Sonoviva

Se tutto rotola giù


 VALANGA: quando per colpa di qualcuno che, spacciandosi per difensore dei derelitti, si è fatto i cavoli suoi vivendo tra panfili, amici banchieri e nemici di bidelle, si stacca una valanga che tutto travolge, è difficile e direi persino inutile stabilire se quella valanga è populista o rivoluzionaria: così sul web commenta un mio amico di Facebook che, tra l'altro, per quella valanga ha votato. La protesta di molti avrebbe già provocato il suo effetto dirompente e questo potrebbe bastare per decidere infine di passare all'azione, cominciando a realizzare quanto a lungo aspirato. Sarebbe veramente facile ora fare quelle riforme che nessuno era riuscito o aveva voluto portare a termine e forse neanche intraprendere; Bersani ne potrebbe essere il fiero rivendicatore visto che solo a lui si deve riconoscere il tentativo, quando era stato Ministro, di rovesciare i privilegi di alcune caste consolidate, come quelle dei notai o dei farmacisti o dei tassinari, o degli Ordini professionali. Ora finalmente si potrebbe intraprendere un discorso sui risparmi della politica con drastici tagli a numeri e compensi, con eliminazione delle Province, con una legge sul conflitto d'interesse, con una sulla corruzione soprattutto in politica e nella pubblica amministrazione. Ma con il passare delle ore la valanga, per l'appunto, mostra tutta la sua vera faccia, con il guru Casaleggio, entrato ormai in pieno sulla scena politica, dettante futuri scenari che nulla hanno a che fare con la democrazia. Il guru pare assumere ormai le forme di un uomo umile, sempre pronto al confronto, eccezionale, buono: queste le definizioni, più o meno, che ieri sera ne dava Dario Fo con suo figlio Jacopo, durante la trasmissione dei Gad Lerner. La cosa mi ha stupefatta perché l'assenso, dato dallo stesso Fo, alla sola idea che tutto ciò è stato messo in piedi in uno studio di una grande società di comunicazione, mi fa pensare alla forza persuasiva che certe figure emanano tanto da far perdere di vista l'assurdità del fatto che uno o due persone possano muovere delle masse eterogenee sull'onda del malessere senza che ci sia poi un piano di azione condiviso. Gli eletti sono là e magari non vedrebbero l'ora di iniziare a lavorare ma non possono farlo perché mentalmente bloccati da un ordine che non arriva. Ma non dovrebbero rispondere, prima di tutto, alla massa degli elettori che li ha mandati lì a rappresentarli? Quali risposte daranno agli operai della Sulcis che sono andati ad incontrare e che, gettati i vessilli della Fiom, li hanno votati? Casaleggio decide altro che operai, altro che famiglie senza più neanche la dignità del lavoro.La sospensione di democrazia appare inoltre chiara nel momento in cui una forza politica come il M5S, che nonostante abbia vinto sotto il punto di vista numerico, non è la vincitrice delle elezioni, detta le condizioni tentando di far intraprendere al Paese una strada che non è quella espressa dalla volontà degli italiani che hanno votato e che, fino a prova contraria, lo hanno fatto in maggioranza per il centrosinistra rappresentato da Bersani da cui ora aspettano risposte. La spinta ricattatrice del M5S, propria dei movimenti chiusi alla democrazia interna, trova poi un'ottima sponda nella campagna, interna al PD, di demolizione di quel che resta dell'immagine di Bersani. L'articolo intervista di D'Alema sul Corriere della Sera inizia la campagna di veleni, subito seguito da Veltroni; per poi passare ad altri soggetti tutti impegnati a buttare giù la statua ormai già vecchia del fino a ieri acclamato segretario. In tutto ciò ci teniamo il Governo Monti che si sta occupando di bloccare gli stipendi della pubblica amministrazione ancora almeno fino al 2014. Il Papa se n'è andato, tra un po' se ne va anche Napolitano ed io mi sento nel panico come quando vedevo che tutti consegnavano il compito di matematica ed io stavo ancora lottando con uno di quei numeri impossibili che ti escono sempre fuori quando perdi la lucidità e vai nel panico.  Aggiungo questo video appena visto su YOUTUBE che conferma in pieno quanto sopra. Non c'è democrazia come ben dice questo giovane e consapevole attivista de M5S