Imparare ad amare

Polvere


Volevo solo piangere.Non mi interessava chi era come perchè che nome avesse.Nulla.Sentivo la testa girare e la terra tremare.Volevo lavarmi le mani da quello sporco, non c'era più nemmeno il copriletto grigio.Volevo buttare tutto in giardino accanto ai giochi caduti di Davidino, accanto a quel gatto che ha preso quel giardino per casa sua, sotto il sole e in mezzo al vento.O in quel sacco nero.Mi sono limitata ad appenderlo alla porta.C'avrei buttato dentro tutto, ma forse non ci stava.Forse finiva la carta nel sacco, ma non i sentimenti.Non le lacrime.Non le parole.Non i sorrisi.Non gli abbracci.Solo la carta.E poi ho pianto.Ho pianto invece di studiare e mi sono arrabbiata.E ho sperato che tornasse tutto come un tempo.Ho rubato una cosa da un armadio, te la restituirò, un giorno.Forse.Volevo solo piangere davanti alla finestra.Ho rovesciato il caffe su quell'odioso tappeto, ho lavato le lenzuola ed era l'unica cosa pulita che vedevo oggi.Poi ho continuato a chidermi cosa mi mancasse.Nulla.A me non manca nulla.E ora ho bisogno anche di avere.Ho riordinato controvoglia, oggi, controvoglia.Ho cancellato quell'attimo di sottile intimità fra noi due.Forse un giorno.Se mai mi amerai.Non voglio essere una delle tante.Questa volta no.E' tutto sul letto, tutto.Talmente tanto che mi meraviglio.Basta?Basta o vuoi che ti porti anche i miei sogni e i miei segreti?Basta come amore questo.Secondo  me vi siete dimenticati il significato della parola amore.Per me è questo.Per me la tua è solo paura e insicurezza, davanti ad una persona che vale.Dimostrerò chi sono.Lo farò nel lavoro, se non posso farlo in altro.Tornerai.Tornano tutti prima o poi.Ti amo e mi spaventa che le mie non siano solo parole.