Creato da cucciola88l il 11/01/2008

Imparare ad amare

Il tempo aiuta a dimenticare e il destino regala sempre una seconda occasione. Ma aprirsi all'amore significa rendersi vulnerabili

 

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...dov'eri...

Post n°272 pubblicato il 03 Settembre 2010 da cucciola88l

dov'eri ogni volta che piangevo?

Mi hai gettato addosso l'uomo che c'era dietro a quel nick senza preservarmi da nulla.A difendermi c'ho pensato da sola.Non eri quella mano dolce a cui rubai l'anello.Non eri solo sorrisi.Eri molto oltre.Molto meglio.Molto peggio.Tutto di te.Mai provai a cambiarti.Mai l'avrei fatto.Ci rubammo molte cose.Tra cui l'anima.Parlammo di attici mare e aquiloni.E mentre lo facemmo, a parer mio, c'innamorammo l'uno dell'altra.Non mi preservasti dalla rabbia, non mi preservasti dalle delusioni.Lo feci io da sola, e non sempre fu giusto.Ma lo feci per esserti di sostegno su quei libri, a colmare le lacune che non fui io a lasciare

perchè lasciasti me da sola a preservarmi dalla tua rabbia?

 Volevo solo piangere.Non mi interessava chi era come perchè che nome avesse.Nulla.Sentivo la testa girare e la terra tremare.Volevo lavarmi le mani da quello sporco, non c'era più nemmeno il copriletto grigio.Volevo buttare tutto in giardino accanto ai giochi caduti di Davidino, accanto a quel gatto che ha preso quel giardino per casa sua, sotto il sole e in mezzo al vento.O in quel sacco nero.Mi sono limitata ad appenderlo alla porta.C'avrei buttato dentro tutto, ma forse non ci stava.Forse finiva la carta nel sacco, ma non i sentimenti.Non le lacrime.Non le parole.Non i sorrisi.Non gli abbracci.Solo la carta.E poi ho pianto.Ho pianto invece di studiare e mi sono arrabbiata.E ho sperato che tornasse tutto come un tempo.Ho rubato una cosa da un armadio, te la restituirò, un giorno.Forse.Volevo solo piangere davanti alla finestra.Ho rovesciato il caffe su quell'odioso tappeto, ho lavato le lenzuola ed era l'unica cosa pulita che vedevo oggi.Poi ho continuato a chidermi cosa mi mancasse.Nulla.A me non manca nulla.E ora ho bisogno anche di avere.Ho riordinato controvoglia, oggi, controvoglia.Ho cancellato quell'attimo di sottile intimità fra noi due.Forse un giorno.Se mai mi amerai.Non voglio essere una delle tante.Questa volta no.E' tutto sul letto, tutto.Talmente tanto che mi meraviglio.Basta?Basta o vuoi che ti porti anche i miei sogni e i miei segreti?Basta come amore questo.Secondo  me vi siete dimenticati il significato della parola amore.Per me è questo.Per me la tua è solo paura e insicurezza, davanti ad una persona che vale.Dimostrerò chi sono.Lo farò nel lavoro, se non posso farlo in altro.Tornerai.Tornano tutti prima o poi.Ti amo e mi spaventa che le mie non siano solo parole.

 perchè cazzo non c'eri?perchè c'era solo fango sporco e passato?

Lo sai, che è stata una giornata stupenda.E lo sai anche che quando sei con me i tuoi occhi sono felici.Voglio solo andarmene via, scappare, sempre con te e mai da te.Sono stanca.Tanto.

perchè dovevo sempre essere stanca e triste?tu dov'eri?

 

Il mio sentimento non ha il nome di una formalità.Non è un etichetta, il mio si chiama amore.Dai un nome anche al tuo sentimento ma non chiamare il mio formalità.Piuttosto voglia di esserci e condividere, e insegnare e imparare l'amore, e sostenere negli attimi difficili, e vivere assieme quelli felici.Io non la chiamo etichetta.Ti ho detto che ti amo, e non è stata solo una formalità.Quelle le lascio a chi guarda una persona solo per quello che ha e non per quello che è.Io, non sono così.Anche all'aria che respiro saprei rinunciare, ma a te no.E ancora, non te ne accorgi...

 perchè per te stare con me doveva essere solo una formalità?

Non è la pazienza che mi manca.E' la forza e la voglia, e le certezze e le conferme che continuano a non arrivare.Non riesco più a sorridere, mi giro e mi rigiro in quel letto, avida nel cercare il tuo sapore,le tue parole le tue mani, e invece sono sola e stupida, e mi alzo e cammino avvolta dall'indifferenza.E mi riscopro incapace di essere felice, stupida ed egoista.Scrivo cancello, per dar pace alla mia anima, ma senza te la pace non la trovo più.Vorrei cancellare un sacco di cose, ma non si può più fare.sei il mio solo attimo di felicità, il resto è come camminare in mezzo alla nebbia.Senza vedere e con il cuore alla gola.Mi sono scivolate dalle mani quelle parole, forse hai preferito non sentirle, o forse non te le aspettavi, o forse mille cose che rimangono solo un forse.Le sento, ogni attimo di più, e più passano i giorni più cresce quello che sento.Non sono abbastanza per te, come non sono abbastanza per molti, come non sono abbastanza nemmeno per me stessa.

 perchè non hai sentito quando ti ho detto ti amo?perchè non me l'hai detto ogni volta che ti supplicavo di dirmelo?

e adesso?non mi è rimasto nulla in mano.un pugno di sassolini.Un anellino.Una sigla.Vuol forse dire ti amo?che importa.ho voglia di gettare tutto a terra e calpestare e dar calci e piangere.e poi basta.e poi forse capire.O forse capiresti tu.che un vuoto lo puoi riemipire con i miei vent'anni.Te lo assicuro che so mostrarti il sole anche nelle giornate come oggi.Ma che importa ora a qesto mucchio di sassolini e sentimenti cosa sono capace di fare io.Nulla.Come sempre.

 

perchè eri lontano anni luce da me quando io ti amavo oltre ogni limite?

 ho imparato la differenza che c'è tra tenere una mano e incatenare un anima, ho sfiorato quella mano che si allontanna ogni volta, ma la continuo a sfiorare per non far la strada sola.Ho coltivato dentro me un sentimento che ha il profumo dell'amore.Poi , giunta quasi al limite, ho iniziato ad aver paura che quella strada era tempo buttato via.Che anche quell'amore appena nato non era destinato a crescere.Ho cancellato quelle parole su quell'interminabile lettera"prova  a non cercarmi per un po'".Le ho cancellate perchè ho paura che mancheresti solo tu a me.Prova a volare, provaci prima di dire che non ce la fai.

perchè ho dovuto pregarti per un anno di fidarti di me?

Ecco la fiamma.E' calda abbastanza da bruciare tutto.Tutto.Me compresa.Brucia tutto.Per quel che mi riguarda.Poi siediti ad ammirare il panorama di terra bruciata.Brucia tutto, non lasciar nulla.Goditi la puzza del fumo.Prendi un piccolo appunto:sul bruciato non cresce più nulla.Nulla.Divertiti a bruciare tutto.E non tralasciare nulla, soprattutto le cose belle che già sono sporche di fango.Solo carta straccia, per quel che mi riguarda.

 perchè bruciavi tutto?me compresa?

Vorrei frugare di nascosto fra le tue cose e girare quella pagina  di passato che tu non vuoi girare.Lo farei mentre dormi, quando non mi vedi, quando non ti accorgeresti di occhi e mani avide di cancellare un passato che ricade, inevitabilmente, su chi in gioco c'ha messo tanto.Costruisci il deserto attorno a te, ma non sai che sulla sabbia i fiorni non crescono.E' sabbia e nient'altro.Scansi da te le cose belle che ti capitano, sbagli, sai che sbagli, e lo fai lo stesso, quasi a volerti punire di ciò che tu non hai fatto.Vorrei rovistare fra gli armadi e riempire un sacco nero con tutto ciò che ti lega al passato,vorrei prenderti per mano e insegnarti a cogliere i fiorni quando sbocciano, non quando appassiscono.A quel punto non puoi far altro che buttarli anche loro nel sacco nero.Vorrei troppe cose, sono solo un'impotente spettatrice che quasi già non ce la fa a camminare in una sabbia che scotta troppo.Sai mancarmi sai farmi male sai farmi appassire prima del tempo.E non è quello che voglio io.Ma nemmeno tu.

perchè non hai voluto ascoltarmi e imparare che i fiori si raccolgono quando sbocciano e on quando appassiscono?

.Mi sono guardata allo specchio qualche ora fa.Mi sono guardata negli occhi e mi sono fatta una promessa.Per me.Ora che ho percorso questa strada, da sola credo, non so più tornarci indietro.Probabilmente invece dei sassolini c'ho lasciato le briciole di pane, saran felici gli uccellini che se le sono mangiate.Forse la stavo trovando la strada prima, forse era quella, se quella mano non m'avesse poi fermata.Avevo voglia di prendere quel babbo natale triste che c'è sull'armadio e buttarlo per terra.Volevo vederlo rompersi in mille pezzi, come sono un po' io adesso.Volevo togliermi da davanti quel ricordo di Natale, volevo addormentarmi su quel divano mentre le lacrime iniziavano a venirmi giù e tu mi guardavi.La prossima volta metterò sassolini e non più pane nella borsetta.Ci si perde una volta soltanto, poi la volta dopo sai come fare a non sbaglilare.Questa volta non ho nessuno, siamo solo io e gli occhi tristi di mamma, il viso imbronciato dei fratellini perchè papà va via senza di loro."è un po' tutto che non va mamma"inghiotti il rospo e vattene dalla cucina.Quanti rospi da ingoiare.Per me per te per lui per tutti.Non ho intenzione di scannarni a cercare la strada per tornare indietro, aspetto, tocco il fondo, poi risalgo.Anche sola ma risalgo.Penso sia stata una grandissima deficente, è il sottotitolo più frequente che mi passa in testa, come donna sono certa, le dò dieci a zero.Perdonate il mio attimo di presunzione

perchè io ho dovuto cancellare il passato che tu odiavi la tua convivenza andata male?perch ho dovuto portare pesi non miei?

Sai come farmi male.Sai che sulle incertezze ultimamente traballo un po', lo sai benissimo.Sai come farmi cadere.Lo sai e lo metti in pratica.Sai che i dubbi e le incertezze tue ripiombano inevitabilmente sul mio animo che non trova pace.Sai mettermi la paura di aspettare qualcosa che non verrà.Lo sai fare e lo fai.Sai dove colpire per farmi vacillare, ora che non ho un punto d'appoggio molto stabile, ma io non cado, state pur certi che non vi lascerò godere dello spettacolo di me a terra che tenta di rialzarsi al suono delle vostre risate.Sai rovinarmi le giornate, sai colorarle di nero,sai essere geloso e poi trattarmi come se fossi la prima donna che passa per strada.Sai i miei punti deboli.Sei cattivo.Ma non sai che alle volte posso esserlo molto più di te.Avevo bisogno solo di una mano, ma mi sembra che tu non sia disposto a darmela.Tu non passi le notti insonni per tuo padre.Tu non la conosci questa paura.E ti auguro di non conoscerla nemmeno.Non vedi gli occhi di tua madre spegnersi, non li vedi e non sai quanto fanno male quegli occhi.Vivi fra i muri di una prigione che tu ti sei costruito.Vivere e basta è fine a se stesso.Non bisogna solo astrattamente desiderarla una cosa, bisogna cercarla, volerla costruirla.Non bastano le chiacchiere nella vita.Vedrai che il tuo sano egoismo non ti porterà molto lontano.Vedrai che ho ragione io che ho solo vent'anni e sono una ragazzina, ma non so tanto meno di te rispetto alla vita.Io sono anche quella che ti nascondo.E ti mostrerò quello che saremo noi due,stanne pur certo...

perchè ero così cattivo con me che non me lo meritavo?

Era abituata a volare, bianca nel suo splendore.Ma cadde anche lei nel fango un giorno.E il rospo non tardò a ridere di lei

 "hai visto, che prima o poi tutti cadiamo nel fango?!Anche tu che sei una colomba"

 "Oh, certo, ma io non ci sto.Non ci rinuncio a volare di nuovo via." 

Sono caduta nel fango come quella colomba,sto solo tentando di pulirmi le ali per andar di nuovo via da qua.Da sola o no.Ma nel fango non ci posso rimanere

 

Me l'avevan detto, mi avevan messa in guardia da lui.Lui stesso l'aveva fatto ammonendomi di gettarlo via da me.Ma io ho voluto far di testa mia.E oggi faccio i conti con me stessa.Forse chiudere la porta alle spalle e iniziare di nuovo tutto sarebbe un buon modo per cominciare a rinascere un po'.A vivere.O forse ho iniziato a vivere solo ora che ho incontrato lui.Ho voglia di andarmene da me, da lui, da qui.Se Dio ha voluto che nascessi senz'ali posso trovare chi mi aiuta a cucirmele.Per andar via.O forse solo per tentare di raggiungere il punto più alto per poi iniziare il mio volo.E' il momento che non mi lascia in pace con me stessa,non è il bisogno di qualcuno, è il bisogno di pace, di lui.Vederlo felice, vederlo.Averlo.Amarlo.Essere desiderata.Per quella che sono.Nulla più.

perchè invece di vivere i primi mesi come i più meravigliosi della mia / nostra vita sono stati un cesso infinito?dove cazzo eri quando piangevo?dove cazzo eri quando gridavo?dove cazzo eri quando ti chiedevo con tutte le forze amami?dove?sono una diga ce ha ceduto dalla rabbia dell'acqua.lasciami svuotare un po'.solamente un po'.

 
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Anche quando ci buttiamo via
per rabbia o per vigliaccheria
per un amore inconsolabile
anche quando in casa il posto è più invivibile
e piangi e non lo sai che cosa vuoi
credi c'è una forza in noi amore mio
più forte dello scintillio
di questo mondo pazzo e inutile
è più forte di una morte incomprensibile
e di questa nostalgia che non ci lascia mai.

Quando toccherai il fondo con le dita
a un tratto sentirai la forza della vita
che ti trascinerà con se
amore non lo sai
vedrai una via d'uscita c'è.

Anche quando mangi per dolore
e nel silenzio senti il cuore
come un rumore insopportabile
e non vuoi più alzarti
e il mondo è irraggiungibile
e anche quando la speranza
oramai non basterà.

C'è una volontà che questa morte sfida
è la nostra dignità la forza della vita
che non si chiede mai cos'è l'eternità
anche se c'è chi la offende
o chi le vende l'aldilà.

Quando sentirai che afferra le tue dita
la riconoscerai la forza della vita
che ti trascinerà con se
non lasciarti andare mai
non lasciarmi senza te.

Anche dentro alle prigioni
della nostra ipocrisia
anche in fondo agli ospedali
della nuova malattia
c'è una forza che ti guarda
e che riconoscerai
è la forza più testarda che c'è in noi
che sogna e non si arrende mai.
Coro: E' la volontà
più fragile e infinita
la nostra dignità
la forza della vita.

Amore mio è la forza della vita
che non si chiede mai
cos'è l'eternità
ma che lotta tutti i giorni insieme a noi
finché non finirà
Coro: Quando sentirai
che afferra le tue dita
la riconoscerai
la forza della vita.

La forza è dentro di noi
amore mio prima o poi la sentirai
la forza della vita
che ti trascinerà con se
che sussurra intenerita:
"guarda ancora quanta vita c'è!"

 
 
 

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