*Orizzonti*

*Sorprese pasquali*


La maggior parte delle volte me ne frego e vado avanti. Ma ci sono giorni come questo in cui anche una semplice parola, un semplice gesto possono ferire. Mia sorella tra qualche mese se ne andrà a convivere con il suo fidanzato per poi sposarsi il prossimo anno. C’è grande gioia e fermento in casa per questa novità. Io stessa sono veramente felice per lei. E allora dove sta il problema? Il problema sta nell’atteggiamento dei miei parenti, che vedono in tali scelte il normale percorso che una donna dovrebbe fare, giudicando di fatto “poco normale” la mia vita. Perché io potrei essere pure il più grande genio di questa terra, aver fatto le più grandi esperienze, ma se a 33 anni non sono ancora sposata e non ho dei figli, qualcosa di sbagliato in fondo ce l’ho. E se anche tutto questo non mi viene detto apertamente faccia a faccia, mi viene fatto capire in ogni modo, arrivando per fino alla conclusione che le premesse per questa mia stranezza c’erano tutte. Ma, al di là di tutto, la cosa che più mi rattrista è questa incapacità di amare: è come se da tre anni a questa parte qualcosa si fosse bloccato e mi impedisse di essere anche solo attratta da qualcuno. O forse saran gli uomini che non sono più quelli di una volta?