Sonoviva

America


 Voi valete di più, tanto di più di qualsiasi altro comune mortale cui sia mai capitato di nascere vivere e morire in qualunque altra parte del mondo; voi valete di più perché siete nati in America oppure l'avete scelta per viverci ed ora sentite in voi quello che chiamate orgoglio nazionale; voi valete ancora di più perché non siete parte di una anonima comunità, che so io, di New Orleans, per esempio o non vivete ad Haiti, ma nella grande New York e magari anche nella grande mela come chiamate il cuore di questa città. Voi valete di più perché non fa niente se nelle stesse ore un tornado 5 volte più potente lascia morti e distruzioni tra i disperati delle Filippine, che di simili sciagure ne hanno a decine ogni anno, senza che nessuno ne parli perché è di voi che devono parlare, del vostro timore di rimanere in casa senza elettricità e senza poter seguire sulla vostra rete televisiva preferita l'esaltazione del vostro essere in pericolo. Perché ogni cosa ha una valenza maggiore quando capita a voi ed è vero che per voi tutto deve essere big, grande, come siete grandi voi. E non ditemi che parlo così per ragioni personali, magari perché quando stava per schiodare l'ospite yankee e già suonavano le campane a festa, ce lo ritroviamo qui incollato allo schermo della Tv, con il mano il telefono per chiamare l'America, unico a farlo ancora usando la tecnologia classica e per giunta non a proprie spese; non ditemi che c'è qualcosa di personale se lo stesso la tv la deve guardare con il condizionatore a manetta benché gli abbia spiegato più volte che non serve che sia regolato così basso che tanto l'unico scopo che raggiunge è quello di consumare tanto di più; e non ditemi che c'è qualcosa di personale se lo stesso fa finta di non capire che non è giusto che una parte così piccola di umanità abbia fino ad oggi consumato la maggior parte delle risorse della terra; e non ditemi che c'è qualcosa di personale se lo stesso non si convince che in una città di mare non si può pretendere che ci sia la sala interna climatizzata a manetta se tu non vuoi stare sulla terrazza all'aperto e che il cameriere ti serva la coca con tanto ice, come farebbero a New York. Non è perché c'è qualcosa di personale ma solo perché così la pensano gli americani che si sentono sempre i migliori tra tutti. Che la Grande Mela affondi non ci credo visto che ormai, nonostante i drammi, la forza di Irene è scesa a livello 1, e le immagini degli esaltati che giocano con le pozzanghere nella Times Square di Broadway non si potrebbe vedere che lí nell'America, infatti that's America. E a me decisamente non piace. Chi ci guadagnerà da questa massiccia mobilitazione? Di certo il Presidente Obama la cui popolarità era di molto calata e che ha trovato nella natura una straordinaria alleata. Ora non si parla neanche più di tornado ma di tempesta tropicale. Speriamo che passi e riaprano gli aeroporti così che ognuno se ne torni a casa sua. Nel frattempo vi faccio vedere quello che pochi hanno visto e che la tv non ha trasmesso: l'alluvione ad Atrani, cittadina praticamente attaccata alla più nota Amalfi.