognuno di noi è nato con una croce e per ognuno prima o poi arriva il momento della chiamata.Il mio è arrivato ed ho risposto di sì,anche se così è tutto più difficile perchè non capisco come è possibile che qualcuno arrivi e si prenda la mia vita.

Mia madre questa mattina mi ha detto che di poliziotti ce ne sono tanti e che morto un papa se ne fa un altro,la chiamata è una chiamata generale e potrò stare vicino a qualsiasi altro appartenente all'arma.

No,non è così e non funziona così.La chiamata arriva solo se ami quell'essere speciale che diventa il tuo compagno più di ogni altra cosa sulla faccia della terra.

A me spesso e volentieri mi hanno detto che l'amore è solo quello corrisposto,altrimenti è infatuzione,hanno detto che per amare c'è bisogno di frequentazione anche.L'amore vero è quello che dura anche a distanza di anni,di vicinanza,va oltre il tempo e lo spazio,oltre un sì o un no.Ed accetto in pieno questa chiamata,perchè mentre lui morirebbe per la patria io morirei per lui!!

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Ieri io ho visto  il film di cui parlavo...e continuo a dire che non è certo una cosa che amo...ma al di là di quello che vedono tutti ci sono uomini....e dietro ogni uomo c'è una storia e più un uomo fa un lavoro difficile e più un uomo ha bisogno della propria donna a proteggerlo,amarlo e sostenerlo.Già forse è vero,non volevo e non vorrei e non avrei mai voluto responsabilità perchè avere responsabilità significa smettere di giocare e smettere di giocare significa crescere e crescere significa invecchiare e poi morire...a parte che il corpo comunque cresce lo stesso poi...ho capito con il tempo che se non prendi le tue opportunità poi se le prendono gli altri e questo è ciò contro cui io oggi mi trovo a dover combattere.Io rivoglio la mia opportunità,io rivoglio il mio posto,perchè di certo non questo ma quello è il mio posto.Ora parlo di me e scusatemi per chi ci finisce più o meno in mezzo a questo post.Pensate ad un lavoro qualsiasi,un lavoro che vi piace,per esempio il mio ex suocero è infermiere,lui ha rinunciato a fare il caposala perchè in quel posto di lavoro ci sono troppe responsabilità che non ce la faceva considerando il suo carattere a sostenere.Ok partiamo da una cosa del genere.Ci possono essere due reazioni una è quella di chi si ferma riflette e traendo le sue deduzioni rinuncia,un'altra è quella di chi la sente come una missione e decide di affrontare tutto perchè quello è il suo posto.Ora mettiamo il caso che una persona si ferma riflette e rinuncia ma poi crescendo inizia a pensare che quella persona che sta in quel posto si è preso la sua opportunità.Ok non è colpa di quella persona,chi lascia andare le proprie opportunità poi inevitabilmente se le vede sottrarre da altri che hanno capito prima di lui.Bene era di questo che parlavo due post fa.Se voi vi alzaste una mattina e vi resndesse conto che la vostra missione su questa terra come uomo o come donna ve la siete fatta sfuggire?!voglio dire...ci vuole poco per innamorarsi di una persona,ben più altra cosa è amare...amare significa essere coscienti che qualsiasi cosa succeda alla persona che si porta nel cuore noi siamo disposti a sopportare tutto per restargli vicini...amarne i pregi ed i difetti...Questo è il compito di una donna,sostenere il proprio compagno in qualsiasi situazione si trovi,prendersene cura,rendergli la vita migliore e stargli vicino con amore e dedizione.Adesso voglio dire se esistesse su questa terra la persona in grado di smuovere questi sentimenti è quella con cui ognuono di noi passerebbe la propria esistenza.Dio ci crea ognuno con una croce da sopportare e scappare lontano da quella croce non significa nulla,ma solo che un bel giorno ci sveglieremo con la sensazione che stiamo vivendo tanto per.Che è sempre bello perchè la vita è un dono ma credo che ognuno di noi su questa terra oltre a cercare di essere il più felice possibile dovrebbe avere anche una missione.Quando ero adolescente andavo a scuola per imparare ad essere maestra ed in realtà anche quando è arrivato mio figlio e mi sono sposata ho sempre sentito di non aver ancora trovato la mia vera strada,tanto è vero che ho ricominciato a studiare per tornare ad esercitare ed ho sempre chattato alla ricerca disperata di qualcosa perchè i conti non mi tornavano.Succede che poi quando sei più disperato possibile chiedi aiuto a tutto e ti si aprono davanti porte che non conoscevi,magari forzate,ma che sono lì.A dire la verità amo insegnare.Tuttavia un giorno ho trovato la mia croce che avevo buttato da qualche parte,un po' impolverata e sbatacchiata.Così,l'ho trovata perchè è stato come illuminarmi e rendermi conto che esisteva qualcosa ancora più grande dell'insegnare.Ora vado a fare colazione questa è una cosa troppo importante di cui parlarne calma ed a stomaco pieno...a dopo.

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scusate,

avevo promesso di parlare delle mie passioni,ma questa sera c'è da fare un giro intorno alla rotonda.

Vi è mai capitato...e qui se state leggendo il blog,voglio commenti...di sentire che la vostra vita è fuori dai binari...mi spiego meglio...da qualche ora ho la netta sensazione di star vivendo e di aver vissuto qualcosa che non mi appartiene e che probabilmente non doveva andare in tal modo...voglio dire come se  la vostra vita non sia effettivamente il percorso che era stato scritto per voi o per chi non crede nel destino che la vostra vita sia un concatenarsi di eventi che vi hanno portato molto lontano da ciò che dovevate fare od essere.Nel momento in cui vi svegliasse cosa fareste?cerchereste di mirare il tiro per riportarla verso dove sentite che è ''casa vostra'' o vi adattate al vissuto?e per casa intendo un posto metaforico a cui sentite di far parte.Come incassereste il colpo di un  lavoro mancato ad esempio solo perchè siete scesi una fermata più in là e nel frattempo il candidato successivo è passato in cima alla lista?Poi metterò la spiegazione logico-matematica del perchè io mi senta così.