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Si sta per avvicinare uno dei momenti più importanti di quest’anno, che non è il mio compleanno come qualcuno potrà sospettare, ma bensì il matrimonio di William e Kate. Partiamo da una premessa: io adoro i matrimoni reali e, quando ne ho avuto l’occasione, ho “assistito” a cotante celebrazioni, appuntando mentalmente i dettagli del vestito delle principesse (o future tali) e soffermando il mio occhio critico su tutti quegli aspetti  propri del matrimonio, compresa l’emozione degli sposi. Dopo un’attenta valutazione, perché in questi anni le Case Reali spagnola e svedese hanno fatto la loro discreta figura sull’argomento, sono giunta alla conclusione che questi matrimoni sono il modo che ha la monarchia di ravvivare il consenso popolare e di alzare i sempre incerti indici di popolarità. E quando qualcuno diventa popolare scatta automaticamente il “discorso gadget”...e su questo argomento c’è di che sbizzarrirsi...perché qualsiasi cosa, in vista di un matrimonio, può diventare un utile oggetto su cui appiccicare la foto dei futuri sposi. Ecco allora che, nel caso di William e Kate, posso dire che il requisito del kitsch è stato degnamente rispettato:  dai (a questo punto) banali gemelli, tazze e piattini, orologi e posacenere, si passa ad una serie di oggetti pressoché indimenticabili, come il set di bambole fatte a maglia rappresentative della famiglia reale, le ampolle per il sale, il freezer in cui la coppia abbracciata sorride, la scatola di profilattici, le bustine da tè, i sacchetti per il mal d’aria e le unghie finte con la coppia smaltata. Se vi state chiedendo perché mi interessa così tanto l’argomento “matrimonio William e Kate” è presto detto: non potendo essere lì per le strade di Londra a sventolare la bandierina inglese (perché giuro, fossi stata presente, io l’avrei fatto!), voglio assolutamente un gadget improbabile del matrimonio e spero tanto che qualcuno che al momento è a Londra (vedi alla voce “sorella di Ilaria”) soddisfi questo mio desiderio.