*Orizzonti*

*Battaglie perse in partenza*


Non è facile, per chi da sempre è un’idealista, scendere a compromessi, fare la cosa che è giusto fare per il quieto vivere, perché bisogna sembrare carine e gentili anche quando non si ha alcuna stima nei confronti di chi ci sta di fronte. Ho sempre creduto nella giustizia che alla fine trionfa, nel fatto che tutto (sia il bene che il male) prima o poi torni, ma mi accorgo che spesso non è così, che il rospo da ingoiare non è poi facile da digerire. E allora che fare? Scendere di nuovo a compromessi o essere coerenti con le proprie convinzioni, ben sapendo che queste porteranno a delle conseguenze? La questione è presto detta: mi è stato chiesto di partecipare economicamente al regalo per il compleanno di una persona che detesto. Di fronte al mio iniziale e perentorio "NO", mi è stato fatto notare che ci sono casi in cui non è proprio possibile esimersi, perché questo aggraverebbe di più una situazione già di per sé complicata. E allora forse è giusto fare sempre finta di niente, sorridere e andare avanti pensando che non cambierà mai nulla? La mia autostima – di fronte a queste scelte – ne esce sempre sconfitta.