*Orizzonti*

*Giovedì d'attese*


E poi ci sono quei giorni in cui ti aspetti una buona notizia, giorni in cui l’attesa si mescola alla curiosità verso qualcosa che potrebbe o non potrebbe accadere. Non sono molto amante del mese di gennaio: freddo, ghiaccio, nebbia, scadenze, difficoltà a riprendere i normali ritmi (dopo la pausa natalizia) lo rendono poco incline a fare dei progetti (nonostante, paradossalmente, i buoni propositi). Eppure questo gennaio 2013 finora non è stato al di sotto delle aspettative (anche se, ripeto, non nutro mai grandi aspettative verso il mese in sé). Per ora l’unico tasto un po’ deludente, strano a dirsi ma vero, è stata la questione “cinema”, da sempre mia grande passione. Finora i due film visti in sala non mi hanno entusiasmato nemmeno un po’, anzi – a dirla tutta – mi hanno anche un po’annoiato. Antonio Albanese, con quel suo “TUTTO TUTTO NIENTE NIENTE”, in realtà non ha mai nutrito granché della mia fiducia. Questa commediola senza troppe pretese, totalmente incentrata sui personaggi Cetto La Qualunque, Frengo Stoppato e Rodolfo Favaretto, ha comunque il merito, nella sua paradossalità, di fotografare una situazione che oramai conosciamo troppo bene, un’Italia a cui la politica ci ha abituati. La vera delusione è stata THE MASTER, al di sotto delle aspettative che mi ero creata dopo il suo passaggio a Venezia e i relativi premi vinti. Interpretazione magistrale di Joaquin Phoenix e di Philip Seymour Hoffman, fotografia superba, ma il film, a mio avviso, si riduce solo a quello...a un pure esercizio di stile, con una storia che tende a perdere un proprio filo conduttore, per lasciare spazio ad un dramma esistenziale che a poco a poco diviene pure parte dello spettatore. Peccato...speravo in un film che lasciasse un segno...e mi sono inbattuta in una noia ansiosa.