*Orizzonti*

*Facebook*


Contrariamente a tanti che l’aborrano, penso che Facebook sia uno dei pochi social network che sia riuscito a creare aggregazione e condivisione di contenuti, a promuovere eventi e nuove relazioni. Capita sempre più spesso che si vengano a sapere le cose prima da Facebook che dai diretti interessati, tant’è che oramai è diventata quasi una frase di uso comune dire “Ma come? Non l’hai letto sui Facebook?”...il che fa un po’ tristezza, ma fa ben capire quanto questo social network si sia perfettamente integrato nel tessuto sociale, diventando quasi prassi quotidiana per milioni di italiani. Ammetto di utilizzare spesso Facebook e di aver sperimentato un po’ tutto quello che ha da offrire, compresi i social game (Farmville in primis), di aver commentato gli status altrui, condiviso foto, chattato di quando in quando. Ed è proprio durante una chiacchierata non proprio piacevole in chat che mi sono resa conto che - al contrario della sottoscritta che chiede l’amicizia con la massima innocenza possibile, senza secondi fini -  chi finora ha chiesto di diventare mio amico può essere ricondotto a categorie ben precise, quali:   - la CATEGORIA AMICO:  in questa categoria ritroviamo tutti coloro che mi conoscono o che mi hanno conosciuto, a cui quindi in linea di principio sto simpatica (altrimenti cosa mi chiederebbero l’amicizia a fare?);   - la CATEGORIA CURIOSO: in questa tipologia rientrano coloro che conosco di vista, che magari mi chiedono l’amicizia solo per farsi gli affari miei, per vedere che persone e posti frequento;   - la CATEGORIA GIOCO: in quest’altra, invece ,ci sono coloro che “utilizzano l’amicizia” per scopi ludici, legati essenzialmente ad alcuni social game, e che dichiarano la loro intenzione già nella richiesta d’amicizia. È una categoria totalmente innocua, che può al massimo farmi qualche centinaio di richieste al giorno per tegole, chiodi, mattoni, ecc...ecc...;   - la CATEGORIA MOLESTATORE: è la categoria peggiore, che si insinua nella mia bacheca, nel mio giro di amicizie approfittando magari di amicizie comuni, che studia le mie foto per poi passare alla richieste assurde ai limiti della decenza.Ed è proprio quest’ultima categoria, in forte espansione, che mi ha fatto capire che forse è meglio di fare un po’ di pulizia tra le mie amicizie.