Sonoviva

PEOPLES OF EUROPE, RISE UP


cliccando sull'immagine andrete al sito del coordinamento dove troverete tutte le informazioni anche per l'organizzazione dei pulman che potete vedere anche cliccando quiL'appuntamento è di quelli che nessuno di noi, che in questi anni in vario modo abbiamo espresso il nostro pensiero, potrebbe mancare. Tutta l'Europa ed anche i Paesi del Bacino Mediterraneo e gli altri che nel mondo intero stanno soffrendo per la stretta mortale della gigantesca piovra che li sta divorando, sono ora mobilitati ed hanno rialzato la testa per dire che no, loro non ci stanno a far da nutrimento ad un mostro fattosi ormai insaziabile. Per anni ci hanno nutriti di teorie diffondendo quelle espresse dagli economisti più graditi al sistema, ignorando volutamente i consigli degli altri che avevano capito già da anni dove il sistema capitalistico avrebbe portato l'umanità. E' stato indotto in ognuno di noi un istinto non più volto alla sopravvivenza ma alla ricerca di valori effimeri e di beni dei queli non si sentiva prima la necessità. Lentamente il consumismo sfrenato si è impossessato di ognuno di noi e di conseguenza la spesa pro capite è aumentata ed in un vortice irrefrenabile si è scatenata una battaglia al raggiungimento di una posizione sociale privilegiata e misurabile in termini di beni effimeri posseduti. Abbiamo prodotto per consumare e consumato per produrre; anche i Governi hanno seguito le stesse istanze spendendo e spandendo in lusssi non alla propria portata. La generazione che ha vissuto in questa fase è stata naturalmente portata all'individualismo, ovvero alla negazione della condivisione degli anni 60, quando i giovani di tutto il mondo amavano incontrarsi per il puiro piacere di condividere quelli che erano i beni cui era facile accedere: la musica ad esempio attraverso cui si veicolavano i sentimenti, le rivendicazioni sociali. Allora, prima che i tentacoli avvolgessero  ogni cosa, esisteva la pubblica opinione, la lotta per l'affermazione dei diritti, l'impegno sociale e politico a vantaggio dei meno fortunati, la consapevolezza della cultura quale valore primario. Esisteva un don Milani che insegnava ai bambini l'importanza delle parole per poter un giorno esprimere le proprie richieste di giustizia e non solo.In quegli anni di consapevole discussione intergenerazionale, si sono raggiunte, non senza fatica e dolore, mete prima impensabili nel campo dei diritti del lavoro: sì, del lavoro, il grande assente di questa società ormai accecata dal demone del denaro che non vuole morire e che contorcendosi in terribili spasimi getta via l'umanità tutta: che tutto vada alla malora purché la finanza si salvi. Non importa se per salvarsi dovrà affamare famiglie e Stati: essa non può morire pena la perdita di profitti che interessano una piccola, microscopica parte dei popoli. Che tutto il resto muoia non importa a nessuno.Ed allora la proposta choc: BASTA!!! NON PAGHIAMO! Ci potranno togliere tutto ma non il diritto alla nostra esistenza, alla vita ed ai diritti primari: perciò dobbiamo alzare la testa e farlo TUTTI UNITIASSOCIAZIONI, STUDENTI, DONNE DELLA SOCIETA' CIVILE, RAGAZZI, STUDENTI, OPERAI,  GRUPPI DI VOLONTARIATOPER AFFERMARE CHE VOGLIAMO RIALZARCI E DECIDERE DEL FUTURO  ED ANCHE DELL'OGGICHE PAGHINO LORO CON I LORO CAPITALI ESENTASSE LA CRISI E RESTITUISCANO A TUTTO IL RESTO DEL POPOLO IL DIRITTO ALLA DEMOCRAZIA ED IL DIRITTO AD UNA VITA DIGNITOSA DOVE L'UOMO ED IL LAVORO SIANO AL CENTROPER QUESTO IL 15 OTTOBRE TUTTI A ROMA ALLE 14.00 IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA