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Recita il provvedimento firmato dal suo responsabile - e materiale
redattore - Roberto Mangiardi alla voce “oggetto”: «Limiti
all’autorizzazione di locali ubicati negli edifici ricadenti nella zona
del Centro storico e posti al piano strada (piano terra o seminterrato)
al fine di restituire alla zona adeguate condizioni di vivibilità,
sicurezza e praticabilità da parte della collettività». Pertanto non si
potrà, continua il testo dell’avviso, «allestire o mantenere locali al
piano strada attrezzati come camere da letto, soggiorni, sale da
pranzo, cucine e simili entro l’ambito delimitato dalle strade
indicate». Anche gli stabili prospicienti - su ambo i lati - del
perimetro indicato, sono stati compresi nel divieto. Divieto al quale
sono state sottratte le cucine e i locali a servizio di attività
commerciali che comportino la somministrazione di alimenti e bevande.
Salvo anche chi riuscirà a dimostrare che l’abitabilità del basso del
quale è proprietario è stata autorizzata dal Comune. (Il secolo XIX)
Mi immagino le conseguenze:
a) Per una fellatio-penis ci tocca salire pure le scale...
b) Le ex-alcove verranno riciclate agli studenti fuori sede per la gioia
delle abitanti del primo piano.