*Orizzonti*

*Un conto è volere vedere le stelle*


È strano come la vita ci faccia capire tante piccole verità nei modi più bizzarri possibili. Mi è sempre piaciuto fare tante cose, dedicarmi a più passioni, avventurarmi in nuove esperienze. Oramai in famiglia hanno smesso di contare le volte che dico “ho sempre desiderato questa cosa...” (e spesso questa frase è stata pure un modo per giustificare i miei deliri da shopping). Spesso però questa mia voglia di fare si scontra con il tempo a disposizione e con l’impossibilità di essere in più posti contemporaneamente (anche se da tempo oramai ho fatto richiesta di ubiquità), con il risultato di produrre in me una sorta di frustrazione data dalla sensazione di non aver fatto abbastanza. In realtà è il contrario: faccio di per sé troppe cose ma, pur essendo decisamente organizzata e abbastanza portata per il multitasking, spesso non riesco a seguire tutto nei giusti tempi. E allora che fare? Ho provato a ridurre gli impegni, ma è più forte di me: l’avere tante passioni è nel mio DNA mio padre è uguale). Quindi non mi resta che rassegnarmi all’idea di non conoscere mai la noia (non mi è mai successo finora di provare questo sentimento), di non essere mai libera in tempi brevi (e le mie amiche ne sanno qualcosa, visto che do disponibilità a medio-lungo termine), di essere sempre costantemente in bilico tra le cose da e che vorrei fare, ma (e questa è la cosa decisamente più importante) di essere una persona soddisfatta di quello che ha e fa, alla ricerca di qualcosa ma non di qualcos’altro.