Sonoviva

BASTA EVASIONE


           
 Sdegno, riprovazione, sentimenti di indignazione, velate giustificazioni del tipo: 'si certo non è giusto ma non è così che si fa, si poteva usare più discrezione', disdette di prenotazioni e tante tante parole inutili sono seguite al bliz anti evasione che si è svolto a Cortina; e dire che qualche settimana prima la guardia di finanza aveva già visitato alcuni punti ristoro del Veneto e, manco a dirlo, proprio nei giorni dei controlli, si erano registrati vertiginosi aumenti della clientela che aveva raggiunto anche il 400 per cento: non così poco da far pensare a un caso. Non sarà che magari il popolo del laborioso nord, che lavorerebbe per sfamare e pagare i vizi e gli sprechi del sud, si ritrovi invece ad essere identificato come quello dei grandi evasori? Io, che al sud ci vivo, credo di aver sempre ricevuto lo scontrino nei bar che ho frequentato ed anche per  un caffè, segno che gli stereotipi affollano di strane idee le menti delle persone che un mattino si svegliano e scoprono che, ohibò, vuoi vedere che il nord che non paga le tasse e che non pretende lo scontrino per quella usuale  consumazione a base di superalcolici servita normalmente già alle prime ore delle fredde giornate invernali dei montanari, campa alle spalle di chi quelle tasse le paga? Un assurdo che sconvolgerebbe il comune sentire.  E poi lo sdegnarsi se si criminalizzano quei turisti che al fisco hanno dichiarato una penosa situazione economica mentre le loro membra poggiano su comode auto di lusso, esibite come un simbolo sociale, questo sì che è un insopportabile atteggiamento tutto italiano. Io mi indigno ricordando quando, compilando i moduli per l'iscrizione universitaria dei miei figli, scoprivo di essere molto più ricca di tanti e in grado di pagare le tasse per intero, e di poter dunque  contribuire a finanziare quei poveretti a cui di fatto  ho pagato il diritto a studiare gratis o con un alloggio a disposizione. E me lo dicevano sempre i miei figli: 'mamma ma come mai il mio amico che è ricchissimo e che ha la barca non paga le tasse?' e cosa gli rispondi a un giovane in cui hai istillato il senso dell'onestà  e della giustizia? in una simile società ne hai fatto un emarginato. Piccole soddisfazioni di coerenza personale e segreta speranza che qualcosa cambi e chisà che non sia arrivato il momento della resa dei conti e della fine di una sporca politica di tolleranza mille verso i furbi; se così fosse, e ne stiamo vedendo i prodromi, allora evviva il governo dei tecnici ed evviva la crisi che ha strozzato i poveri ed il ceto medio, o anche quello alto che paga il fisco, costringendo lo Stato a cessare con questa miope politica delle ladronerie autorizzate da una politica a sua volta ladrona.Mi è venuto il disgusto nel vedere e sentire i commenti dei vacanzieri spensierati e richissimi di Cortina che osavano sorridere della crisi, ridicolizzandola e mostrando strafottenza e superiorità di  fronte ad un dolore che avvolge ormai la nostra Penisola: quel sarcasmo andava punito e subito. Credo che lo stesso effetto lo abbia fatto a chi ha deciso di non aspettare altro tempo per passare alle vie di fatto e questo mi fa sentire meno sola, finalmente. Certo l'Italia è un popolo di evesori e ne siamo circondati, e non sarà facile ma l'importante è che tale cammino ha cominciato a prendere la via giusta ad iniziare dal controllo bancario di tutte le operazioni ed a finire al controllo incrociato dei beni a disposizione dei poveri d'Italia: speriamo allora che non si fermi e che si vada avanti noncuranti delle assurde campagna di stampa  di cui sopra; sarà facile se il popolo tutto lo vorrà e se non molleremo mai. Questo il nostro impegno presente e futuro, questo l'obiettivo principe di questo Nuovo Anno appena iniziato.