Cinque anni sono trascorsi da quella notte. Un tempo senza ore, surreale, distorto: d'improvviso un inverno in anticipo rivestì di gelo le pareti della stanza e dell'anima. Da quel momento ho imparato a respirarti nell'assenza.
Ho disteso manciate di stelle sull'erba per trovarti
Ho sbriciolato nuvole in coriandoli per scorgere i tuoi occhi di cielo
Ho offerto il mio corpo al vento per abbandonarmi nel tuo abbraccio segreto
Ho quietato il canto dei grilli per udire la tua voce
Ho scritto parole vestite di ricordi per riempire il vuoto
Mancanza di te che colmo con l'amore che mi hai dato, vibrazioni fluide distillate dal dolore dell'anima, come schegge di cristallo le appendo al soffitto legate a fili di emozioni [oscillanti bagliori rifratti all'infinito]
E mi incanto ad osservare il gioco di luci e colori sdraiata sul pavimento con il cuore pieno di Te...
E' così facile amarti Papà, anche nell'assenza
Io per Te
[foto dal web]
Un omaggio alla tua grande passione, l'opera lirica, il melodramma che ho imparato ad apprezzare e ad amare attraverso Te...
Monserrat Caballe (Ebben me ne andrò lontana) da "La Wally" di Alfredo Catalani
Inviato da: AngeloQuaranta
il 25/12/2017 alle 11:25
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il 23/12/2013 alle 17:54