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Ho appena finito di compilare la modulistica per la "social card" di mia madre.
L'intera operazione ha richiesto circa un paio di ore, tra il download della
modulistica, la lettura delle istruzioni, la compilazione dei moduli e
le fotocopie varie.
Devo ammettere (da tecnico) che i tecnici del MEF hanno fatto un buon lavoro:
il sito e' velocissimo e la documentazione in pdf e' abbastanza chiara.
La compilazione dei moduli non e' stata di particolare difficolta' per
me che sono allergico alle modulistiche. Per fortuna avevo gia' l'ISEE
e quindi non mi resta che apporre e far apporre le firme e poi
fare la coda all'ufficio postale.
Fin qui, tutto bene.
Adesso pero' devo parlare di mia madre, ultraottantenne e
assai malpresa in salute.
Male in salute, ma non nel cervello (nonostante le paturnie senili...).
Nella sua dignita' di vedova, dopo una vita da casalinga dedicata
al marito e al figlio (me, unico e ovviamente viziato), la cosa (la card) non e'
stata affatto gradita.
E me lo ha detto a chiare lettere: si potevano risparmiare tutto questo
casino e darci direttamente i soldi nella pensione (peraltro ridicola).
Ha mangiato la foglia che la stanno prendendo per i fondelli, dopo
averle applicato il bollino di poverta' addosso. Se non fosse che
vive all'osso, avrebbe preso la card e l'avrebbe rispedita al mittente
con preghiera di ficcarsela in...(non lo scrivo perche' la mamma non lo ha detto
con parole esplicite).
Ma quando sei all'osso, non ti puoi permettere simili lussi.
Dubito che la mamma torni ha votare per silvio.