*Orizzonti*

* E quasi sempre hai provato a parlare ma non sentiva nessuno*


Ti abitui alle cose belle, ai vestiti firmati, ai viaggi, alle cene, alle serate in compagnia di persone che consideri da subito amici. Ti abitui alla leggerezza che ne deriva, al non pensare a domani, perché tanto si vive una sola volta, perché sai di aver già troppo rinunciato e sofferto per farlo ancora. Poi improvvisamente si incrina qualcosa fuori e dentro di te. E ti accorgi ben presto che la tua vita non va di pari passo con quella degli altri. Inizialmente fai finta di niente ma il distacco diventa ogni giorno più evidente, tanto che ti accorgi che non hai più nulla da dire, nessun interesse verso una vita che non è più tua. A poco poco riaffiorano ricordi che pensavi di non avere, ma che in fondo il tuo cuore non aveva mai dimenticato: parole come sacrificio, umiltà e dignità ti fanno ricordare che tu sei ben altro da quello che ti sei illusa di essere. E ti chiedi come hai potuto pensare di poter diventare così superficiale tu che superficiale non sei mai stata; come hai potuto accantonare gli insegnamenti delle persone per te più importanti; come hai potuto abbassare il tuo valore per farti accettare. “Quella che non sei, non sarai” ha detto quel tale che mi è tanto caro...io però giorno dopo giorno sto scoprendo chi sono: una persona capace di sentimenti autentici, che crede in quello che dice e a chi lo dice, che preferisce la solitudine (anche se positiva) al rumore di parole e di giudizi che non le appartengono. Una donna felice di ogni conquista a cui saprà arrivare, orgogliosa dei suoi pregi e difetti, ma soprattutto della sua trasparenza.