Anacleto Mitraglia

La sanità regionale ligure, alla viglia delle elezioni


 Un mio amico medico di famiglia ha inviato a tutti i suoi pazienti una mail che cito qui di seguito. Il medico riprende un articolo pubblicato da un giornale locale dove si riporta il comportamento vessatorio della ASL3 genovese verso i medici di famiglia, rei di prescrizione azzardata. L'articolo purtroppo non e' disponibile sul web, ma il succo e' quello riportato dal medico di famiglia.Alla vigilia delle elezioni, dove la giunta regionale di sinistra e' in bilico (e con pochissime speranze di essere rieletta) e' giusto che si sappia come andra' a finire la nostra sanita'. Cio' che e' terribile (per la nostra salute), e' che le cose non cambieranno con una giunta di destra. L'articolo comparso sul Secolo XIX il 16/02/10 dal titolo: “Troppericette? Stipendi tagliati. In rivolta i medici di famiglia” secondome non ha centrato il reale problema che ci coinvolge. Al lettore, noninteressa che il Medico di Famiglia ci rimetta dei soldi sullostipendio; non gli interessa neppure sapere che lo stipendio mensile èlo stesso da 4 anni a questa parte per mancato rinnovo contrattuale.Ma sarà sicuramente coinvolto se gli facciamo capire che, grazie allemotivazioni riportate nell'articolo, non siamo in grado di curarlosecondo scienza e coscienza, con nocumento per la sua salute e persinorischio di vita.L’articolo riporta una dichiarazione del Direttore Generale Dr.ssaRenata Canini:  “La legge impone controlli, la stessa convenzione deiMedici di Famiglia li prevede…. Non capisco di cosa si lamentano”.Purtroppo per i nostri direttori e amministratori i malati sono deinumeri buttati dentro a delle statistiche e i  Medici di Famiglia sono“Ordinatori di spesa”.Invece, per noi medici, i malati sono delle persone sofferenti, chenecessitano di cure da somministrare al meglio delle nostre conoscenzecliniche. E pertanto ci lamentiamo di non poter curare i cittadinicome vorremmo.Da quando è partita questa ossessiva e sanzionatoria ricerca diprescrizioni farmaceutiche considerate improprie, il nostrocomportamento non è più dettato dall’etica professionale ma imposto dauna logica del risparmio a tutti i costiL’ impedimento che, in taluni casi, ci nega la possibilità diprescrivere farmaci fuori scheda tecnica (cosiddetto “sbugiardino”contenuto nelle scatole dei medicinali),  si traduce in un pericoloper la salute del cittadino.Dobbiamo far capire alla gente che i signori politici, instaurandoquesto clima di terrore mascherato da “appropriatezza prescrittiva”,giocano sulla pelle dei malati.E’ noto e riportato sui giornali di questi ultimi giorni che semprepiù cittadini riducono le spese per la sanità perché impossibilitati apagare di tasca propria; e questo va a discapito della salute; estando così le cose, non vale assolutamente il discorso che ci fanno inostri controllori della ASL che dicono: prescrivete quello che serveal malato ma ciò che è fuori scheda tecnica se lo deve pagare.Come può fare un discorso del genere ai molti nostri pensionati conpoche centinaia di euro al mese, o ai disoccupati per la nota crisi diquesti anni, che magari debbono mantenere moglie e figli?Equivale a dire alla gente: andate a morire ammazzati perché intantodobbiamo risparmiare e le medicine che vi servono il vostro medico difamiglia non può prescriverle a carico del SSN.Ritengo che il punto su cui si debba battere di più è la salute delcittadino; mi vergogno che si parli di soldi sottratti ai medici inquesto periodo di crisi; non è certo la sanzione che ci somministra laASL a cambiare il nostro tenore di vita; sicuramente siamo tuttiarrabbiati per una questione di principio: impossibilità a curareliberamente i malati secondo scienza e coscienza; siamo ormaisfiancati dalla perdita di tempo continua che comporta il sistematicorichiamo negli uffici ASL e il contenzioso quotidiano che questapersecuzione ci porta ad avere con i nostri assistiti.Ogni volta che prescriviamo un farmaco a carico SSN la nostracoscienza professionale si scontra con la cosiddetta “appropriatezzaprescrittiva” che ci trasforma in ragionieri contabili al servizio deinostri politici ed amministratori.Periodicamente riceviamo dalla ASL un resoconto di quanto “costiamo”in prescrizioni di farmaci per i nostri pazienti con bellissimigrafici che ci dimostrano un eventuale scostamento dalla media:perchè?Alcuni esempi che ricorrono tutti i sacrosanti giorni, più volte algiorno, nei nostri studi:1)      come riportato dall’articolo sul Secolo XIX, la prescrizione difarmaci contro l’osteoporosi nell’uomo è fuori scheda tecnica; maevidenze cliniche dimostrano che in particolari casi esiste anche perl’uomo il pericolo di fratture; dobbiamo permettere che si rompano unfemore oppure proviamo a ridurne i rischi?2)      sempre nell’ambito dell’osteoporosi un nuovo farmaco, l’acidoneridronico, ha dimostrato ottime possibilità di prevenzione dellefratture unitamente a grande tollerabilità ma siccome l’indicazionedell’osteoporosi non è ancora contenuta in scheda tecnica, la personaa rischio, uomo o donna che sia, deve pagarselo.3)      Proprio la Regione Liguria avvia, da Marzo, un progetto diprevenzione del rischio cardiovascolare (paralisi, infarto, ecc.) alquale hanno aderito molti Medici di Famiglia; una volta inquadrati isoggetti arruolabili, vogliamo curare quelli più a rischio con lestatine di ultima generazione o dobbiamo usare solo le statine piùvecchie, spesso meno efficaci, comunque più economiche?4)      Ulteriore raccomandazione della ASL: l’ipertensione, cherappresenta uno dei principali fattori di rischio per infarto o ictus,andrebbe trattata primariamente con ACE inibitori, possibilmenteusando un cosiddetto “generico”, perché le nuove molecole, icosiddetti Sartanici, sono più costosi e la Liguria è in testa,relativamente a tutte le altre regioni d’Italia, nel consumo di questiultimi; ma ci sarà un motivo per cui la maggior parte deglispecialisti cardiologi li prescrivono come farmaco di prima scelta! Enoi dovremmo sostituire la terapia consigliata da un Cardiologo?5)      Da anni uno dei tanti motivi di richiamo è la prescrizione difarmaci anti ulcera dello stomaco: un dosaggio adeguato di questifarmaci, che talora vanno somministrati in dosi di 2 al giorno anziché1 come riporta la scheda tecnica, permetterebbe di ridurre i ricoveriper perforazione o emorragia gastrica; e poi è in atto unaintimidazione continua ad usare il generico immesso in commercio oltre10 anni fa, meno costoso certamente, ma non sempre efficace6)      L’ultima, ma solo in ordine di tempo, persecuzione riguarda leEparine a basso peso molecolare, usate per la terapia e la prevenzionedelle embolie polmonari (fatali nel 5% dei casi !): veniamocontinuamente richiamati perché superiamo il periodo disomministrazione previsto in scheda tecnica.Perché il nostro Segretario Regionale Ligure FIMMG, Dr. Prete, ciinvita a denunciare questa situazione ai cittadini e non allamagistratura? Sarebbe una vittoria certa nella stragrande maggioranzadei casi passati sotto osservazione della ASL.       Per questi motivi spero di chiarire la nostra posizione ancheattraverso il Secolo XIX riportando questi concetti che secondo mesono essenziali per tirare il cittadino dalla nostra parte.